tag:blogger.com,1999:blog-38110192027973286832024-03-20T00:12:49.810+01:00 Around me blog di Maria Millarte Il blog confidenziale di una pugliese errante che consiglia viaggi e stili di vita antistress e sostenibiliUnknownnoreply@blogger.comBlogger209125tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-23720825989661894632023-07-03T17:16:00.004+02:002023-07-04T18:02:29.765+02:00Corridonia, il borgo marchigiano con una curiosità incredibile |Marche| <p><span style="font-size: medium;"><b></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhuVFjZGIVxFM2huZ50Ve17-CBYPaZmJWhD0a4YjEqKyL8OaR4zG7f_Lg50Td41i1eURSdJ3bEuVHReF0DgwoHr8hBo_lxVFfpPpm7we-FsglW2d0PDNnlsP-VuEAzBNAwAy4ZhnU8-Ox8QDLVnTKt3pyOI0p_q0v_ihJS6afzEJ0GL1AA0OHJphtK7Zmk/s2736/Corridonia_San%20Francesco.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Corridonia Chiesa San Francesco e statua di Filippo Corridoni" border="0" data-original-height="2735" data-original-width="2736" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhuVFjZGIVxFM2huZ50Ve17-CBYPaZmJWhD0a4YjEqKyL8OaR4zG7f_Lg50Td41i1eURSdJ3bEuVHReF0DgwoHr8hBo_lxVFfpPpm7we-FsglW2d0PDNnlsP-VuEAzBNAwAy4ZhnU8-Ox8QDLVnTKt3pyOI0p_q0v_ihJS6afzEJ0GL1AA0OHJphtK7Zmk/w640-h640/Corridonia_San%20Francesco.jpg" title="Alla scoperta di Corridonia, il borgo marchigiano che stupisce" width="640" /></a></b></span></div><span style="font-size: medium;"><b><br />Corridonia</b> è uno dei borghi del maceratese che mi ero riproposta di visitare, nonostante mi fosse stato detto:<i>”Ma che ci vai a fare, non c’è nulla di bello da vedere!” </i>Devo dire che questa frase ha sempre l’effetto contrario su di me e quindi ha prevalso più di prima la curiosità di andare a scoprirla. </span><p></p><p><span style="font-size: medium;">Alla fine posso confermare che ho fatto bene e in questo post vi racconto la particolarità di Corridonia che stupisce e che ha rappresentato per me la vera scoperta di questo paese. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Visita a Corridonia </b></span></p><p><span style="font-size: medium;"><b>Corridonia si trova nelle Marche in provincia di <a href="https://www.aroundmeblog.com/2022/04/visitare-macerata-piedi-un-itinerario.html" target="_blank">Macerata</a></b>. Il borgo si incontra dopo pochi chilometri, sulla sinistra, quando si percorre la Val di Chienti che da Civitanova Marche va verso i Monti Sibillini. Da lontano si può vedere il suo profilo con il campanile che svetta al centro di una serie di case che si estendono su un’altura. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Dopo aver visitato parecchi borghi nel maceratese che grosso modo si somigliano immaginavo che anche Corridonia avesse il bel centro storico con chiese e palazzi di mattoncini marroni risalenti al medioevo intorno ad una piazza centrale. </span></p><p><span style="font-size: medium;">In un sonnacchioso sabato mattina, io e Simone, compagno di avventure e sventure, ci siamo organizzati per raggiungere la nostra meta. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Entriamo da Porta Santa Croce </b></span></p><p><span style="font-size: medium;"><b>Porta Santa Croce</b> è una delle porte da cui si può entrare a piedi nel centro storico. Ci dirigiamo verso il cuore del paese attraversando i vicoli che a prima vista ci fanno pensare che l’originario “stile a mattoncini marroni” non era stato conservato del tutto. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Restiamo delusi nel vedere edifici ristrutturati senza che avessero mantenuto o, in qualche modo, richiamato il classico stile del centro storico. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Incrociamo edifici ben conservati che si alternano a case ristrutturate più moderne senza, come dicevo, rispettare i canoni architettonici tipici del luogo. Forse in quel momento stavamo dando ragione all’amico che ci aveva sconsigliato di visitare Corridonia “perché non c’è nulla di bello da vedere!” </span></p><p><span style="font-family: helvetica;"><b><span style="font-size: x-large;">Arriviamo a Piazza Corridoni</span> </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Manca poco per arrivare a Piazza Corridoni. Nel frattempo, stavamo criticando il modo di operare dell’ufficio urbanistico per le concessioni edilizie date così senza criterio e ci stavamo chiedendo come mai nessuno fosse intervenuto a bloccare tale deturpamento. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Ma eravamo ignari che da lì a poco avremmo capito tutto.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Avvicinandoci lentamente da una strada laterale per arrivare nella piazza ci blocchiamo e ammutoliti <b>sgraniamo gli occhi davanti a quello che si para davanti a noi</b>. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Al centro della piazza si trova un basamento con una imponente statua in bronzo di Filippo Corridoni, eroe pausoliano, mentre è colpito a morte sul campo. Sul basamento ci sono scritte e scene di guerra. Si tratta della <b>I Guerra Mondiale</b>. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Ci guardiamo intorno. Metà della piazza è dominata da un imponente edificio in stile razionalista, proprio del <b>Ventennio fascista</b>. Di fronte, in netto contrasto architettonico, si affaccia la chiesa di San Francesco di "mattoncini marroni", ora di proprietà comunale. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Noi siamo rimasti allibiti. Cosa è successo in questo paese? Vogliamo subito scoprire la storia. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Ecco perché si chiama Corridonia </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Il nome attuale di Corridonia è abbastanza recente e risale proprio al periodo fascista. <b>Prima si chiamava Pausula, riferita alla città romana di Pausulae</b>. È stata denominata in seguito, da Benito Mussolini, Corridonia in onore di Filippo Corridoni, un giornalista e sindacalista rivoluzionario nativo appunto di Pausula. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSbg0yLyBhU6x8LeyMmncOhbF5wkdrI7ygAfl860MRpvfr-Qq6kPwh9VHOwT3L8squPbxnpuCFQaxbxZ29KjGcCI4dnWarO3ZFu4vgHh-X_Z5mXnRmtfjTU8ofOy3nt9hcAlsadheRvYTiBQ9WzL_dDKl75v4f3fs9Q6GKrTycXweeEQCTM29SWMHXQsyb/s2985/Corridonia_statua%20Corridoni.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Statua di Filippo Corridoni" border="0" data-original-height="2985" data-original-width="2599" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSbg0yLyBhU6x8LeyMmncOhbF5wkdrI7ygAfl860MRpvfr-Qq6kPwh9VHOwT3L8squPbxnpuCFQaxbxZ29KjGcCI4dnWarO3ZFu4vgHh-X_Z5mXnRmtfjTU8ofOy3nt9hcAlsadheRvYTiBQ9WzL_dDKl75v4f3fs9Q6GKrTycXweeEQCTM29SWMHXQsyb/w558-h640/Corridonia_statua%20Corridoni.jpeg" title="Alla scoperta di Corridonia, il borgo marchigiano che stupisce" width="558" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La statua di bronzo di Filippo Corridoni. Alle spalle l'edificio razionalista.</td></tr></tbody></table><p></p><p><b style="font-family: helvetica; font-size: x-large;">Chi era Filippo Corridoni? </b></p><p><span style="font-size: medium;">Personalmente non conoscevo Corridoni e il suo personaggio storico, sta di fatto che tutto a Corridonia</span> <span style="font-size: medium;">è legata al suo cittadino definito Eroe delle Patria e decorato con la medaglia d’oro. </span></p><p><span style="font-size: medium;"><b>Filippo Corridoni nella sua breve ma intensa vita</b></span><span style="font-size: medium;"> è stato un attivista sindacalista. Un personaggio in vista e per alcuni versi abbastanza scomodo. È stato amico e collega di Giuseppe De Vittorio e di Benito Mussolini. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Dopo la sua morte, avvenuta in combattimento durante la Grande Guerra, in qualche modo entrambi si appropriarono degli ideali del Corridoni falsandone i reali pensieri. </span></p><p><span style="font-size: medium;">La sua casa natale è diventata una delle <a href="https://www.casemuseomarche.it/casa-natale-di-filippo-corridoni/ " target="_blank">Case Museo delle Marche</a> in cui si cerca di ricollocare i pensieri di Filippo Corridoni nella vera dimensione storica. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>L’edificio del Ventennio </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">La mia curiosità mi porta ancora a fare domande in giro e per fortuna incontriamo il Comandante della Polizia Locale, Stefano Moro, che ringraziamo per averci dedicato del tempo prezioso. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Scopriamo poi che è un’appassionato di storia e si rivela una eccellente guida turistica.
Ci ha anche permesso di visitare l’edificio in cui sono ospitati alcuni uffici comunali e la sala consiliare. </span></p><p><span style="font-size: medium;"><b>L’interno del palazzo è rimasto tutto com’era</b></span><span style="font-size: medium;">: il pavimento in marmo squadrato, le porte in ferro, le grandi vetrate, le due scalinate gemelle per andare al piano superiore, quadri, statue, mobili e simboli che richiamano il fascismo. Si capisce subito che non c’è fanatismo ma conservazione storica. </span></p><p><span style="font-size: medium;">La sala consiliare è una fusione tra il vecchio e il moderno che, se pur contrastanti nel design, ci lascia piacevolmente sorpresi per l'abbinamento azzeccato. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieOOuGlaMsFGfSCPSD7jdZL7A2WMQYVHXqJSFvt7INKiDwPdxjHQNr1lmGe4PogG_V46ZIHEdrz6jB90I-n8tGt3QTLhAjkN3tcFxoy48XX9UT8DLL16USSV0IuuxU2VVtu1pU8bOcQg5HSsilpkMkAPLDdxGJZCM1zBOFjX-yCSnWH0TZ-152URRpcY5B/s2698/Corridonia_sala%20consiliare.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="la sala consiliare del municipio di Corridonia" border="0" data-original-height="2698" data-original-width="2658" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieOOuGlaMsFGfSCPSD7jdZL7A2WMQYVHXqJSFvt7INKiDwPdxjHQNr1lmGe4PogG_V46ZIHEdrz6jB90I-n8tGt3QTLhAjkN3tcFxoy48XX9UT8DLL16USSV0IuuxU2VVtu1pU8bOcQg5HSsilpkMkAPLDdxGJZCM1zBOFjX-yCSnWH0TZ-152URRpcY5B/w630-h640/Corridonia_sala%20consiliare.jpg" title="Alla scoperta di Corridonia, il borgo marchigiano che stupisce" width="630" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La sala consiliare del Municipio di Corridonia</td></tr></tbody></table><span style="font-size: large;"><br /></span><p></p><p><span style="font-size: medium;">Dopo aver terminato la visita in compagnia del Comandante decidiamo di fare una sosta all’antico </span><b><span style="font-size: medium;">Bar del Teatro</span></b><span style="font-size: medium;"> che si trova lì di fronte a goderci un tiepido sole e i discorsi degli anziani sulle partite di calcio e sulle elezioni politiche, argomenti che accendono sempre gli animi. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Continueremo il nostro giro più tardi andando a visitare la Chiesa dei SS. Pietro, Paolo e Donato, una chiesa dedicata a più santi ma che troviamo chiusa. Sarà per la prossima volta.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra noi </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Vorrei fare una piccola considerazione per voi che mi leggete: non entro mai nel merito dei periodi storici perché non ho le competenze giuste e nemmeno sono capace di essere giudice di una storia vera accaduta nei primi anni venti del ‘900. Di certo me ne vado consapevole che, una volta tornata a casa, avrei <b>approfondito la vita e la storia di Filippo Corridoni</b>.</span></p><p><span style="font-size: medium;">In conclusione posso dire solo che ho trovato tutto molto interessante e che il contrasto architettonico così come la sua storia sono <b>la vera attrattiva che distingue Corridonia </b>dagli altri paesi maceratesi. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Il bello è soggettivo perché ognuno di noi guarda con occhi diversi.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Ed ora via verso l’<b>Abazia di San Claudio</b> che si trova a 8 chilometri da Corridonia, un luogo mistico che ci hanno consigliato caldamente di visitare e noi non ce la perdiamo.</span></p><p> 💚💚💚💚💚</p>
<div class="separator"><br /></div><div class="separator" style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a></div><span style="text-align: left;"><div>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. <span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div></div></span>Unknownnoreply@blogger.com062014 Corridonia MC, Italia43.2502078 13.51316914.939973963821153 -21.643081000000002 71.560441636178837 48.669419tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-23730043712609335412022-10-11T15:26:00.005+02:002022-10-11T16:03:58.070+02:00Se non vai dal mondo, il mondo viene da te: l'incontro in treno con Malik<span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidLwNfi-ezERyOwyt-79e_3b-DfMDYeOcFSx_W8QQSybBbrgHWYNMtnDxKWYLF3o9tZKPifa8hQ6ypz34C3uuvwADn-HXnjWIeW3w9EQhrdbSdMvg030vsQmxGSmGEXSklJbmj3AxmbtVc_Km9uwecyV3YYxGItywrMlbhM9T8Bk5Ycdo4GW8kNycHCQ/s1080/Screenshot_20221011_144132.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Stazione di Massafra con persone" border="0" data-original-height="829" data-original-width="1080" height="492" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidLwNfi-ezERyOwyt-79e_3b-DfMDYeOcFSx_W8QQSybBbrgHWYNMtnDxKWYLF3o9tZKPifa8hQ6ypz34C3uuvwADn-HXnjWIeW3w9EQhrdbSdMvg030vsQmxGSmGEXSklJbmj3AxmbtVc_Km9uwecyV3YYxGItywrMlbhM9T8Bk5Ycdo4GW8kNycHCQ/w640-h492/Screenshot_20221011_144132.jpg" title="se non vai nel mondo, il mondo viene da te" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Se non vai nel mondo, il mondo viene da te. È una frase che da qualche giorno si è formata nella mia mente dopo alcune esperienze fatte durante i miei viaggi. </span><b><span style="font-size: medium;">Ché il mondo non è fatto solo dai luoghi, ma è fatto anche dalle persone che lo abitano</span></b><span style="font-size: medium;">. </span><div><span style="font-size: medium;">Di questo vi parlo nel post.</span><div><b style="font-family: helvetica;"><br /></b></div><div><b style="font-family: helvetica;"><span style="font-size: x-large;">Il viaggio in treno, un caleidoscopio vivente</span></b><br /> </div><div><span style="font-size: medium;">È un periodo che sto viaggiando spesso in treno, quasi ogni 15 giorni percorro la tratta che da Taranto porta ad Ancona, a volte <a href="Taranto-Milano e viceversa: viaggio per amore" target="_blank">proseguo fino a Milano</a>. Una linea ferroviaria che costeggia il Mar Adriatico.</span><p><span style="font-size: medium;">Mi piace questo modo di viaggiare che da la possibilità di osservare fuori e dentro. Guardando oltre il finestrino <b>il paesaggio apparentemente si presenta sempre uguale</b>: si susseguono le stesse stazioni, le stesse località, le stesse case, le stesse spiagge, lo stesso mare. Ho scritto apparentemente perché le stagioni scandiscono il ciclo naturale di cambiamento. </span></p><p><span style="font-size: medium;"><b>È un modo di viaggiare lento che da il tempo di pensare</b> e di riflettere su tutto quello che passa per la mente. I pensieri si accavallano: il lavoro, la casa, la famiglia, quello che si vorrebbe fare, i desideri, i sogni mancati e quelli che che ancora si spera di realizzare. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGz0Ye8XjyKadJ_owy5qGpLeA94qJ3EKs5aI7uWi0UzmxdFAtj2Z0B1uezgsfKbkiWHfx3LM1paGWJDJa6FMBryPtABOcAlX8Sv5VYkHt9MRPV-ZFa3dDrz71yD3iRdK5o9KCe9s5tppol5xlTAB5eVGETJtbzcf0PCSUqAa9v4GlQzWkZizdgPUOBvQ/s1080/Screenshot_20221011_072425.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Donna controluce che guarda fuori dal finestrino del treno" border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGz0Ye8XjyKadJ_owy5qGpLeA94qJ3EKs5aI7uWi0UzmxdFAtj2Z0B1uezgsfKbkiWHfx3LM1paGWJDJa6FMBryPtABOcAlX8Sv5VYkHt9MRPV-ZFa3dDrz71yD3iRdK5o9KCe9s5tppol5xlTAB5eVGETJtbzcf0PCSUqAa9v4GlQzWkZizdgPUOBvQ/w640-h640/Screenshot_20221011_072425.jpg" title="Se non vai nel mondo, il mondo viene da te: l'incontro in treno con Malik" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td></tr></tbody></table><p><span style="font-size: medium;">Ancor di più mi soffermo a guardare quello che succede nella carrozza del treno, soprattutto quando prendo l’<a href="https://www.trenitalia.com/it.html" target="_blank">Intercity di Trenitalia</a>. La 2^ classe, tipo standard, è economica. Un costo abbordabile per chi ha necessità e voglia di spostarsi. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Se poi hai oltre 60 anni come me e la carta freccia ci sono vantaggi più che favorevoli. Per una volta <a href="https://www.aroundmeblog.com/2016/11/sara-colpa-della-luna.html" target="_blank">l'età certa</a> conta a favore!</span></p><p><span style="font-size: medium;">Sul treno si incontrano molte persone, di ogni genere di qualunque età. C’è un ricambio continuo e a volte non ti accorgi di chi è salito o sceso. </span></p><p><span style="font-size: medium;"><b>Nel lungo viaggio in treno si incrociano molti visi.</b> Alcuni stanchi, altri allegri, altri ancora tristi. Alcuni silenziosi magari intenti a leggere o a lavorare al pc, altri a conversare tra loro. C'è chi dorme e chi fa in continuazione telefonate senza preoccuparsi di chi sta intorno.</span></p><p><span style="font-size: medium;">La maggior parte, però, è piegata sul cellulare con le cuffie o gli auricolari che isolano dal resto. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Lo faccio pure io spesso e volentieri <b>perdendo, purtroppo, l’occasione di socializzare.</b> </span></p><p><span style="font-size: medium;">Ovviamente dipende anche da chi è seduto di fronte o a fianco. Si fanno viaggi in compagnia di perfetti sconosciuti seduti accanto anche per 7-8 ore senza rivolgersi mai la parola. È incredibile<b> quanto possiamo essere scostanti</b>! </span></p><p><span style="font-size: medium;">Non siamo obbligati a parlare, però parliamo tanto di social e poi ci comportiamo da anti sociali. Comunque, il tempo come lo vuoi passare?</span></p><p><span style="font-size: medium;">In tutto questo osservare mi sono accorta quanto i treni siano frequentati da persone multietniche. Persone provenienti da ogni parte del mondo che si sposta per svariati motivi. L’ultima volta mi è capitata un strana coincidenza (!) che ora vi voglio raccontare. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-IHJLhPVSRuvJnuoVRnWggfpnAlm2K5k68dMbrxROYbOQ1zfRUCtP3-sBJJCs2sGfeeFabDJPR7q6z42Yl9CSFWRPxOMsavwNUrovKmFDVLwq8d4A24tpF-wsml49apPKSTft4gTO9FWU0Rzrgr9w1c3uP4YeC9bwQHg2QBbjwyStx0bYe1nu3XK60w/s1280/dandelion-g568100045_1280.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Soffione" border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-IHJLhPVSRuvJnuoVRnWggfpnAlm2K5k68dMbrxROYbOQ1zfRUCtP3-sBJJCs2sGfeeFabDJPR7q6z42Yl9CSFWRPxOMsavwNUrovKmFDVLwq8d4A24tpF-wsml49apPKSTft4gTO9FWU0Rzrgr9w1c3uP4YeC9bwQHg2QBbjwyStx0bYe1nu3XK60w/w640-h426/dandelion-g568100045_1280.jpg" title="Se non vai nel mondo, il mondo viene da te" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di stocksnap/pixabay</td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>L'incontro con Malik, uno scambio quasi alla pari</b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Ho preso l’Intercity per Taranto da Civitanova Marche: carrozza 4 posto 6D. Quando ho fatto la prenotazione del posto a sedere - di quelli divisi dal tavolino - sapevo già che di fronte ci sarebbe stata un’altra persona. In cuor mio </span><span style="font-size: medium;"><b>speravo che questa scendesse subito,</b></span><span style="font-size: medium;"> più che altro per gli spazi stretti. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Trovo il mio posto, mi siedo e saluto per cortesia un ragazzo giovane, forse sui 25 anni, bruno, capelli e occhi scurissimi. I suoi tratti somatici mi fanno pensare che possa trattarsi di un indiano. Mi fa un cenno di saluto e si rimette gli auricolari bianchi reimmergendosi nel video che stava guardando sul cellulare.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Ha una bottiglia di Coca Cola a metà, una borsa di stoffa a tracolla e </span><span style="font-size: medium;"><b>il suo unico bagaglio é una shopper plastificata</b></span><span style="font-size: medium;">. L'indispensabile.</span></p><p><span style="font-size: medium;">In quella che mi sembrava l’ora di fare uno spuntino, sollecitata dal brontolio del mio stomaco, ho cominciato a mangiucchiare e per la verità </span><span style="font-size: medium;"><b>mi sentivo abbastanza in soggezione</b></span><span style="font-size: medium;"> perché lui, per istinto, ha abbassato la testa. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Ho pensato che forse lo aveva fatto per educazione. Oppure aveva già mangiato o magari perché non aveva nulla da mangiare. Pur avendo io di che soddisfare la pancia di entrambi non ho osato offrire nulla. </span></p><p><span><span style="font-size: medium;">Intanto il treno macina chilometri e prima di arrivare alla stazione di Barletta il convoglio si ferma. Sento una voce che domanda</span><i> <b><span style="font-size: medium;">come mai</span></b></i><span style="font-size: medium;">. Io ero intenta a guardare il cellulare e pensando fosse stato lui a dirlo rispondo che </span><i><b><span style="font-size: medium;">siamo fermi per dare la precedenza ad un altro treno</span></b></i><span style="font-size: medium;">. </span></span></p><p><span style="font-size: medium;">Capisco di aver fatto una figuraccia quando mi guarda e mi dice in inglese che non capisce l’italiano. Sorrido imbarazzata e cerco di riprendermi mettendo insieme qualche parola di inglese per scusarmi. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Dopo un po', con mia sorpresa, lui prende un sacchetto di frutta secca sgusciata e me la offre.</span><span style="font-size: medium;"> Ecco, lo sapevo, mi stava dando una bella lezione di condivisione! </span><b><span style="font-size: medium;">Un gesto che mi scalda il cuore</span></b><span style="font-size: medium;">, ma non ne posso mangiare per la glicemia alta e rifiuto.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Il ghiaccio si è rotto e parte quella che si potrebbe chiamare una piccola conversazione di conoscenza, fatta anche di gesti.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Si chiama <b>Malik</b> (nome di fantasia) ed è pakistano. È arrivato dal Pakistan in Serbia in aereo e con l’auto in Italia. Ora era diretto a Taranto, come me, perché lo stava aspettando il fratello. Io gli dico che scendo a Taranto, ma poi vado a Massafra. Mi guarda con un mezzo sorriso, ma non dice nulla. </span></p><p><span style="font-size: medium;">A questo punto mi viene spontaneo fare una cosa: <b>prendo una castagna matta </b>e gliela do. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFbmdIvMfKJCKJe2T_Mz363PK-1dF2_zJ2UfVtF_j5MZPs7thZ0ShmJywUSscWC7vHuusfqT4N-p5Rf9mqayF6Vr6MsJKemAY5jvJfMK904V7bo-0x_zIT8pTK3iPbC-xb7jlQnsUGb7MKWzQMpQqLMPdMfbEHwcRDyYpRk2m3gxic4mA5gp1ntxQLGQ/s3648/IMG_20221002_154128.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="castagna matta in una mano" border="0" data-original-height="3648" data-original-width="2736" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFbmdIvMfKJCKJe2T_Mz363PK-1dF2_zJ2UfVtF_j5MZPs7thZ0ShmJywUSscWC7vHuusfqT4N-p5Rf9mqayF6Vr6MsJKemAY5jvJfMK904V7bo-0x_zIT8pTK3iPbC-xb7jlQnsUGb7MKWzQMpQqLMPdMfbEHwcRDyYpRk2m3gxic4mA5gp1ntxQLGQ/w480-h640/IMG_20221002_154128.jpg" title="Se non vai nel mondo, il mondo viene da te" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La castagna matta</td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Cos'è una castagna matta?</b></span></p><p><span style="font-size: medium;">La castagna matta è il frutto dell’ippocastano o castagno d'India. Somiglia a una castagna ma è più tonda e non è commestibile per l'uomo.<b> Secondo una tradizione</b> che ho appreso da Marta Pavia su Istagram (la trovate come <a href="https://www.instagram.com/zuccaviolina/?hl=it" target="_blank">Zuccaviolina</a>), ogni anno si raccoglie all'inizio dell'autunno una castagna matta e si tiene in tasca perché<b> tiene lontano i malanni invernali</b>. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Le avevo raccolte in un parco di Fabriano il giorno prima.
Spiegare tutto a Malik non è stato semplice, soprattutto per il fatto che <b>mi raccomandavo fortemente di non mangiarla</b>. </span></p><p><span style="font-size: medium;">A questo punto lui per ricambiare prende l’unico pacco di biscotti che aveva e me lo regala. La sua gratitudine mi ha commosso. Mi stava dando una bella lezione di vita. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Questa volta non me la sono sentita di rifiutare, pur sapendo che non avrei potuto consumarli personalmente. </span></p><p><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: helvetica;"><b>Se non vai dal mondo, il mondo viene da te</b></span><b> </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Ecco il significato della mia frase! Gli incontri che faccio durante i miei viaggi che arricchiscono il mio bagaglio di conoscenza.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Non credo al caso ma ad un Universo che ci fa muovere secondo piani ben precisi. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Come <b>una Grande Mente ci dirige verso il bene e fa in modo che noi possiamo riconoscerlo</b>. Ci riempie di quelle piccole cose, di quei piccoli gesti che danno vitalità e felicità a noi e agli altri: basta avere il cuore aperto. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Non so cosa farà Malik nella sua vita, so che ora è in un campo a Massafra. Io </span><b><span style="font-size: medium;">spero di aver piantato nel suo cuore il seme della speranza</span></b><span style="font-size: medium;">. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Si, avete letto bene, ho scritto proprio Massafra. Era diretto nello stesso mio posto. Volete chiamarlo ancora caso? </span></p><p> 💚💚💚💚💚💚</p></div>
<div class="separator"><br /></div><div class="separator" style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a></div><span style="text-align: left;"><div>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. <span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div></div></span>
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-16211765215103967012022-09-22T21:20:00.005+02:002023-06-30T18:29:52.192+02:00Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|<p><span style="font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibg9bc7e-mOsgbryaauz_Zc8BrRM1EAInv5cv6gVAF-Rzi7eWNS5q2LSDv-cK7nmn3B7tVTMin51DIVU6iVH4IYptMAlXjvYduoWYYmD05jOhujwUZhus2mfEtftI4LdtPvwzJ8DTorQZ1a9vZp-T13GKalI9x1NQ-2AqtRliz8uD8SyUY_czU63ECTg/s2695/IMG_20220923_075658.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1554" data-original-width="2695" height="370" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibg9bc7e-mOsgbryaauz_Zc8BrRM1EAInv5cv6gVAF-Rzi7eWNS5q2LSDv-cK7nmn3B7tVTMin51DIVU6iVH4IYptMAlXjvYduoWYYmD05jOhujwUZhus2mfEtftI4LdtPvwzJ8DTorQZ1a9vZp-T13GKalI9x1NQ-2AqtRliz8uD8SyUY_czU63ECTg/w640-h370/IMG_20220923_075658.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;"><span style="font-size: large; text-align: left;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Ritorno sul <b>Lago Maggiore</b> con immenso piacere perché mi era rimasto negli occhi e nel cuore dopo essere stata per un giorno al<a href="https://www.aroundmeblog.com/2019/10/stresa-lago-maggiore-villa-pallavicino.html" target="_blank"> Parco Pallavicino a Stresa</a>, che vi consiglio di visitare con i vostri bambini. Questa volta ad attirarci sul Lago Maggiore è la<b> Trattoria San Salvatore</b> a Massino Visconti e la vicina <b>Arona</b>, il paese del San Carlone. </span></div></span></div><p></p><p><span style="font-size: medium;">Passo subito a lasciarvi in questo post consigli, itinerario, foto e tutto quello che serve come ispirazione per un futuro viaggio.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Come arrivare sul Lago Maggiore </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Il Lago Maggiore si trova tra l’Italia e la Svizzera e segna per il tratto nord il confine tra il Piemonte e la Lombardia. <b>La Trattoria San Salvatore e Arona si trovano sul lato piemontese</b> più a sud di Stresa, in provincia di Novara. È facile arrivare inserendo i luoghi di destinazione su <a href="https://www.google.com/maps" target="_blank">Google Maps</a> e seguendo le indicazioni locali ben segnalate. </span></p><p><span style="font-size: medium;">A malincuore per noi, pugliesi del sud, è difficile raggiungere il Lago Maggiore perché dista 1000 chilometri e comporta almeno una giornata di viaggio in auto. Se ci penso anche in aereo è piuttosto complicato. Credo che la nostra stessa difficoltà la trova chi scende dalle regioni del nord Italia verso sud. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Quando le mete sono così lontane io e Simone, ma più Simone, approfittiamo di ogni occasione, invito e quant’altro per partire e farci la lunga strada. Se avete letto altri post che ho scritto <a href="https://www.aroundmeblog.com" target="_blank">su questo blog</a> vi sarete accorti che <b>un motivo davvero trainante per noi è quello mangereccio</b>. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Ebbene si, pecchiamo di gola! Ecco, dunque, la nostra prima tappa: Trattoria San Salvatore. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_lyZ44LhRgmrtpLa_5WhmbQJCFmwojnXOjWa4e3ERPwJ8OwSUo6wpPbpzimMWBlYI39j7B5-bD6CHFmKGWOH0NOjqKY3EgR9L_EAKX6bSUuWV7HrF9gXFfDleTibiFIU__jmu2-BnwFNshdgj1oesu7gUrCyUzO-HNjiWNk3JTVqEhZu9nD9I2Lrebg/s5053/Panorama%20Lago%20Maggiore.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|" border="0" data-original-height="3369" data-original-width="5053" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_lyZ44LhRgmrtpLa_5WhmbQJCFmwojnXOjWa4e3ERPwJ8OwSUo6wpPbpzimMWBlYI39j7B5-bD6CHFmKGWOH0NOjqKY3EgR9L_EAKX6bSUuWV7HrF9gXFfDleTibiFIU__jmu2-BnwFNshdgj1oesu7gUrCyUzO-HNjiWNk3JTVqEhZu9nD9I2Lrebg/w640-h426/Panorama%20Lago%20Maggiore.JPG" title="Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vista sul Lago Maggiore dalla trattoria (Foto di Simone Ceppaglia)</td></tr></tbody></table><p></p><p><b style="font-family: helvetica; font-size: xx-large;">La Trattoria San Salvatore, il panorama e la Chiesetta </b></p><p><span style="font-size: medium;">Prendiamo la strada verso Massino Visconti per andare a mangiare alla trattoria che si trova sul colle San Salvatore a circa 750 m di altezza. La Trattoria San Salvatore è proprio una classica trattoria senza troppi fronzoli, direi proprio alla mano, immersa in un bosco di grandi betulle.</span> </p><p><span style="font-size: medium;">La <b>cucina della Trattoria San Salvatore è tipicamente piemontese</b>. Nel menù non manca la polenta accompagnata da un misto di carni tra cui il Bruscitt. Non sono troppo amante della polenta, ma quando si trova a tavola va assolutamente mangiata! </span></p><p><span style="font-size: medium;">La particolarità della Trattoria San Salvatore di certo non sono i piatti tradizionali, che pure meritano. È <b>l’affaccio della terrazza</b> direttamente sul Lago Maggiore che è qualcosa di spettacolare: sembra di mangiare in paradiso. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGVfrJix2f04DcEvpiZgecRv7RHX-oArqVJ-u4AicMznbG-QXf0QyEXicCpySEpAes2EGexafjMluZwxL8ssraFmUWkwI55GO6vBfHOwjBlGPBrmqWfEIIClkquBeb9zELfbRhoHymHMVh5fOXFz8-hqimjkbI3Yq3q8NOddGGvHVia62OUMcHGq8Hrg/s5033/Vista%20su%20Lago%20Maggiore.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|" border="0" data-original-height="3355" data-original-width="5033" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGVfrJix2f04DcEvpiZgecRv7RHX-oArqVJ-u4AicMznbG-QXf0QyEXicCpySEpAes2EGexafjMluZwxL8ssraFmUWkwI55GO6vBfHOwjBlGPBrmqWfEIIClkquBeb9zELfbRhoHymHMVh5fOXFz8-hqimjkbI3Yq3q8NOddGGvHVia62OUMcHGq8Hrg/w640-h426/Vista%20su%20Lago%20Maggiore.JPG" title="Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vista sul Lago Maggiore dalla Trattoria San Salvatore (Foto di Simone Ceppaglia)</td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-size: medium;">La vista a perdita d’occhio sul lago regala momenti di magia pura. Un conto è essere lì con <b>una sensazione di piacere che mette le ali</b>, un altro è spiegarlo in queste poche righe cercando di trasmettervi le mie emozioni che sembrano fare un giro sulle montagne russe di fronte a tale bellezza. Mi accorgo che mi è impossibile farlo, quindi, lascio parlare le foto. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: large;"><b>Oltre a mangiare, si può fare una visita alla chiesetta </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">La Trattoria San Salvatore occupa i locali di<b> un secolare complesso monastico</b> accanto ad una chiesetta il cui nucleo più antico risale alla metà dell’anno Mille. All’interno nella originaria abside sono stati rinvenuti di recente <b>affreschi quattrocenteschi</b> che mi hanno colpito per la somiglianza con quelli che si trovano nelle cripte rupestri di Massafra. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj76VSG26NpqPBd4Zo0fZqGQhOht6jbXWHOYk9f46-CXiTeWbD_6KQ6_r2J1H3zF0ZB8np7996LG8QEYidJ2Hjv5G7KjNAI9JEWL1M6iP_8c0OJauriVeL2j23MsvdUKJYMGeEuMVHXJIiUnMuG7Z87ILpfFUt-kc1CN5nMweJy0LEmcYr5J5V0KifHVQ/s3648/IMG_20220922_195928.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|" border="0" data-original-height="3648" data-original-width="2736" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj76VSG26NpqPBd4Zo0fZqGQhOht6jbXWHOYk9f46-CXiTeWbD_6KQ6_r2J1H3zF0ZB8np7996LG8QEYidJ2Hjv5G7KjNAI9JEWL1M6iP_8c0OJauriVeL2j23MsvdUKJYMGeEuMVHXJIiUnMuG7Z87ILpfFUt-kc1CN5nMweJy0LEmcYr5J5V0KifHVQ/w480-h640/IMG_20220922_195928.jpg" title="Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Affreschi della Chiesa </td></tr></tbody></table><p><span style="font-size: medium;">Non sono un’esperta d’arte, né sono capace di parlarvi di argomenti religiosi, ma mi hanno ricordato i <a href="https://www.aroundmeblog.com/2020/01/massafra-cripte-affreschi-colatura-corpi.html" target="_blank">bellissimi affreschi massafresi</a>. Sul piazzale antistante, con vista superlativa sul lago, sorgono due cappelle: una barocca circolare e l’altra a capanna con affreschi del Quattrocento. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Restate un po’ qui, sedetevi sulla panchina e godetevi tutta la pace che emana il posto. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Dopo il pranzo e la pausa relax alla chiesetta, ci dirigiamo verso la nostra seconda meta: Arona. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Arona tra romanticismo e storia</b></span> </p><p><span style="font-size: medium;">Arona è una cittadina che si estende sulle rive del Lago Maggiore e questa posizione l’ha resa </span><span style="font-size: large;">ai miei occhi </span><span style="font-size: large;">immediatamente</span><span style="font-size: large;"> romantica. </span><span style="font-size: medium;"><span>Parcheggiamo all’inizio del lungolago prima della piazzetta e della zona pedonale. Non appena mi sono avviata verso la piazzetta che si apre sul lago mi sono resa subito conto che </span><b>Cupido aveva scoccato una delle sue frecce</b><span>. </span></span></p><p><span style="font-size: medium;">Quanta bellezza emana questo posto così poetico! </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjla8xqkulX94L46ccWrrfoVciCaHwHHFZ17r4Meu07WQ2HhWwrSws3FH653LYuStMfLyKE2fpuxvAf5e68TdGaEpdOU_bb4whFq6CyJPHzE47x0pQDN7JX-ixSS9z3Ieq2aAh1SbmgyYattuS0XqTQkiZ6e72p44JL5OX4j3g0SxifiGDTerxzrSe9Tw/s3648/Vista%20lago%20Maggiore%20con%20fiori.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|" border="0" data-original-height="3648" data-original-width="2736" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjla8xqkulX94L46ccWrrfoVciCaHwHHFZ17r4Meu07WQ2HhWwrSws3FH653LYuStMfLyKE2fpuxvAf5e68TdGaEpdOU_bb4whFq6CyJPHzE47x0pQDN7JX-ixSS9z3Ieq2aAh1SbmgyYattuS0XqTQkiZ6e72p44JL5OX4j3g0SxifiGDTerxzrSe9Tw/w480-h640/Vista%20lago%20Maggiore%20con%20fiori.jpg" title="Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vista sul lago e in fondo la Rocca di Angera</td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-size: medium;">Oltre al paesaggio, si capisce subito che ha un passato storico importante dai resti delle antiche mura borromee lasciate a vista e il castello che si vede di fronte in mezzo al lago che ne aumentano il fascino e nei visitatori la voglia di conoscere la sua storia. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Il lungolago e le mura borromee </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Arona è principalmente una località turistica molto apprezzata. Il lungolago è pieno di locali segno di<b> movida estiva</b> ed è frequentato da turisti provenienti da ogni parte. Una buona parte della passeggiata del lungolago, circa 80 metri, è occupata dai <b>resti delle mura borromee</b> che testimoniano l’imponente sistema difensivo che per secoli ha protetto e difeso Arona da guerre e invasioni. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGu2AxVrfs6p4rSB8JqbwyZ_JdEDBRISaQWQPUTGDBHFxEujXcbwithvN42fmIQOXv2zYFqiAHZxq16xYqhvWlyAuFjRsdxQtdxkCqpDGX4IDQPUPK9f41OIJiImZAk-tUQmyB0sKpORLTUS38p85A6e_CI-m16h3ohcRm4Gzrx9LnJp82izluoCmlSQ/s3648/Arona%20mura%20borromee.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|" border="0" data-original-height="3648" data-original-width="2736" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGu2AxVrfs6p4rSB8JqbwyZ_JdEDBRISaQWQPUTGDBHFxEujXcbwithvN42fmIQOXv2zYFqiAHZxq16xYqhvWlyAuFjRsdxQtdxkCqpDGX4IDQPUPK9f41OIJiImZAk-tUQmyB0sKpORLTUS38p85A6e_CI-m16h3ohcRm4Gzrx9LnJp82izluoCmlSQ/w480-h640/Arona%20mura%20borromee.jpg" title="Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I resti delle mura borromee </td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-size: medium;">L’antica cinta muraria e le quattro torri di rafforzamento nel 1800 furono smantellate per un editto di Napoleone e il materiale fu utilizzato per la costruzione della strada del Sempione che doveva collegare Milano a Parigi. Quello che rimase fu seppellito da una pavimentazione. Da non crederci.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Per fortuna nel 2017 è stato attuato un lavoro di recupero, restauro e valorizzazione del sistema difensivo che oggi è esposto ai visitatori.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>La Rocca di Angera </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">A prima vista il castello, <a href="https://www.isoleborromee.it/rocca-di-angera/" target="_blank">la Rocca di Angera</a>, che si vede di fronte dalla riva di Arona mi sembrava in mezzo al lago, invece si trova sulla riva opposta e lì si è già in Lombardia. Tuttavia, non perdetevi la visita alle <b>Sale Storiche</b> della Rocca che nel suo interno ospita anche il <b>Museo della Bambola e del Giocattolo</b>. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEir_NUshMe5ScrDBDKpmavjqaM0FZSI8_EodrUIbEc6bEdTdIKV9iaf0MOmzmGHE7kxQMmC3Gt28UBHLG5qwcYT4Ppj8jx-HVi-liojxkp8brVcgVKaKYNpofOhmG30Ca3Wsh6q4HpMdgmeJqdKrKXF60d3lar7x8nweqpJ3BvzFP_FkBc8IcaFlm-TCg/s4305/IMG_1533.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|" border="0" data-original-height="2670" data-original-width="4305" height="396" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEir_NUshMe5ScrDBDKpmavjqaM0FZSI8_EodrUIbEc6bEdTdIKV9iaf0MOmzmGHE7kxQMmC3Gt28UBHLG5qwcYT4Ppj8jx-HVi-liojxkp8brVcgVKaKYNpofOhmG30Ca3Wsh6q4HpMdgmeJqdKrKXF60d3lar7x8nweqpJ3BvzFP_FkBc8IcaFlm-TCg/w640-h396/IMG_1533.JPG" title="Arona e la Trattoria San Salvatore (da provare) sul Lago Maggiore |Piemonte|" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">(Foto di Simone Ceppaglia)</td></tr></tbody></table><span><p style="font-size: x-large;"><span><span style="font-size: medium;">Se volete fare una semplice passeggiata rilassante optate per i </span></span><span style="font-size: medium;"><b>Giardini medievali</b><span>, basta prendere un traghetto che arriva in pochi minuti.</span></span><span style="font-size: large;"> </span></p></span><p></p><p><span style="font-size: medium;">Per mancanza di tempo non sono riuscita ad andare ma spero di rimediare al più presto perché c'è tanto altro da vedere in questa bel paese piemontese.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Leggete anche <a href="https://www.aroundmeblog.com/2019/10/cosa-vedere-parcopallavicino-giardini-e-fattoria.html" target="_blank">Cosa vedere nel Parco di Villa Pallavicino </a></span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra noi </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Il Lago Maggiore ha ancora molto da mostrarmi e penso che ci vorrà molto tempo. Non basta una giornata per godere dei suoi meravigliosi scorci. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Ho adorato sin da subito la sua posizione tra le montagne che si riflettono nelle acque. La sua conformazione irregolare e le sue isole. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Se non ci siete mai stati vi consiglio di organizzare un viaggio di più giorni e visitate questa parte d’Italia che merita tanto. Fidatevi.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Nel frattempo, vi suggerisco di guardare questo sito, <a href="https://tp.media/click?shmarker=294351&promo_id=3618&source_type=link&type=click&campaign_id=91&trs=186628" target="_blank">Omio</a>, magari trovate delle occasioni interessanti.</span></p><p><span style="font-size: medium;"> <img alt="ES728x90" height="90" src="https://c91.travelpayouts.com/content?promo_id=2969&shmarker=294351&type=init&trs=186628" width="728" /> </span></p> 💚💚💚💚💚 💚
<div class="separator"><br /></div><div class="separator" style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a></div><span style="text-align: left;"><div>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. <span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div></div></span>Unknownnoreply@blogger.com2Piemonte, Italia45.0522366 7.515388516.742002763821155 -27.6408615 73.362470436178853 42.6716385tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-26387738696389787332022-08-25T20:07:00.005+02:002022-09-29T15:26:19.208+02:00Cosa vedere in un giorno a Cingoli: ecco i posti più belli |Marche|<span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgswhH0hfuALR3gAo0dcVcP6XdxCueTsnKiojLzqX450MggzbN4hTipju8scgXLwrwjEJM_TLfvIQLLzAPb5KWr18Od7pzxts_jJtk9r2t0lOQpHOgVp_qNe5l4XxoFChqHZViGf4uBXTVNbZJ-QQP7_JeA-HgXT_NxZzri6-y6LoijjDfzUhM_A2DbRg/s1002/Screenshot_20220825_193751-01.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Cosa vedere in un giorno a Cingoli: ecco i posti più belli |Marche|" border="0" data-original-height="875" data-original-width="1002" height="558" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgswhH0hfuALR3gAo0dcVcP6XdxCueTsnKiojLzqX450MggzbN4hTipju8scgXLwrwjEJM_TLfvIQLLzAPb5KWr18Od7pzxts_jJtk9r2t0lOQpHOgVp_qNe5l4XxoFChqHZViGf4uBXTVNbZJ-QQP7_JeA-HgXT_NxZzri6-y6LoijjDfzUhM_A2DbRg/w640-h558/Screenshot_20220825_193751-01.jpeg" title="Cosa vedere in un giorno a Cingoli: ecco i posti più belli |Marche|" width="640" /></a></div><br />I fine settimana che passo nelle<b> Marche</b> non restano mai infruttuosi. La voglia di conoscere questa regione sta crescendo sempre di più e mi rendo conto che nel tempo mi sono persa tanto a non tenere in considerazione questa parte dell’Italia. Volevo dedicare un giorno a visitare <b>Cingoli</b> dopo aver letto che è considerato il Balcone delle Marche. </span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Caspita - mi sono detta – immagino che panorami! Secondo voi non dovevo soddisfare la mia curiosità? Ecco a voi<b> i posti più belli e interessanti</b> che ho visto a Cingoli. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Come arrivare a Cingoli </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Se siete sulla <a href="https://www.aroundmeblog.com/2022/06/Visitare-Porto-Recanati.html" target="_blank">riviera marchigiana</a> potete arrivare a Cingoli prendendo la Val di Chienti da Civitanova Marche. Si percorrono la SS 77 e la SP 25 e in un’ora circa si arriva a destinazione attraversando colline morbide e tenendo come orizzonte i Monti Sibillini. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Se poi vi trovate in zona a primavera inoltrata, tra maggio e giugno, c’è una esplosione di colori. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>La visita a Cingoli e il panorama sfumato </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Ho l’impressione che io non sia molto fortunata con il tempo meteorologico quando arrivo nelle Marche perché non è stato mai troppo clemente con me: la pioggia e il freddo hanno accompagnato molte mie uscite nonostante la giornata inizialmente si presenti bella, come quella volta a <a href="https://www.aroundmeblog.com/2022/04/visitare-macerata-piedi-un-itinerario.html" target="_blank">Macerata</a> che addirittura nevicò. </span></div><div><span style="font-size: medium;">È successo anche durante </span><b><span style="font-size: medium;">la mia giornata di visita a Cingoli</span></b><span style="font-size: medium;">. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Non che mi dispiacesse perché le temperature già a fine maggio erano asfissianti e un po’ di respiro ci stava pure, ma per il fatto che le mie aspettative di affacciarmi al Balcone delle Marche e godere del panorama fino al mare si sono scontrate contro una nebbiolina di vapore acqueo. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjseIeTEkE8mVBtmCYH8Ri20AbH3-ONGPn9zXKG4ur_GmXAzi9oI7kkomW1wW4RiXfpI7nzwS87D6Efh7hduxG5hT7BDtVEXwXDl7WjgGRdCAeFpzbg92xpviWAWpE7Pn_hhs6AcIfddYjBiVGuhm3Bq0xdMgDfQsW4CjcaHnRYP8xSfr_n9M3OPn1Idg/s3648/IMG_20220530_212135.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Cosa vedere in un giorno a Cingoli: ecco i posti più belli |Marche|" border="0" data-original-height="3648" data-original-width="2736" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjseIeTEkE8mVBtmCYH8Ri20AbH3-ONGPn9zXKG4ur_GmXAzi9oI7kkomW1wW4RiXfpI7nzwS87D6Efh7hduxG5hT7BDtVEXwXDl7WjgGRdCAeFpzbg92xpviWAWpE7Pn_hhs6AcIfddYjBiVGuhm3Bq0xdMgDfQsW4CjcaHnRYP8xSfr_n9M3OPn1Idg/w480-h640/IMG_20220530_212135.jpg" title="Cosa vedere in un giorno a Cingoli: ecco i posti più belli |Marche|" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Cattedrale di Cingoli avvolta dalla nebbia</td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Per cui, l’affaccio al balcone è stato rimandato a tempi migliori. </span></div></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Se da una parte la delusione di dover saltare il motivo principale della mia visita a Cingoli mi aveva demoralizzato, dall’altra la pioggia aveva reso più brillanti i colori di un <b>borgo pieno di verde e di rose</b> e questo mi aveva già fatto capire che non tutto era perduto, sarei andata alla ricerca dei posti più belli del borgo. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Cingoli: visitare i posti più belli</b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Cingoli è uno dei 9 borghi più belli d’Italia della marca maceratese e il titolo se lo merita tutto. Tra monumenti, chiese, palazzi e musei dedicati c’è molto da vedere, sebbene molti edifici sono ancora chiusi per inagibilità dopo il terremoto del 2016. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Molti palazzi hanno subito interventi di rinforzo e sono ben visibili tiranti e catene per sostenerli. Simone che è un ingegnere cerca di spiegarmi la tecnica che si usa in questi casi, però non posso fare a meno di pensare a quel tragico avvenimento e mi assale un po' di tristezza. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Per fortuna ci sono molti cantieri aperti e questo fa ben sperare in una ripresa. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Vi ricordo, dunque, che non si può visitare tutto e che, in alcuni casi, bisogna anche prenotare, come per entrare nella </span><b><span style="font-size: medium;">Casa Natale di Pio VIII</span></b><span style="font-size: medium;"> che si trova su Via Garibaldi. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Cingoli: il percorso fatto da noi</b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Cingoli non è molto grande per cui si può visitare a piedi seguendo un itinerario piuttosto intuitivo che porta nella piazza centrale. Abbiamo parcheggiato sulla strada del belvedere, Via Balcone delle Marche, vicino alla <b>Chiesa San Filippo Neri</b>, celebre per essere stata sede dell’ordinazione sacerdotale di San Nicola da Tolentino. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Vi lascio una foto e ditemi se non merita. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWsXIkYb81rVozfCpE0fTDpYfWP7GpfcxyFansIKb4DeSIit3u8dgQW1J6hP00o0ra-GQZ1Hg6KEBjh7ckKBCKJqTyqa8ESu6Yy7LM9MtU1ac_x_hU8ZnrwRpwYZdIfoKORWp3DVIlvFUoa42sqEGRrlju7ayfBa_8euV-L-SCJrd11HRhLUtmPZ90ag/s3224/IMG_20220529_103414-01-01.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Cosa vedere in un giorno a Cingoli: ecco i posti più belli |Marche|" border="0" data-original-height="3224" data-original-width="2418" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWsXIkYb81rVozfCpE0fTDpYfWP7GpfcxyFansIKb4DeSIit3u8dgQW1J6hP00o0ra-GQZ1Hg6KEBjh7ckKBCKJqTyqa8ESu6Yy7LM9MtU1ac_x_hU8ZnrwRpwYZdIfoKORWp3DVIlvFUoa42sqEGRrlju7ayfBa_8euV-L-SCJrd11HRhLUtmPZ90ag/w480-h640/IMG_20220529_103414-01-01.jpeg" title="Cosa vedere in un giorno a Cingoli: ecco i posti più belli |Marche|" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Chiesa di San Filippo Neri a Cingoli</td></tr></tbody></table><span><div style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><span style="font-size: medium;">Noi mica ci aspettavamo tutta questa nebbia, questa pioggia torrenziale e questo freddo. Con 15° urge subito per me una tisana per riscaldarmi e ci rifugiamo nell’unico bar della piazza un po’ stile liberty. Ed è subito calore! </span></span></div><div><span style="font-size: medium;">Nel frattempo, ha smesso di piovere, la nebbia si è dissolta anche se sopra di noi il cielo non promette niente di buono.</span></div><div><span style="font-size: medium;"> </span></div><div><span style="font-size: medium;">Cominciamo il nostro giro proprio da <b>Piazza Vitt. Emanuele II</b> su cui si affacciano la Cattedrale di Santa Maria Assunta (inagibile), nella quale è custodito il monumento sepolcrale dedicato a Pio VIII, il Palazzo Conti e il Palazzo Comunale. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Cingoli: visita alla Sala degli Stemmi e la Madonna del Rosario</b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Per nostra fortuna il Palazzo Comunale di Cingoli è aperto, così entriamo per visitare la <b>Sala degli Stemmi</b> che si trova al primo piano. La Sala conserva tutti gli stemmi delle famiglie nobili fino al 1860 e qui, dalla Chiesa di San Domenico danneggiata dal sisma del 2016, è stata portata la tela del XVI secolo su cui è dipinta la <b>Madonna del Rosario</b> di Lorenzo Lotto, il celebre artista veneziano.</span></div><div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1mqz8nqzf6sGV_L_4TsMFhG5QmgLW_LCnjqzDtTLRQ36j8_j8ZOAncGkHaEEpMXr3a9dJR1oRsncYHlYtYgHwX5oYaBh8nbDKLbye_goFGc59n0jSGRQVkWURZSH4S21ya8tQ2NF717TXRlqoaH9ajnA9uoavlvXDnwtZrWTJ6E86rz-p-nrZE2Dl6A/s1472/Screenshot_20220825_195232.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Cosa vedere in un giorno a Cingoli: ecco i posti più belli |Marche|" border="0" data-original-height="1472" data-original-width="1014" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1mqz8nqzf6sGV_L_4TsMFhG5QmgLW_LCnjqzDtTLRQ36j8_j8ZOAncGkHaEEpMXr3a9dJR1oRsncYHlYtYgHwX5oYaBh8nbDKLbye_goFGc59n0jSGRQVkWURZSH4S21ya8tQ2NF717TXRlqoaH9ajnA9uoavlvXDnwtZrWTJ6E86rz-p-nrZE2Dl6A/w440-h640/Screenshot_20220825_195232.jpg" title="Cosa vedere in un giorno a Cingoli: ecco i posti più belli |Marche|" width="440" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Madonna del Rosario di Lorenzo Lotto</td></tr></tbody></table><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span>Apprezziamo il capolavoro che copre parte di una parete della sala mentre la guida ci da informazioni più dettagliate sull’opera e sul pittore. Scopriamo così che molte opere di </span><b>Lorenzo Lotto</b><span> sono sparse nelle chiese marchigiane, tant'è che la Regione Marche gli ha dedicato un percorso culturale, la </span><a href="https://lorenzolottomarche.it/news/la-cultura-della-regione-marche-riparte-con-le-iniziative-della-rete-delle-citta-lottesche" target="_blank">Rete delle Città Lottesche</a><span>. </span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span>Noi prendiamo appunti per ricordarcene la prossima volta. </span></span></div><div><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div><b><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: helvetica;">Cingoli: la Fontana del Maltempo</span> </span></b></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Dopo la visita alla Sala degli Stemmi, per restare in tema con la giornata, ci incamminiamo su Via Garibaldi per andare a vedere la <b>Fontana del Maltempo</b>, una fontana pubblica rinascimentale. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaCRY59HS1pC0TfMvMi7UrfKaoG0rqWKIBKBm0D9xbXO1BtfwU4lWB10rWwSjGA-DyuoCWH_gG0yLrgkHmepQUQbTMODzX0EPHSW47I93IXIVQOC52NBnFVtXKf1JI4IZGP7eFWhoAVxQ8udcHJwGDcPXYyfsXrt5g8MJ3ftkcr58ddzKNzNxwVC1R3Q/s3190/IMG_20220825_195136.jpg" style="font-size: medium; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img alt="Cosa vedere in un giorno a Cingoli: ecco i posti più belli |Marche|" border="0" data-original-height="3190" data-original-width="2502" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaCRY59HS1pC0TfMvMi7UrfKaoG0rqWKIBKBm0D9xbXO1BtfwU4lWB10rWwSjGA-DyuoCWH_gG0yLrgkHmepQUQbTMODzX0EPHSW47I93IXIVQOC52NBnFVtXKf1JI4IZGP7eFWhoAVxQ8udcHJwGDcPXYyfsXrt5g8MJ3ftkcr58ddzKNzNxwVC1R3Q/w502-h640/IMG_20220825_195136.jpg" title="Cosa vedere in un giorno a Cingoli: ecco i posti più belli |Marche|" width="502" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Fontana del Maltempo - Cingoli<br /><br /></td></tr></tbody></table><div><span style="font-size: medium;"></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il monumento è indicato dai cartelli altrimenti non si vede perché è “dietro l’angolo”, cioè in una rientranza appiccicata al muro. La guardo e mi chiedo perché ha questo nome. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Io e Simone buttiamo giù una serie di motivazioni tutte divertenti (e altro che non si può dire), ma pare che ci volesse il maltempo, la pioggia appunto, affinché uno zampillo di tutto rispetto uscisse dalla bocca del cervo raffigurato sulla fontana. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Il cervo e l'albero sono simboli dello stemma di Cingoli.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Di fronte alla fontana c'è un giardino che attira il mio sguardo. Mi avvicino e a prima vista sembra abbandonato ma è curato e, purtroppo, chiuso. Guardo attraverso il cancello e ammiro le rose circondate da piante e alberi. Anche qui rose, ovunque vedo rose! </span></div><div><span style="font-size: x-large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Cingoli: verso il Santuario di Santa Sperandia </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Passiamo davanti alla casa di Francesco Saverio Castiglioni (Pio VIII), chiusa, e ci dirigiamo verso <b>Porta Piana</b> (ex Porta Montana di epoca medievale, poi sostituita dalla nuova struttura) per andare a visitare il <b>Santuario di Santa</b></span><b style="font-size: large;"> Sperandia</b><span style="font-size: large;"> </span><span style="font-size: medium;"><span>che si trova oltre le mura del</span><span> borgo.</span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il cancello è aperto. Il Santuario si trova alla fine di un vialetto protetto da due alti muri laterali. È avvolta dal silenzio e noi ci sentiamo a disagio persino a fare rumore sulla ghiaia mentre camminiamo. Una donna sta pregando nell’ingresso prima dell’entrata della chiesa e cammina in circolo. Non so se è un rituale e se ha un significato. Non ci esce fiato tanto il luogo appare mistico e rispettoso di silenzio. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il Santuario di Santa Sperandia è stato eretto su un antico tempio cristiano longobardo dedicato a S. Michele dove la donna religiosa fu accolta ed eletta badessa delle monache benedettine.</span></div><div><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbm0liQkvv4Kyp7jHcuPIKfoR5xjATXlhLKk-3PsLOVypC0s4fg9bfkYjeLi-oOewm6chdBiWptAno_6S2Vzjm22S9_Lm7ziXCiy9sgR4CwG7pd9AKGAtmsUTSJbsru_aASTaNOwc7XsU5mDubgPkhECTXfz1FBNprF1vYPQR2SE0GFNjvHoU9PMevjw/s3648/IMG_20220529_162921-01.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Organo di una chiesa Cingoli" border="0" data-original-height="2736" data-original-width="3648" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbm0liQkvv4Kyp7jHcuPIKfoR5xjATXlhLKk-3PsLOVypC0s4fg9bfkYjeLi-oOewm6chdBiWptAno_6S2Vzjm22S9_Lm7ziXCiy9sgR4CwG7pd9AKGAtmsUTSJbsru_aASTaNOwc7XsU5mDubgPkhECTXfz1FBNprF1vYPQR2SE0GFNjvHoU9PMevjw/w640-h480/IMG_20220529_162921-01.jpeg" title="Cosa vedere in un giorno a Cingoli: ecco i posti più belli" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'interno del Santuario di Santa Esperandia - Cingoli</td></tr></tbody></table><br /><span style="font-size: medium;">Bellissimo l’organo che si trova sopra la porta d’ingresso, mentre in un’esedra si trova la teca in cui è conservato il corpo della religiosa umbra riesumato intatto dopo 700 anni.
Santa Sperandia è compatrona, insieme a Sant’Esuperanzio e San Bonfilio, di Cingoli. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Con questa ultima tappa ritorniamo nel centro storico perché è ora di pranzare. Abbiamo scelto la Trattoria Il Focolare che vi consiglio se vi trovate da queste parti. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Vi può interessare ⇒ <a href="https://www.aroundmeblog.com/2022/04/Cosa-mangiare-nelle-Marche-piatti-tradizionali.html" target="_blank">Cosa mangiare nelle Marche: alcuni piatti tipici</a></span></div><div><span style="font-size: x-large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra noi </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Tutto qui <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Cingoli" target="_blank">Cingoli</a>? E vi pare poco? Noi siamo stati presi in contropiede dalla pioggia e ci siamo adattati. Di sicuro ci torneremo, con il bel tempo, ovvio, per dare un senso al nome che hanno dato a Cingoli, il Balcone delle Marche. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Si dice che chi beve alla Fontana del Maltempo ritorna, noi ci abbiamo provato, chissà che non succederà quanto prima! </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Intanto, proseguiamo nella scoperta di questa regione e la prossima tappa sarà Sarnano. Non vedo l’ora di raccontarvi tutto.
</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Se vi è piaciuto questo post scrivetemi sotto, vi leggo, e poi condividetelo, mi fa tanto piacere. </span></div><div><br /></div><div> 💚💚💚💚💚💚</div><div><br /></div>
<div class="separator"><br /></div><div class="separator" style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a></div><span style="text-align: left;"><div>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. <span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div></div></span>Unknownnoreply@blogger.com0Marche, Italia43.5058744 12.98961515.195640563821158 -22.166635 71.816108236178849 48.145865tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-5244822658809572882022-08-07T17:34:00.006+02:002022-09-29T15:30:46.753+02:00Il paese (quasi) fantasma di Laino Castello Vecchio |Calabria|<p><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4_1h0HQCwFUHVtNPzGBbqOxgfVWrKo3Bo_Yk2TOnaQAZUW6lWcwJkWzsQmkU9wMGq0lUlPvb8H8_Il3Hnd4pHWcey3syVW9rB5Aw4hz4fxfZr9_sUlQ85y8tGy2lq_naLIeOYFwgiOOmxueXGK3jj7okixK5YpWrIBZ0xDeTaeTPT5bYlxS1fdeVyqg/s3648/Laino%20Castello%20Presepe.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Il paese(quasi) fantasma di Laino Castello Vecchio |Calabria|" border="0" data-original-height="2736" data-original-width="3648" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4_1h0HQCwFUHVtNPzGBbqOxgfVWrKo3Bo_Yk2TOnaQAZUW6lWcwJkWzsQmkU9wMGq0lUlPvb8H8_Il3Hnd4pHWcey3syVW9rB5Aw4hz4fxfZr9_sUlQ85y8tGy2lq_naLIeOYFwgiOOmxueXGK3jj7okixK5YpWrIBZ0xDeTaeTPT5bYlxS1fdeVyqg/w640-h480/Laino%20Castello%20Presepe.jpg" title="Il paese(quasi) fantasma di Laino Castello Vecchio |Calabria|" width="640" /></a></b></div><b><br /><span style="font-size: medium;">Laino Castello</span></b><span style="font-size: medium;"> è uno dei borghi calabresi che si trovano nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Di quelli che solo dal nome riescono ad attirare la mia attenzione: quando nelle indicazioni ho letto Laino Castello Vecchio e ho immaginato che ci fosse anche Laino Castello Nuovo. Allora, come mi capita spesso, sono andata a curiosare per scoprire se Laino nascondesse davvero una duplice identità. </span><p></p><p><span style="font-size: medium;">Ho visitato il paese quasi fantasma di Laino Castello Vecchio e vi racconto tutto in questo post. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Come arrivare a Laino Castello Vecchio </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Arrivare a Laino Castello è abbastanza semplice dall’Autostrada del Mediterraneo (la vecchia Salerno- Reggio Calabria per intenderci) prendendo l’uscita per Mormanno. </span></p><p><span style="font-size: medium;">⇒ Per approfondire</span> <a href="https://www.aroundmeblog.com/2022/01/Cosa-vedere-a Mormanno-in Calabria.html" target="_blank">Cosa vedere a Mormanno in Calabria</a> </p><p><span style="font-size: medium;">Da Taranto ci vogliono un paio di ore: si percorre prima la Statale 106 verso Reggio Calabria e poi si devia sulla Val Sinni fino a raggiungere appunto l’autostrada. <b>Si trova tra la Calabria e la Basilicata</b> e quasi non ci si accorge del confine tra le due regioni. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Laino Castello e Laino Borgo: divisi ma sempre uniti </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Quando l'estate scorsa io e Simone siamo stati a <b>Mormanno</b> per le vacanze avevamo già notato i segnali stradali che portavano a Laino Castello Vecchio. Era una delle mete che </span><span style="font-size: medium;"><b>l’ufficio turistico ci aveva consigliato di visitare</b></span><span style="font-size: medium;"> ma che, pur essendo solo a 10 chilometri da dove soggiornavamo, l'avevamo esclusa dall’itinerario di viaggio per motivi di tempo. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Mi è dispiaciuto molto e non pensavo proprio che sarei tornata in quella zona da lì a un mese.</span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifL8nElyWYzN5RNToQt0TdPu6cQB6ZhamsUmYmZ-kzDDdsg_jqr0gI_UoYOWf2jEsnlVadu0Qhzdr9qRX6oFWmnZqbuf7Nwxr-tLgFai2HPSf-9dYRGQ5PugPCo-PNT3l5bQbSWgcHXqJYUW9is5C3VtPQ5hRobVlxiKb1483lB2th9F-2dqBQW0MxLA/s2722/Laino%20Castello%20Vecchio%20-%20Foto%20panorama.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Il paese(quasi) fantasma di Laino Castello Vecchio |Calabria|" border="0" data-original-height="1831" data-original-width="2722" height="430" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifL8nElyWYzN5RNToQt0TdPu6cQB6ZhamsUmYmZ-kzDDdsg_jqr0gI_UoYOWf2jEsnlVadu0Qhzdr9qRX6oFWmnZqbuf7Nwxr-tLgFai2HPSf-9dYRGQ5PugPCo-PNT3l5bQbSWgcHXqJYUW9is5C3VtPQ5hRobVlxiKb1483lB2th9F-2dqBQW0MxLA/w640-h430/Laino%20Castello%20Vecchio%20-%20Foto%20panorama.jpg" title="Il paese(quasi) fantasma di Laino Castello Vecchio |Calabria|" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una delle foto esposta all'interno della Chiesa di S.Teodoro</td></tr></tbody></table><p><span style="font-size: medium;">In principio era Laino, un ex demanio feudale. Poi si formarono due paesi: Laino Castello e Laino Borgo la cui sorte futura sarebbe stata alquanto tormentata. I due borghi distinti, nel tempo, si sono visti unificare e dividere più volte a seconda delle situazioni politiche che si avvicendavano. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Un’evoluzione storica che è terminata nel dopoguerra, precisamente a ottobre del 1947, con la scissione definitiva.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Immaginatevi tutti gli impicci burocratici che ne potevano derivare soprattutto per gli abitanti, una volta di qua e una volta di là come tante anime in pena. Insomma, chissà perché mi ricorda la frase "divisi ma sempre uniti" scritta sulla medaglietta degli innamorati degli anni 70/80 che tra l'altro avevo anche io. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Laino Castello e la sua storia triste </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Laino Castello è sorto sullo sperone di roccia intorno al Castello, ma, dopo la scissione, si è andato via via popolando più a valle. Il Castello Feudale di origine longobarda si trova sul punto più alto del colle San Teodoro da dove si gode un magnifico panorama sulle valli e i monti <span style="color: black;"><span><span lang="it-IT">d</span></span></span><span style="color: black;"><span><span lang="it-IT">i<a href="https://www.unesco.it/it/ItaliaNellUnesco/Detail/187" target="_blank">
uno degli 11</a></span></span></span><span style="color: black;"><span><span lang="it-IT"><a href="https://www.unesco.it/it/ItaliaNellUnesco/Detail/187" target="_blank">
Geoparc</a></span></span></span><span style="color: black;"><span><span lang="it-IT"><a href="https://www.unesco.it/it/ItaliaNellUnesco/Detail/187" target="_blank">hi
Unesco</a>, il Pollino, sul Viadotto Italia ma anche sulle case diroccate sotto lo sperone.</span></span></span></span></p><p><span style="font-size: medium;">Purtroppo, le vicissitudini di Laino Castello non sono terminate con la divisione da Laino Borgo perché il terremoto del 1982 prima e, successivamente una frana che ha ostruito la strada per salire in cima, hanno isolato la parte più vecchia del borgo. </span></p><p><span style="font-size: medium;">La vulnerabilità della zona e la difficoltà delle comunicazioni tra la zona alta e quella bassa hanno contribuito alla decisione da parte degli stessi abitanti di abbandonare pian piano la zona vecchia e stabilirsi più a valle. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEZEe2y7qEcGagTjmkk_HxdT-bXJ8v9YiRi5lRcKTU26juwYyKrbEgXUygHR3RGna7W_yJdcORizus0RfzTw7-uj8owfqCnphovR7lQFWw-Iufk91sNSIvNGWZUvMjWTCfwhlZvH_t2HhB6tS9GlGnNEQ38JfXm3Eqob4hg_26yvVm15npee_KhM-txQ/s1203/Panorama%20-%20Laino%20Castello%20Vecchio.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Panorama Laino Castello" border="0" data-original-height="1203" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEZEe2y7qEcGagTjmkk_HxdT-bXJ8v9YiRi5lRcKTU26juwYyKrbEgXUygHR3RGna7W_yJdcORizus0RfzTw7-uj8owfqCnphovR7lQFWw-Iufk91sNSIvNGWZUvMjWTCfwhlZvH_t2HhB6tS9GlGnNEQ38JfXm3Eqob4hg_26yvVm15npee_KhM-txQ/w574-h640/Panorama%20-%20Laino%20Castello%20Vecchio.jpg" title="Il paese(quasi) fantasma di Laino Castello Vecchio |Calabria|" width="574" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il panorama dal belvedere accanto alla Chiesa di San Teodoro</td></tr></tbody></table><p><span style="font-size: medium;">Nella parte vecchia sono rimasti i ruderi con i bastioni a torretta del <b>Castrum Layni</b> e la vecchia </span><span style="font-size: medium;"><b>Chiesa di San Teodoro Martire</b></span><span style="font-size: medium;"> di origine bizantina con una torre medievale. La Chiesa è visitabile solo nella parte anteriore dove si possono ammirare le antiche strutture e una esposizione di foto che raccontano la storia del borgo calabrese quasi fantasma.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>La nuova vita di Laino Castello Vecchio </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Negli ultimi anni si sta cercando di rivitalizzare l’area abbandonata già lungo la parte pedonale che porta al castello e alla chiesa. Con le auto si può solo arrivare alla fine della strada asfaltata e poi si prosegue a piedi </span></p><p><span style="font-size: medium;">Quindi, scarpe comode per non ritrovarsi con i piedi gonfi e caviglie slogate per percorrere l’itinerario che da un lato fiancheggia lo sperone e si affaccia sulla valle e dall’altro porta alla Sorgente Tuvola e costeggia il Fiume Lao. </span></p><p>⇒ Attività da fare <a href="https://www.aroundmeblog.com/2021/08/Acquatrekking-cascate-in-Calabria-Rivertrekking.html" target="_blank">Escursione river trekking sul Fiume Lao</a></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE3FXZNhV1hA5eb7bspPwtxAPaQgoXXuSEYlyK5lwrbbz4-HcGfEP3PA-hibN3ilnjg7yBdBMf8aXmaGk72HfeSMkuhyodI3bdXQzdoHdmcrA-25z5W8VhYcGPlcMvQ-NOkFC9kSq8W-yCak5pQrEfN_XF8fYcI-yhToV4F0x4IVQsBglfVL_g4P4vDg/s3648/Laino%20Castello%20Croce.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Il paese(quasi) fantasma di Laino Castello Vecchio |Calabria|" border="0" data-original-height="2736" data-original-width="3648" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE3FXZNhV1hA5eb7bspPwtxAPaQgoXXuSEYlyK5lwrbbz4-HcGfEP3PA-hibN3ilnjg7yBdBMf8aXmaGk72HfeSMkuhyodI3bdXQzdoHdmcrA-25z5W8VhYcGPlcMvQ-NOkFC9kSq8W-yCak5pQrEfN_XF8fYcI-yhToV4F0x4IVQsBglfVL_g4P4vDg/w640-h480/Laino%20Castello%20Croce.jpg" title="Il paese(quasi) fantasma di Laino Castello Vecchio |Calabria|" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La croce all'inizio del percorso verso la Chiesa di San Teodoro Martire</td></tr></tbody></table><p><span style="font-size: medium;">Noi ci siamo avviati verso il Castello Feudale e la Chiesa di San Teodoro Martire e lungo il tragitto abbiamo fatto una sosta alla croce di pietra. Fino alle prime vecchie case la roccia ha delle rientranze che formano grotte naturali. Questa conformazione geomorfologica ha dato l’idea di allestire un presepe vivente per cui sono state utilizzate per ricostruire scene che raccontano la Natività di Gesù. </span></p><p></p><p><span style="font-size: medium;">È un presepe molto curato e ricco a cui partecipano circa 200 figuranti.
Nel 2018 Laino Castello Vecchio è stato anche premiato come </span><span style="font-size: medium;"><b>Presepio più bello d’Italia</b></span><span style="font-size: medium;">. Una bella scoperta e un motivo in più per andarci nel periodo natalizio. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Le case che erano state abbandonate stanno rivivendo una nuova vita con il Lavinium Albergo Diffuso. Un progetto di recupero che riprende la tradizione locale non solo con le camere arredate come una volta, ma anche attraverso i sapori dei piatti da gustare al Ristoro. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Credo che torneremo presto visto che per soddisfare i piaceri della gola avevamo già deciso di pranzare all’Agriturismo La quiete del pino. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBQfKyb4vG8D5xJvQCMAyki4E5vJgT602T8nmykA9ffQLGLRqO9sqZrwNEUCFQ45Q1dTUOgKWHqQfbRysst_saLoxRscelNOVMwMUADBOdZlEJN_976iLdgT1A_pdXyM4HV68npcpId4etRkzSaauwbaNdwyB6v_U6tTJfZm5FEpFHVe1aqkx_uE6VUA/s3648/Laino%20Castello%20sperone.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Il paese(quasi) fantasma di Laino Castello Vecchio |Calabria|" border="0" data-original-height="2736" data-original-width="3648" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBQfKyb4vG8D5xJvQCMAyki4E5vJgT602T8nmykA9ffQLGLRqO9sqZrwNEUCFQ45Q1dTUOgKWHqQfbRysst_saLoxRscelNOVMwMUADBOdZlEJN_976iLdgT1A_pdXyM4HV68npcpId4etRkzSaauwbaNdwyB6v_U6tTJfZm5FEpFHVe1aqkx_uE6VUA/w640-h480/Laino%20Castello%20sperone.jpeg" title="Il paese(quasi) fantasma di Laino Castello Vecchio |Calabria|" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lo sperone di roccia che porta al Castello Feudale di Laino Castello Vecchio</td></tr></tbody></table><span style="font-size: medium;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra noi </b></span></p><p><span style="font-size: medium;"><span>Riflettevo su questi piccoli paesi sparsi tra la Calabria e la Basilicata, su come <b>il loro destino è segnato per sempre da eventi catastrofici naturali</b>. Avevo già scritto di Craco in Basilicata e della frana che lo ha reso un paese fantasma e di come, poi, da paese anonimo sia diventato </span><span>famoso, meta di turisti e set cinematografico pur non vivendoci nessuno. </span></span></p><p><span style="font-size: medium;">⇒ Per approfondire <a href="https://www.aroundmeblog.com/2019/07/Craco-disabitato-calanchi-Lucania.html" target="_blank">Craco, il paese fantasma in Basilicata</a></span></p><p><span style="font-size: medium;">Laino Castello Vecchio sta seguendo un’altra strada di ripresa con la speranza che tutto possa tornare alla normalità (per questo oggi lo chiamo borgo quasi fantasma) sempre con le dovute cautele, ché<b> il dinamico Appennino è da tenere d’occhio!</b></span></p><p><span style="font-size: medium;"> 💚💚💚💚💚 </span></p><div class="separator" style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a></div><span style="text-align: left;"><div>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. <span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div></div></span>
Unknownnoreply@blogger.com0Parco Nazionale del Pollino, Italia39.94133 16.12226511.631096163821155 -19.033985 68.251563836178846 51.278515tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-20189189179291709562022-07-20T20:42:00.006+02:002022-11-21T21:38:21.956+01:00La giostra più lenta del mondo si trova a San Severino Lucano |Basilicata|<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhzM4lUiWj0-vLuKKzrizbZ2qiySI278jIYK7Xy1L62VrHiAAkxL7CCwbmo32bfEKX9Wcw15S2j6s8H8CPddQHmEhdE-24trNbEu1a-v9GSSlP5Fq4cPvN8l0_lLsrMrcdNIeX1aMBRiDxwyIEboY-WFYr2fVtHrx1ZNThaJwBX6pc_15oghStuygkvw/s3648/IMG_20220717_120245-01-01.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="La giostra più lenta del mondo si trova a San Severino Lucano|Basilicata|" border="0" data-original-height="2736" data-original-width="3648" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhzM4lUiWj0-vLuKKzrizbZ2qiySI278jIYK7Xy1L62VrHiAAkxL7CCwbmo32bfEKX9Wcw15S2j6s8H8CPddQHmEhdE-24trNbEu1a-v9GSSlP5Fq4cPvN8l0_lLsrMrcdNIeX1aMBRiDxwyIEboY-WFYr2fVtHrx1ZNThaJwBX6pc_15oghStuygkvw/w640-h480/IMG_20220717_120245-01-01.jpeg" title="La giostra più lenta del mondo si trova a San Severino Lucano|Basilicata|" width="640"></a></div><br><span style="font-size: medium;">Sono in Basilicata a <b>San Severino Lucano per provare la RB Ride</b>, la giostra più lenta del mondo situata in un posto che ho trovato incredibile per la sua posizione. È una colpo d’occhio vedere una macchia di colore nel verde del Parco Nazionale del Pollino. </span><div><span style="font-size: medium;"><br></span></div><div><span style="font-size: medium;">In questo post troverete tutte le informazioni su questa opera d’arte contemporanea realizzata dall’artista belga <b>Carsten Höller</b>. <span style="font-family: helvetica;"> </span></span></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><span></span></span></div><a href="https://www.aroundmeblog.com/2022/07/giostra-lenta-sanseverinolucano-basilicata.html#more"></a>Unknownnoreply@blogger.com4Basilicata, Italia40.6430766 15.969987812.332842763821155 -19.1862622 68.953310436178839 51.1262378tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-10265262796374473372022-07-17T22:24:00.007+02:002022-07-20T20:26:25.245+02:00Cipro: 4 giorni a Pafos tra siti archeologici e spiagge selvagge<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCeiIHf9oDmzWMoubj6Jo5a9yZZw8xlmactryNcf9X45DGjca4ZMJz-Nne0gTfJeKNd1v4fVSgVQDeIFFdjd1qY929iQ2Pgmm9QKcT_ira87gGSUbz60xLCeEsCVobZi1_9-0Hv0PE1Pc97CM4fbhU4-tCyJ556Edr77sIDJGC0pajXjdBMHSyVSlpWg/s1799/Paphos%20resti%20arheologici.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Pafos siti archeologici foto di Piero Piliego" border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1799" height="534" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCeiIHf9oDmzWMoubj6Jo5a9yZZw8xlmactryNcf9X45DGjca4ZMJz-Nne0gTfJeKNd1v4fVSgVQDeIFFdjd1qY929iQ2Pgmm9QKcT_ira87gGSUbz60xLCeEsCVobZi1_9-0Hv0PE1Pc97CM4fbhU4-tCyJ556Edr77sIDJGC0pajXjdBMHSyVSlpWg/w640-h534/Paphos%20resti%20arheologici.jpeg" title="Cipro: 4 giorni a Pafos tra siti archeologici e spiagge selvagge" width="640"></a></div><br><span style="font-size: medium;">Dopo aver raccontato il suo viaggio a <a href="https://www.aroundmeblog.com/2018/07/3-giorni-vilnius-e-dintorni.html" target="_blank">Vilnius in Lituania</a>, l'amico viaggiatore Piero Piliego ritorna su questo <a href="http://https.//www.aroundmeblog.com" target="_blank">mio blog</a> con consigli utilissimi sul suo ultimo viaggio nell'isola di Cipro in cui ha passato <b>4 giorni a Pafos </b>tra la scoperta di<b> spiagge incantevoli e visite archeologiche. </b></span><div><span></span></div><a href="https://www.aroundmeblog.com/2022/07/Cipro-4-giorni-Pafos-spiagge-archeologia.html#more"></a>Unknownnoreply@blogger.com0Cipro35.126413 33.429859-13.793979632984609 -36.882641 84.046805632984615 103.742359tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-84810152800625675622022-06-23T16:19:00.008+02:002022-09-22T17:54:18.963+02:00Organizzare un viaggio dalla Puglia: la sfida in_sostenibile <span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6OVdeeGRIPE-WZYLbIUB0NlBY8SpkS45RB2SpKz3r98O6WiKGNLNgMFxTK-HKWYhBPQ4s1-kgDZeWoIkDSMaXrsiDuyOORgh4cEYadWAmEtFfkUNll-MqCSKhMyQv7IETGyZSXCNBqSa7fmpBlvse--fHoCAo0IqgiVB8DMy7RYKtkobwjTIUCEHonQ/s2736/Viaggio%20insostenibile%20stazione.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="organizzare un viaggio dalla Puglia: la sfida insostenibile" border="0" data-original-height="2512" data-original-width="2736" height="588" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6OVdeeGRIPE-WZYLbIUB0NlBY8SpkS45RB2SpKz3r98O6WiKGNLNgMFxTK-HKWYhBPQ4s1-kgDZeWoIkDSMaXrsiDuyOORgh4cEYadWAmEtFfkUNll-MqCSKhMyQv7IETGyZSXCNBqSa7fmpBlvse--fHoCAo0IqgiVB8DMy7RYKtkobwjTIUCEHonQ/w640-h588/Viaggio%20insostenibile%20stazione.jpg" title="organizzare un viaggio dalla Puglia: la sfida insostenibile" width="640"></a></div><br>Organizzare un viaggio che sia sostenibile partendo dal luogo in cui vivo è sempre una bella sfida, soprattutto se devo restare in Italia e dirigermi al centro o al nord. </span><div><span style="font-size: medium;">Andare a Macerata o a Milano, le due destinazioni che più frequento in questi ultimi mesi, diventa un'impresa ogni volta, uno studio meticoloso degno delle più grandi menti di strategia logistica! <span></span></span></div><a href="https://www.aroundmeblog.com/2022/06/organizzare-un-viaggio-dalla-puglia.html#more"></a>Unknownnoreply@blogger.com0Puglia, Italia40.7928393 17.1011931-0.843225625571371 -53.2113069 82.428904225571358 87.4136931tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-85201889948200783572022-06-16T19:52:00.007+02:002022-08-25T20:21:26.590+02:00Visita a Porto Recanati, la città dai mille colori |Marche|<span style="font-size: medium;"><b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha5uJJdEe0VDQsHvNf66zx5hppnONtcZXZumfatmgR3vYll-OrDcDqW_i7Al9WttKL3GB5XAZEO6fezghpPbdWqNpeKdyN_r46s8luul4isocb9nzVgZREiBQ3FZRuagNivTkB6EagKRRPGpvpKFGWLaHBFve8YELSP-J91G7rMOtdlj3_ElCrNGz5xQ/s1200/Porto%20Recanati%20(1).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Porte rosse di Porto Recanati" border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha5uJJdEe0VDQsHvNf66zx5hppnONtcZXZumfatmgR3vYll-OrDcDqW_i7Al9WttKL3GB5XAZEO6fezghpPbdWqNpeKdyN_r46s8luul4isocb9nzVgZREiBQ3FZRuagNivTkB6EagKRRPGpvpKFGWLaHBFve8YELSP-J91G7rMOtdlj3_ElCrNGz5xQ/w640-h426/Porto%20Recanati%20(1).jpg" title="Visita a Porto Recanati, la città dai mille colori" width="640" /></a></div><br />Porto Recanati</b> è una località della riviera marchigiana che mi ha sorpreso, e, ad essere sincera, è proprio quello che mi sta succedendo per tutti<a href="https://www.aroundmeblog.com/search?q=marche" target="_blank"> i luoghi delle Marche</a> che sto visitando. Sapete già che racconto quello che mi coinvolge emotivamente, che suscita il mio interesse, anche se si tratta di piccole cose. </span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Mi rendo conto che nei miei post non trovate semplici elenchi di spiegazioni descrittive dei luoghi che visito perché scrivo quello che mi ispira il cuore.</span></div><div><span style="font-size: medium;">Prendetevi un minuto per leggere questo post, vi dico <b>perché visitare Porto Recanati</b>. Ecco cosa troverete:</span></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-family: inherit;"><u>Scoprire Porto Recanati </u></span></b></li><li><b><span style="font-family: inherit;"><u>Porto Recanati e il mare </u></span></b></li><li><b><span style="font-family: inherit;"><u>I lidi di Porto Recanati </u></span></b></li><li><b><span style="font-family: inherit;"><u>Porto Recanati, il Castello e la Pinacoteca Comunale </u></span></b></li><li><b><span style="font-family: inherit;"><u>I palazzi colorati di Porto Recanati </u></span></b></li></ul></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Scoprire Porto Recanati </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Ho scoperto <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Porto_Recanati" target="_blank">Porto Recanati</a> per caso. Quando si dice la combinazione, anzi la coincidenza, quella che mi avrebbe dovuto portare a Civitanova Marche se non l’avessi persa a Pescara perché il treno su cui viaggiavo, Frecciarossa di Trenitalia, ha fatto un ritardo di 25 minuti. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Non sono scesa e ho proseguito fino ad Ancona dove mi stava aspettando Simone. Immaginate la mia reazione! Abbastanza contrariata e sconfortata per questo episodio mi sono messa a guardare passivamente il paesaggio serale che mi stava passando davanti: il mare calmo, gli ombrelloni chiusi, le spiagge vuote. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Assorta nei miei pensieri ad un certo punto qualcosa stava attirando la mia attenzione: una serie di <b>case colorate </b>con finestre particolari stavano sfrecciando davanti ai miei occhi in quel momento. Caspita, ma dove sono? Come mai non le avevo viste, dato che probabilmente ci ero passata tante volte per andare a Milano? Sul cartello l’indicazione di Porto Recanati. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Ci dovevo assolutamente andare, la curiosità di visitarla era troppa e così è stato. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il giorno dopo ero lì.</span></div><div><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Porto Recanati e il mare </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Immaginavo Porto Recanati come <b>il lido della vicina cittadina leopardiana</b>, ma vi dico subito che ero fuori strada perché Porto Recanati è una città della provincia di Macerata. È definita il salotto sul mare della riviera marchigiana e ha i suoi validi un motivi. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il <b>Monte Conero</b> a nord ripara dai venti freddi il suo litorale lungo 9 chilometri e nello stesso tempo protegge le acque della riviera dagli scarichi e detriti provenienti dal Po. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Queste due combinazioni rendono Porto Recanati una località marina molto frequentata, soprattutto nei mesi estivi di luglio e agosto, mesi critici in cui la popolazione aumenta in modo sproporzionato rispetto ai residenti. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5TdDSaYgon1BdoqKcA46YqSKeD1dDO2-gai1dawe8bCoWwKw4DyS9V6Vy3DyyPSFfmDd1IVtsQlWp7Uxr60Ikb1gPCbBMIKvyEUWQ8rM2QoNKq0vcGjC8O6FJ3kReMijh1i46cQEnxz0U0fTHPDBC7S93PTEzo6eDpq1oW7XzKKUmsf1NHjnQu8J33w/s3648/Spiaggia%20di%20Porto%20Recanati.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Spiaggia di Porto Recanati" border="0" data-original-height="2736" data-original-width="3648" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5TdDSaYgon1BdoqKcA46YqSKeD1dDO2-gai1dawe8bCoWwKw4DyS9V6Vy3DyyPSFfmDd1IVtsQlWp7Uxr60Ikb1gPCbBMIKvyEUWQ8rM2QoNKq0vcGjC8O6FJ3kReMijh1i46cQEnxz0U0fTHPDBC7S93PTEzo6eDpq1oW7XzKKUmsf1NHjnQu8J33w/w640-h480/Spiaggia%20di%20Porto%20Recanati.jpg" title="Visita a Porto Recanati, la città dai mille colori" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La spiaggia di Porto Recanati</td></tr></tbody></table><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span>Diventa troppo affollata e quindi per me poco adatta visto che non amo stare nei posti pieni di gente.
Posso solo confermare che </span><b>fine maggio e inizio giugno è un periodo perfetto</b><span> per trascorre dei fine settimana o più tempo se potete a Porto Recanati senza stress e fare un tuffo nelle acque dell’Adriatico.</span></span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>I lidi di Porto Recanati </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Il <b>litorale portorecanatese</b> è un misto tra sabbia e ghiaia, quindi valutate se scegliere una o l’altra in base alle vostre preferenze. I lidi sono molto attrezzati, c’è l’imbarazzo della scelta. Inoltre, lungo tutto il lungomare pedonale, a ridosso dei lidi, si trovano ristoranti, bar e gelaterie. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvqm23IXRT5iTD0eOGX57yH_kzHq99EhF4P0VWmFOvX7YZ1X-F2Vn6NFKPZ6sZFEPeeAvgsB3vXqWyBx-xawCCV3Jar0qbcbVDgNrI3i4bxS31XghsfMYT3WSChy47WXquBPhoFN2sAA1NYJwPk1LFFFciz_MWYspgCIRk46WgbAotmsFGTnD0dnENmA/s3648/Case%20lungomare%20Porto%20Recanati.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Porto Recanati- lungomare" border="0" data-original-height="3648" data-original-width="2736" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvqm23IXRT5iTD0eOGX57yH_kzHq99EhF4P0VWmFOvX7YZ1X-F2Vn6NFKPZ6sZFEPeeAvgsB3vXqWyBx-xawCCV3Jar0qbcbVDgNrI3i4bxS31XghsfMYT3WSChy47WXquBPhoFN2sAA1NYJwPk1LFFFciz_MWYspgCIRk46WgbAotmsFGTnD0dnENmA/w480-h640/Case%20lungomare%20Porto%20Recanati.jpg" title="Visita a Porto Recanati la città dai mille colori" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sul lungomare si trovano le vecchie case dei pescatori</td></tr></tbody></table><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: large;">Prendetevi tempo per una </span><b style="font-size: large;">passeggiata a piedi o in bicicletta</b><span style="font-size: large;">, scoprirete angoli deliziosi che vi sorprenderanno. </span></div><div><b><span style="font-size: x-large;"><br /></span></b></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Porto Recanati: il Castello e la Pinacoteca Comunale </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Porto Recanati, anche se ha ottenuto la sua autonomia in un passato recente, ha una storia più antica legata alla vicina Potenza Picena e a Recanati. La presenza del <b>Castello Svevo</b> testimonia che ha avuto un’importanza strategica militare. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Il castello fu eretto per proteggere le coste dai pirati, primi tra tutti i turchi. Si tratta di un edificio medievale con una alta torre quadrangolare, diventata poi a pianta ottagonale, a cui si è aggiunta una seconda torre di forma circolare. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXzVDbnttXYLYKocrVUzexmZeO6tN6x6afO7wrl0ea7qPOtkfIvOF9e8G8_xzOVqjxjYHEIk8xWc7l8XcI1Z36mYqtp0X_qtufjyYSRpCdGQ671YZfOI9paoTqr58o8rec0JoAfMgm1F-si2_z1E1oWKkQoUE0yEztj3t1XnPEWufnFRqckCcr2QLFVw/s3648/Il%20Castello%20Svevo%20di%20Porto%20Recanati.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Castello Svevo di Porto Recanati" border="0" data-original-height="2736" data-original-width="3648" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXzVDbnttXYLYKocrVUzexmZeO6tN6x6afO7wrl0ea7qPOtkfIvOF9e8G8_xzOVqjxjYHEIk8xWc7l8XcI1Z36mYqtp0X_qtufjyYSRpCdGQ671YZfOI9paoTqr58o8rec0JoAfMgm1F-si2_z1E1oWKkQoUE0yEztj3t1XnPEWufnFRqckCcr2QLFVw/w640-h480/Il%20Castello%20Svevo%20di%20Porto%20Recanati.jpg" title="Visita a Porto Recanati, la citta dai mille colori" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Castello Svevo e la Pinacoteca Comunale</td></tr></tbody></table><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span>Il Castello Svevo deve il suo nome a </span><b>Federico II di Svevia,</b><span> si trova nella piazza centrale alla fine della via principale. Dalla piazza si può accedere direttamente sulla spiaggia libera.
Il cortile interno del castello è dedicato al </span><b>famoso tenore Beniamino Gigli</b><span> e qui nel periodo estivo si svolgono molti eventi culturali. </span></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Al primo piano è stata allestita la <b>Pinacoteca Comunale intitolata ad Attilio Moroni</b>, storico rettore dell’Università di Macerata, appassionato d’arte che ha donato la sua collezione privata al Comune. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ho apprezzato molti dipinti di artisti di <b>fine Ottocento e dei primi del Novecento</b> tra cui il quadro del pugliese Giuseppe De Nittis, intitolato La fidanzata. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Tutta la collezione è interessante, ricca di spunti e non delude gli amanti dell’arte. Non perdetela se visitate Porto Recanati. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijiJLdABw2p02pWzChryGXf22V7KUjAwvhjXm_ynGXUf2zAViy-gJFs862KjLSA_HRlb8qsmeFq4XJ33Vn838R7-gDpmK2awnu_uFIgxgbX_bFMGucpmydLKLgR720LGp_BgkMucw-E2q6VKIEWNEq_X2eEEGrD_5acN61HIklmGZs99HxR-Aff8JlYA/s3648/Quadro%20De%20Nittis%20Pinacoteca%20Porto%20Recanati.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Quadro Pinacoteca di Porto Recanati" border="0" data-original-height="3648" data-original-width="2736" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijiJLdABw2p02pWzChryGXf22V7KUjAwvhjXm_ynGXUf2zAViy-gJFs862KjLSA_HRlb8qsmeFq4XJ33Vn838R7-gDpmK2awnu_uFIgxgbX_bFMGucpmydLKLgR720LGp_BgkMucw-E2q6VKIEWNEq_X2eEEGrD_5acN61HIklmGZs99HxR-Aff8JlYA/w480-h640/Quadro%20De%20Nittis%20Pinacoteca%20Porto%20Recanati.jpg" title="Visita a Porto Recanati, la città dai mille colori" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Quadro della Pinacoteca Comunale di Porto Recanati </td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Hh11ZPJQ8OyIa6gjZROjiCp9ejWobGAvUBPR9s-zMEsyZdsfv7vSLthbiLPjtJuWY7IXWhlJT1Ah4dAIJXfifxhyBxAjOdsHIjOUzkyCFUTvVd1zlRhThWTIWF2mHFcIcIyl3ezOS42PXOxIaJ2i6WcK6vG3Y5eWNUB8HCXP5B_NdT1EWf75T8P5-A/s3648/IMG_20220528_112733.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Quadro della Pinacoteca di Porto Recanati" border="0" data-original-height="3648" data-original-width="2736" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Hh11ZPJQ8OyIa6gjZROjiCp9ejWobGAvUBPR9s-zMEsyZdsfv7vSLthbiLPjtJuWY7IXWhlJT1Ah4dAIJXfifxhyBxAjOdsHIjOUzkyCFUTvVd1zlRhThWTIWF2mHFcIcIyl3ezOS42PXOxIaJ2i6WcK6vG3Y5eWNUB8HCXP5B_NdT1EWf75T8P5-A/w480-h640/IMG_20220528_112733.jpg" title="Visita a Porto Recanati, la città dai mille colori" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Quadro della Pinacoteca Comunale di Porto Recanati</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>I palazzi colorati di Porto Recanati </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Sono arrivata al punto di cui più di ogni altra cosa, volevo assolutamente parlarvi. Tutta la città è abbastanza ricca di colori ma c’è un posto, non so se è proprio un quartiere, dove<b> ci sono palazzi colorati che si susseguono</b>, uno di fianco all’altro, e che attirano l’attenzione di chi ci passa. Non sono colori pastello e tenui, sono piuttosto colori decisi. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Vi metto di seguito solo due foto che parlano da sole e ditemi se non trasmettono allegria. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtTe_TdmQZotNSvYQtOxTMSQkZtjBcJm5RF1UU6UDVlyM5dXxk5JVDsDZZ3YfzL5d5nYJTYzhuuiI-a9QOHloXFZ6fOjNhU5q3pmhNeeb8XX9Mro04fxncCgHHRmsgISPAqEks_6ogxoZ1_1OKHtHY4CUoRFI2XGVpGMdbeydZM5vTpNW1BHDldbfaIw/s2997/Case%20Colorate%20Porto%20Recanati%20(2).jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Case colorate Porto Recanati" border="0" data-original-height="2997" data-original-width="2717" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtTe_TdmQZotNSvYQtOxTMSQkZtjBcJm5RF1UU6UDVlyM5dXxk5JVDsDZZ3YfzL5d5nYJTYzhuuiI-a9QOHloXFZ6fOjNhU5q3pmhNeeb8XX9Mro04fxncCgHHRmsgISPAqEks_6ogxoZ1_1OKHtHY4CUoRFI2XGVpGMdbeydZM5vTpNW1BHDldbfaIw/w580-h640/Case%20Colorate%20Porto%20Recanati%20(2).jpg" title="Visita a Porto Recanati la citta dai mille colori" width="580" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Le case colorate di Porto Recanati</td></tr></tbody></table><div><br /></div></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg93nEXS983YgyzeA9-GX2-Iqy8-32QIWuFTeezokuntdgV88u577WnyMPbDVNfcvr5IQ0__cY7oz5sXWFay8W7VV7j_B1kEjQxzwayPlGFNvZNZS66jj6TH_tGVTh_OsGAAyqNZOItA4wJOVfFTdLPF5okeZ8kREsNKWpPa9PcG94bi4Hv8PzycNgzbA/s3647/Porto%20Recanati%20case%20colorate.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Case colorate di Porto Recanati" border="0" data-original-height="2735" data-original-width="3647" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg93nEXS983YgyzeA9-GX2-Iqy8-32QIWuFTeezokuntdgV88u577WnyMPbDVNfcvr5IQ0__cY7oz5sXWFay8W7VV7j_B1kEjQxzwayPlGFNvZNZS66jj6TH_tGVTh_OsGAAyqNZOItA4wJOVfFTdLPF5okeZ8kREsNKWpPa9PcG94bi4Hv8PzycNgzbA/w640-h480/Porto%20Recanati%20case%20colorate.jpg" title="Visita a Porto Recanati, la città dai mille colori" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Le case colorate di Porto Recanati</td></tr></tbody></table><br /><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra noi </b></span></div><div><span style="font-size: x-large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Voglio concludere questo post condividendo con voi un mio pensiero che spero vi sia utile nei casi in cui qualcosa vada storto nella vostra giornata: “ <b>Mai fare conclusioni affrettate</b>.</span></div><div><span style="font-size: medium;"> </span></div><div><span style="font-size: medium;">Con la scoperta di Porto Recanati<b> si è ristabilito quell’equilibrio rotto dalla disavventura del treno</b>. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Sembrava tutto architettato per farmi scoprire una città che non conoscevo e che non avrei mai preso in considerazione. Come diceva alla fine Nick Carter: tutto è bene quello che finisce bene!” </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Comunque, se amate l’arte, la poesia, il mare e luoghi da vivere non perdetevi Porto Recanati. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Voi che avete letto fin qui, ditemi, ci siete mai stati?</span></div><div><br /></div><div><br /></div><div> 💚💚💚💚💚💚</div><div><br /></div><div><br /></div>
<div class="separator"><br /></div><div class="separator" style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a></div><span style="text-align: left;"><div>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. <span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div></div></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />Unknownnoreply@blogger.com14Porto Recanati MC, Italia43.4320959 13.664128215.121862063821155 -21.4921218 71.742329736178846 48.8203782tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-91863943379431427072022-05-11T07:00:00.003+02:002022-07-23T18:16:28.961+02:00Una giornata al Parco Castello di Legnano | Lombardia |<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu3y0N_msI_dWv6XWcpirLukl-TVRj-Y-Z6UYKIHzdUepgngIrb-xUV9YX6sCO7BU_14zHxYKVk9qtBw43Ly8RxXJfuq8pfkPD6ohELjqoy4XjfbfFYPAd0V_GsbI3qsBMiJok0T3XXOIl0HcdXxMN6eUZKowoVr8ITTkneG2VZjKbA4j8VXB62Md85w/s3466/Parco%20Castello%20di%20Legnano.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Parco Castello di legnano" border="0" data-original-height="2600" data-original-width="3466" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu3y0N_msI_dWv6XWcpirLukl-TVRj-Y-Z6UYKIHzdUepgngIrb-xUV9YX6sCO7BU_14zHxYKVk9qtBw43Ly8RxXJfuq8pfkPD6ohELjqoy4XjfbfFYPAd0V_GsbI3qsBMiJok0T3XXOIl0HcdXxMN6eUZKowoVr8ITTkneG2VZjKbA4j8VXB62Md85w/w640-h480/Parco%20Castello%20di%20Legnano.jpg" title="Parco castello di Legnano" width="640" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;">Una giornata al <b>Parco Castello di Legnano</b> è un ottima idea se la giornata è splendida con il sole maggiolino che invita a uscire a fare un picnic. Credo sia il periodo migliore per farsi cullare dalla natura, né troppo caldo né troppo freddo, anche se per me ogni momento è buono per andare in un bosco, pure in pieno inverno! </span><p></p><p><span style="font-size: medium;">In questo post vi racconto tutto quello che c’è da sapere e fare al Parco Castello di Legnano. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Dove si trova Parco Castello </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Visto che parlo di Legnano è facile intuire che i <b>22 ettari di parco si trovano in Lombardia,</b> in provincia di Milano. Precisamente si trova a sud di Legnano sulla strada che porta a San Giorgio su Legnano. </span></p><p><span style="font-size: medium;">L’area è stata trasformata in bosco negli anni 70. Gli alberi che si trovano all’interno sono per la maggior parte conifere e questo fa pensare che in quegli anni non si parlava di alberi autoctoni ma soltanto di rimboschimento. Sembra di essere in un bosco di montagna pur essendo in pianura e a me piace questo contrasto. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Dal centro di Legnano si arriva <b>al parco a piedi in 15/20 minuti</b>, quindi prolungate la vostra passeggiata fin lì senza troppa fatica. Se arrivate con l’auto, moto o camper all’ingresso c’è un <b>ampio parcheggio gratuito</b>. </span></p><p>⇒Per gli orari di apertura e info cliccate sul <a href="https://www.comune.legnano.mi.it/?sezione=cittadino&sottosez=guida_servizi&channel=282 Orari di apertura" target="_blank">link</a>. <b> </b></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Nel parco per il picnic e non solo </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Nel parco non si va solo per il picnic, come abbiamo deciso di fare noi per passare qualche ora in tranquillità e per far sfrenare il piccolo Dante che all’età di 5 anni ha energia da vendere! </span></p><p><span style="font-size: medium;">Il parco si può vivere in tanti modi: <b>passeggiare lungo i viali con lentezza</b>, fare jogging alternando la corsa con l’allenamento fisico utilizzando gli attrezzi fissi in legno, andare in bici, giocare a palla con i bambini, pattinare o giocare a bocce. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Ma non è finita qui. Si può semplicemente sedersi su una panchina <b>a leggere un libro o di fronte al laghetto</b> a guardare i tanti tipi di uccelli cercando di riconoscere le specie. Prendere un gelato o un caffè al bar, giocare a carte sui tavoli in legno sparsi nel parco oppure stare lì, senza far nulla, vagando con la mente e respirando profondamente. </span></p><p><span style="font-size: medium;">E poi fate come me, sciogliete i lacci, toglietevi scarpe e calzini e affondate i piedi nudi nell'erba fresca. È come tornare bambini. </span></p><p>⇒A proposito di parchi vi può interessare questo a tema <a href="https://www.aroundmeblog.com/2019/06/parco-della-preistoria-cosa-fare.html" target="_blank">Dinosauri e Preistoria</a>.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLlbN-dC1IRqVjCM1TRlxTskQWtqQBvWZXvbdOWV_IJq6-or9RevepYcb5AgvhQoxyPhY7Y_xJ6MtZOGR0XLng-2l3D2lKwHX9coTRk7ISQY1btf4pXchZycCDGav6bAOmmRtyhOKFmY3awrOcYHNwkBFKi4FsupOhk3SBv6NpoVQWdhZRpxz8-XgNLA/s3648/A%20piedi%20scalzi%20nel%20Parco%20Castello.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Piedi nell'erba" border="0" data-original-height="2736" data-original-width="3648" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLlbN-dC1IRqVjCM1TRlxTskQWtqQBvWZXvbdOWV_IJq6-or9RevepYcb5AgvhQoxyPhY7Y_xJ6MtZOGR0XLng-2l3D2lKwHX9coTRk7ISQY1btf4pXchZycCDGav6bAOmmRtyhOKFmY3awrOcYHNwkBFKi4FsupOhk3SBv6NpoVQWdhZRpxz8-XgNLA/w640-h480/A%20piedi%20scalzi%20nel%20Parco%20Castello.jpg" title="Una giornata al Parco castello di Legnano in Lombardia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La libertà di stare a pieni nudi</td></tr></tbody></table><p><span style="font-family: helvetica;"><b><span style="font-size: x-large;">Il Castello Visconteo nel parco</span> </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Il <b>Castello Visconteo</b> è una delle attrattive del parco che si può visitare. Non aspettatevi un castello con mura alte e torri merlate da cui avvistare il nemico e usare l’artiglieria. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Certo, era un castello nato per scopi militari nel periodo medioevale, dato che Legnano era un luogo strategico e di collegamento, ma le sue origini sono collegate all’antico convento di Regolari Agostiniani dedicato a San Giorgio, per questo conosciuto anche come Castello di San Giorgio. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Il muro di cinta merlato e le bandiere che sventolano sono suggestive e mi fanno pensare proprio a un luogo di battaglia. Mica vogliamo dimenticare la famosissima Battaglia di Legnano tra l’esercito imperiale di Federico Barbarossa e le truppe della Lega Lombarda! </span></p><p><span style="font-size: medium;">Badate bene, che i tempi storici non coincidono. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Torniamo al Parco Castello di Legnano </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Una caratteristica del parco è l’acqua, un elemento con cui ho molta affinità. Già il fiume Olona lambisce il parco, inoltre è stato creato un esteso sistema di ruscelli e laghetti che vengono alimentati grazie all’acqua di falda. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Il laghetto rende l’ambiente bucolico, tranquillo e sereno. Ci si può avvicinare alla riva facilmente e guardare da vicino anatre, <b>oche selvatiche</b>, gallinelle d’acqua e ad uccelli acquatici. Sotto il pelo d’acqua si intravedono i lucci e le carpe e le<b> lente tartarughe</b> che cercano di accaparrarsi le briciole di pane lanciate dai visitatori. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Alcune tartarughe, invece, si trovano fuori dall’acqua sonnecchianti ad asciugarsi al sole. Ho fatto fatica a riconoscerle perché mi sembravano sassi impolverati. </span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLTY_E7oup1Vlys9a6GES9xv-8JbE-0mNUas4k3fBTJ-jD04CN67e0VoPa7ufcfcZSbL1ebnVo57XmA7LitKeVaL3ql5fbLHad6LlUgzJ47JDXkO8sBdarEzQhaY6K5Podwzwq2v2GFUhzTLZgSo1UmRwNfKEaiee3GoI_QrypSVCerYNyqOEDpBeesw/s3379/Laghetto%20nel%20Parco%20Castello%20di%20legnano.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Laghetto al Parco Castello di Legnano" border="0" data-original-height="2535" data-original-width="3379" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLTY_E7oup1Vlys9a6GES9xv-8JbE-0mNUas4k3fBTJ-jD04CN67e0VoPa7ufcfcZSbL1ebnVo57XmA7LitKeVaL3ql5fbLHad6LlUgzJ47JDXkO8sBdarEzQhaY6K5Podwzwq2v2GFUhzTLZgSo1UmRwNfKEaiee3GoI_QrypSVCerYNyqOEDpBeesw/w640-h480/Laghetto%20nel%20Parco%20Castello%20di%20legnano.jpg" title="Una giornata al parco Castello di Legnano" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il laghetto nel Parco Castello con gli uccelli acquatici</td></tr></tbody></table><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Guarda chi si vede al Parco Castello: gli scoiattoli </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Per me è una novità <b>vedere gli scoiattoli così da vicino</b>. Sono stata fortunata ad incontrarli mentre passeggiavo lungo i viali, anche se dicono che è frequente vederli e si fanno avvicinare perché sono abituati alla presenza umana, soprattutto bambini.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Sono stata letteralmente ipnotizzata da uno di loro che scendeva dall’albero e ha cominciato a fare uno spettacolo come se fosse un divo, o magari una diva. </span></p><p><span style="font-size: medium;">È stata la ciliegina sulla torta di questa giornata al Parco Castello di Legnano. </span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVD-9Z_YqKed7bFwHq_QtxtbGm_on1cBy6RX7IIUPDLSXNnPfbWMkScn6eg2nExPxJIwdj8NNWA6dct0KDuCzccVS7DygAA2vB0tUiabMPCmPTZ57uaRmDtLb7IjI5DSA0B4-_S4lYnR4ceFJ8TxJe_A7qVtzv2pkB8L9o2MfyCR8flRtr-w2qyMKCyg/s1080/Scoiattolo%20Parco%20Castello.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Scoiattolo nel Parco Castello di legnano" border="0" data-original-height="1037" data-original-width="1080" height="614" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVD-9Z_YqKed7bFwHq_QtxtbGm_on1cBy6RX7IIUPDLSXNnPfbWMkScn6eg2nExPxJIwdj8NNWA6dct0KDuCzccVS7DygAA2vB0tUiabMPCmPTZ57uaRmDtLb7IjI5DSA0B4-_S4lYnR4ceFJ8TxJe_A7qVtzv2pkB8L9o2MfyCR8flRtr-w2qyMKCyg/w640-h614/Scoiattolo%20Parco%20Castello.jpeg" title="Una giornata nel Parco Castello di Legnano" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Uno scoiattolo nel Parco Castello di Legnano</td></tr></tbody></table><p><b style="font-family: helvetica; font-size: xx-large;">Detto tra noi </b></p><p><span style="font-size: medium;">Mi meraviglio di quanti parchi, parchetti e ville si trovano i Lombardia. Forse anche in altre regioni, ma per ora bazzico quella zona per il fatto che vado a trovare<a href="https://www.aroundmeblog.com/2017/08/taranto-milano-viaggio-per-amore.html" target="_blank"> i miei cuoricini</a>. </span></p><p><span style="font-size: medium;">La mia preferenza per questi luoghi coincide con il desiderio di nutrirmi di bellezza della natura, di ricerca di pace interiore. Insomma, qui trovo una distensione totale. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Fate conoscere questo posto condividendo questo articolo e se anche voi siete come me, scrivetemelo nei commenti. Vi leggo.</span></p><p> 💚💚💚💚💚</p>
<div class="separator"><br /></div><div class="separator" style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a></div><span style="text-align: left;"><div>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. <span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div></div></span>
Unknownnoreply@blogger.com3Lombardia, Italia45.479067099999988 9.845243317.168833263821142 -25.3110067 73.789300936178833 45.0014933tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-5077266926212436022022-04-26T08:00:00.060+02:002022-08-09T19:56:08.229+02:00Cosa mangiare nelle Marche: la scelta dei piatti tradizionali<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggTz5NnDXuWRngTz_FZoA-nvXV6vzRBd9EjvuPGUSeGQlAvu1ej1VQUAjEsGx0Y2i0s5LK-XnWN6INgg83b5lz2bc59cgrg2yC-vqzFttHLBeOMYUVcZ0ipvgcxVXc_9TlR2GxQbgbslyabJxOHR5-7dMpopAB2xsWiB3JZ2gVi5zEFWra6H31vGxHkQ/s3648/Raguse%20in%20porchetta.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Cosa mangiare nelle Marche: la scelta dei piatti tradizionali" border="0" data-original-height="2736" data-original-width="3648" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggTz5NnDXuWRngTz_FZoA-nvXV6vzRBd9EjvuPGUSeGQlAvu1ej1VQUAjEsGx0Y2i0s5LK-XnWN6INgg83b5lz2bc59cgrg2yC-vqzFttHLBeOMYUVcZ0ipvgcxVXc_9TlR2GxQbgbslyabJxOHR5-7dMpopAB2xsWiB3JZ2gVi5zEFWra6H31vGxHkQ/w640-h480/Raguse%20in%20porchetta.jpg" title="Cosa mangiare nelle Marche: la scelta dei piatti tradizionali" width="640" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;">La curiosità di assaggiare i piatti tipici locali è sempre al primo posto quando io e Simone viaggiamo, in qualunque luogo ci troviamo, anzi a volte scegliamo le destinazioni proprio in base al cibo. Nelle Marche non è stato diverso. Così, trovandoci nell'amata regione di Giacomo Leopardi, siamo andati alla scoperta delle <b>tradizioni culinarie marchigiane</b> sia a <a href="https://www.aroundmeblog.com/search/label/Marche" target="_blank">Macerata</a>, nostro punto di partenza, che nei dintorni. </span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">In questi casi, solitamente, Simone attiva il suo fiuto naturale nello scovare posti degni della nostra attenzione e <i>golosaggine;</i> mentre io sono più pratica e mi affido a<a href="https://www.google.it/maps/contrib/115593379770450970159/reviews/@42.2099494,13.2706509,7z/data=!3m1!4b1!4m3!8m2!3m1!1e1?hl=it&authuser=0" target="_blank"> Google Maps</a> che trova le affinità con i miei gusti e, vi dirò, non ha mai sbagliato. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Nel post troverete </span><span style="font-size: medium;"><b>la nostra scelta dei piatti tradizionali</b>.</span><div> <div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Cosa si mangia di buono nelle Marche? </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Me lo sono chiesto quando mi sono trovata in questa regione italiana, che io associavo solo alle <b>olive ascolane</b> - che tra l’altro adoro! - e ho potuto constatare che, tra mare e terra, c’è l’imbarazzo della scelta. </span><div><span style="font-size: x-large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: helvetica;"><b><span style="font-size: x-large;">Cominciamo dai primi piatti tipici e tradizionali</span><span style="font-size: large;"> </span></b></span></div><div><br /></div><div><span style="color: black;"><span><span lang="it-IT" style="font-size: medium;">Ci siamo ritrovati per pranzo alla <b>Trattoria da Rosa</b>, nel centro storico di Macerata, su suggerimento di Google Maps che ce lo segnalava con affinità dell'80%. L'alta percentuale mi faceva già supporre che non saremmo stati delusi. Un piccolo ristorante con un ambiente intimo e familiare.</span></span></span></div><div><span style="color: black;"><span><span lang="it-IT" style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span style="color: black;"><span><span lang="it-IT">Tra le tante proposte offerte dal menù abbiamo ordinato i <b>Tagliolini al Ciauscolo e Varnelli e i Visncisgrassi</b>.</span></span></span> Il primo è un piatto i cui ingredienti sono prodotti tipici delle Marche. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il Ciauscolo è un salume che si prepara fin dai tempi dei Romani. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Ha un odore deciso, un gusto molto saporito ed essendo morbido è anche adatto per essere spalmato su fette di pane abbrustolito. Il piatto è sfumato con </span><b><span style="font-size: medium;">il liquore all’anice secco</span></b><span style="font-size: medium;"> della <a href="https://www.varnelli.it/it/il-varnelli " target="_blank">Distilleria Varnelli</a> che esalta il gusto senza coprire troppo il sapore. </span></div><div><br /></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC1Ihyg3B8bZjvGsILqxN4qEODW1g4kg6v-pIBxA9EgAt7vi5SUUcbl-W4QJHNh1jTaLFTahydUpFRyCaXGMYhUrimqagldMll4KHUhNDwZYKFxLkQkADBgI5UHKJyACLEZngd_23MKsiL4fXAgMHYzzP2LZCIgBONi-Q901nru_s_TJVsGjbF2zXxsQ/s2884/Vincisgrassi.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Cosa mangiare nelle Marche: la scelta dei piatti tradizionali" border="0" data-original-height="2884" data-original-width="2664" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC1Ihyg3B8bZjvGsILqxN4qEODW1g4kg6v-pIBxA9EgAt7vi5SUUcbl-W4QJHNh1jTaLFTahydUpFRyCaXGMYhUrimqagldMll4KHUhNDwZYKFxLkQkADBgI5UHKJyACLEZngd_23MKsiL4fXAgMHYzzP2LZCIgBONi-Q901nru_s_TJVsGjbF2zXxsQ/w592-h640/Vincisgrassi.jpg" title="Cosa mangiare nelle Marche: la scelta dei piatti tradizionali" width="592" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un piatto di Svincisgrassi</td></tr></tbody></table><br /></div><div><span style="font-size: medium;">I Vincisgrassi, o Swincisgrassi come scritto sul menù del ristorante, è un piatto simile alle lasagne, una mille-sfoglie di una delicatezza sopraffina per il mio palato. Mi hanno detto che la ricetta originale non prevede la besciamella e deve essere bruciacchiata in superficie. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Non sono riuscita ad approfondire questa particolarità, sta di fatto che io e Simone abbiamo approvato la scelta dei due primi e vi consigliamo di provarli.</span></div></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><b style="font-family: helvetica; font-size: xx-large;">Cosa non manca mai nei menù marchigiani</b></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Abbiamo capito che sedersi a tavola e non ordinare una frittura sarebbe un’offesa per i marchigiani. Non si può prescindere da questa portata sia se si sceglie l’antipasto che il secondo. É facile intuire cosa non manca mai nel <b>fritto marchigiano</b>: le olive ascolane che ho divorato ad ogni pranzo e cena ma le avrei mangiate anche a colazione. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Un'altra portata che è sempre consigliata dai ristoratori è la <b>frittura di pesce</b> alla quale non è difficile rinunciare così come gli<b> spiedini di seppioline alla brace</b>. Da buoni pugliesi noi adoriamo tutto quello che il mare offre sia cotto che crudo. </span></div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibmHzkTQaYY2yJcbCcJJdSy8Q7EOHVa0UQ6HY5XBQ53lYNTbmTFPsSNoysy2xTYnlmpEUxx0s_ColoD9NepQV_byZd5p10U10BeW5Mk8I2GsyO1YCC5ACoeVcjkyHScY_A8eiztt8kxdiynorMGKJoj_Q3c7eurlN5WdBaEkMMS9qqgIYxgcQfCUgFqA/s3648/Fritto%20marchigiano.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Cosa mangiare nelle Marche: la scelta dei piatti tradizionali" border="0" data-original-height="2736" data-original-width="3648" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibmHzkTQaYY2yJcbCcJJdSy8Q7EOHVa0UQ6HY5XBQ53lYNTbmTFPsSNoysy2xTYnlmpEUxx0s_ColoD9NepQV_byZd5p10U10BeW5Mk8I2GsyO1YCC5ACoeVcjkyHScY_A8eiztt8kxdiynorMGKJoj_Q3c7eurlN5WdBaEkMMS9qqgIYxgcQfCUgFqA/w640-h480/Fritto%20marchigiano.jpg" title="Cosa mangiare nelle Marche: la scelta dei piatti tradizionali" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un piatto di frittura mista</td></tr></tbody></table><br /><div><span style="font-size: medium;">Lungo i 400 chilometri di costa adriatica marchigiana, da Gabicce Mare a San Benedetto del Tronto, si trovano tanti ristoranti che con i loro piatti soddisfano qualunque palato. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Noi ci siamo trovati in bassa stagione e molti ristoranti erano chiusi. </span></div></div></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Però ci siamo fermati a Porto Recanati e abbiamo pranzato a base di pesce al ristorante del Camping Club Adriatico che va tenuto in considerazione per le prossime volte che torniamo da queste parti.</span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Raguse e Paccasassi: cibo novità per il mio palato </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Come sempre succede ogni menù della tradizione locale contiene parole legate al cibo o al piatto che per me sono novità. In questo caso nei menù sono stata attratta da due portate: <b>Raguse in porchetta e bruschette con la Paccasassi. </b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Le Raguse in porchetta non hanno nulla a che fare con la classica porchetta dei Castelli Romani. Le raguse sono lumache di mare cotte con salsa di pomodoro a cui si aggiunge un ingrediente indispensabile che è il finocchietto fresco. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Le bruschette invece sono condite con la Paccasassi, </span><b><span style="font-size: medium;">un’erba che cresce spontanea sul Monte Conero</span></b><span style="font-size: medium;">. Le foglioline, carnose e succulenti, si preparano marinate nell’aceto di vino e poi conservate in olio extravergine di oliva. Sono abbastanza versatili perché le ho viste abbinate a parecchi piatti.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Sono curiosa di sapere se avete mai mangiato le Raguse anche se non in porchetta e la Paccasassi. </span></div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidspAUL7q8QhDPHP9L35YfNE1D5bY2fM7wxyNw1FoSlb5PmBzpea_YVgkd8ZTuh4NxNw7T0Ws6PAJg93ERS4-DJEsCqb4BTOJaMj772QFVof71qa9NDG32KBkGqHlaHfdBAccWbeBoyfsgGJO_slPGDftR7553Shx2roIWCpGyLUSZ3i05tghKFL_P9w/s1200/Bruschetta%20con%20erba%20Paccasassi.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Cosa mangiare nelle Marche: la scelta dei piatti tradizionali" border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidspAUL7q8QhDPHP9L35YfNE1D5bY2fM7wxyNw1FoSlb5PmBzpea_YVgkd8ZTuh4NxNw7T0Ws6PAJg93ERS4-DJEsCqb4BTOJaMj772QFVof71qa9NDG32KBkGqHlaHfdBAccWbeBoyfsgGJO_slPGDftR7553Shx2roIWCpGyLUSZ3i05tghKFL_P9w/w640-h426/Bruschetta%20con%20erba%20Paccasassi.jpg" title="Cosa mangiare nelle Marche: la scelta dei piatti tradizionali" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La bruschetta condita con la Paccasassi</td></tr></tbody></table><br /><div><span style="font-size: medium;">A questo punto direi che, se dovessi invitarvi a pranzo, per ora, questo sarebbe il mio menù marchigiano suddiviso tra portate di terra e di mare: </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><ul style="text-align: left;"><li><span style="font-size: medium;">Antipasti: fritture varie, raguse in porchetta e bruschetta con paccasassi </span></li><li><span style="font-size: medium;">Primi: svincisgrassi e tagliolini con ciauscolo e Vernelli </span></li><li><span style="font-size: medium;">Secondi: frittura di pesce e spiedini di seppie alla brace </span></li><li><span style="font-size: medium;">Dolce: provvederò al più presto </span></li></ul></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra noi </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Se mi seguite da tempo, sapete che parlo spesso di cibo su questo blog. Mi piace cucinare (se curiosate sul blog potete trovare<a href="https://www.aroundmeblog.com/search/label/Piatti%20pugliesi" target="_blank"> le mie ricette pugliesi della tradizione familiare</a>) ma anche mangiare bene e genuino. Nonostante tutto non riesco a gustare alcune pietanze e non gradisco molto i formaggi e alcuni tipi di carne come l’agnello, la pecora e il capretto. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Dico solo che ogni viaggio va legato al cibo del luogo, perché se non si assaggiano i piatti locali non si può dire che il viaggio è completo. Per me è un binomio indissolubile e sfido chiunque a smentirmi su questo. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Penso che sono solo all’inizio della scoperta dei piatti tradizionali delle Marche e ho il sentore che sarà una bella sorpresa. </span></div><div><br /></div><div> 💚💚💚💚💚</div><div><br /></div>
<div class="separator"><br /></div><div class="separator" style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a></div><span style="text-align: left;"><div><span style="font-size: x-small;">Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. <span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></span></div><div><br /></div><div></div></span>
Unknownnoreply@blogger.com2Italia41.87194 12.5673815.946651249701652 -22.58887 67.797228750298359 47.72363tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-37323604197370909892022-04-07T07:00:00.062+02:002022-04-07T07:00:00.182+02:00Visitare Macerata a piedi, un itinerario che non delude<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbdn83pmaCFpeILiw3XFnXh9aFUOOqHACZOqwQOSbXEAww-fJFGpymJRAB3boGm9U2UJdpC6xFIz4Nbe-1AsHjVI5lePVYd7X5aljhDbyCBjzwnefb0krcX8zHJd9GfgpZImMU8jc2gDPn0Ia3c1F1FMBPx-OEmzIYFBHNXku1M6-I_H4GL8wP6w1XJg/s1200/_Sferisterio%20-%20Porta%20Mercato.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Visitare Macerata a piedi" border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbdn83pmaCFpeILiw3XFnXh9aFUOOqHACZOqwQOSbXEAww-fJFGpymJRAB3boGm9U2UJdpC6xFIz4Nbe-1AsHjVI5lePVYd7X5aljhDbyCBjzwnefb0krcX8zHJd9GfgpZImMU8jc2gDPn0Ia3c1F1FMBPx-OEmzIYFBHNXku1M6-I_H4GL8wP6w1XJg/w640-h426/_Sferisterio%20-%20Porta%20Mercato.jpg" title="Visitare Macerata a piedi una città da scoprire" width="640" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;">Siamo pronti per <b>visitare Macerata</b>. Volevamo scoprire la città a piedi, con più calma, per cogliere la sua vera essenza. Almeno questa era la nostra intenzione iniziale e c’erano tutte le premesse. Il tempo però non è stato clemente con noi perché, dopo essere usciti con un sole splendente, nel giro di un’ora il cielo si è fatto grigio bianco e ha cominciato prima a piovere e poi a nevicare. </span><p></p><p><span style="font-size: medium;">Il proverbio non sbaglia: marzo pazzerello esce il sole e prendi l’ombrello! Il nostro itinerario è diventato un<b> mini-mini tour a piedi</b> che, tuttavia, non ci ha deluso. Ve lo racconto in questo post.</span> </p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Dove si trova Macerata</b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Non è che io abbia sentito parlare in molte occasioni di Macerata, ma forse è una mia mancanza perché ho sempre considerato le Marche come una regione di passaggio che dalla Puglia porta al nord Italia. Lo ammetto, ora che la sto conoscendo meglio, posso dire che mi sono sbagliata alla grande. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Macerata si trova nell’entroterra marchigiano, non troppo lontana dal Mar Adriatico, né dai Monti Sibillini. Si raggiunge facilmente dall’Autostrada A14 uscendo allo svincolo di Civitanova Marche, in circa 25 minuti. Una posizione strategica che fa diventare Macerata luogo di partenza per <a href="https://www.aroundmeblog.com/2021/11/Marche-cosa-vedere-nei-dintorni-di-Macerata.html" target="_blank">visitare i dintorni</a>.</span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtsM4q1Obbd4K8Nw8jHiee_iVGyKpFx7ZxldJouyobPu13e5vS9JOC0RwOlDfJPJFrPZjtgxQCa_VmbQ_xt62XjTeDWyrlj5isERLPPA-svYEaSzivaT7W8Ot5_mfW5SAGA1XHhkV0bcsTG2fBI_4IhqIgURMsrostizOWn6tMdEI54oecxhTzo9cYhw/s3648/Stradine%20centro%20storico%20Macerata.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Visitare Macerata a piedi" border="0" data-original-height="2736" data-original-width="3648" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtsM4q1Obbd4K8Nw8jHiee_iVGyKpFx7ZxldJouyobPu13e5vS9JOC0RwOlDfJPJFrPZjtgxQCa_VmbQ_xt62XjTeDWyrlj5isERLPPA-svYEaSzivaT7W8Ot5_mfW5SAGA1XHhkV0bcsTG2fBI_4IhqIgURMsrostizOWn6tMdEI54oecxhTzo9cYhw/w640-h480/Stradine%20centro%20storico%20Macerata.jpg" title="Visitare Macerata a piedi una città da scoprire" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una stradina del centro storico di Macerata</td></tr></tbody></table><p></p><p><b style="font-family: helvetica; font-size: xx-large;">Visitare Macerata a piedi si può</b></p><p><span style="font-size: medium;">I luoghi di maggior interesse di Macerata si trovano nel centro storico che si raggiunge, a mio parere, comodamente a piedi da ogni punto in cui ci si trovi. Dalla Domus San Giuliano, il nostro hotel vicino la stazione e l’ospedale, in 10 minuti si arriva a Piazza Nazario Sauro proprio davanti allo <b>Sferisterio</b> e la <b>Porta Mercato</b>.</span> </p><p><span style="font-size: large;"><span style="font-family: helvetica;"><b>Lo Sferisterio</b></span> </span></p><p><span style="font-size: medium;">Lo <a href="https://www.sferisterio.it/" target="_blank">Sferisterio</a>, l’arena che ospita grandi spettacoli di opera lirica, è il simbolo di Macerata. Fu costruito per volere di alcuni maceratesi benestanti, i Cento consorti, all’inizio del 1800 per giocare alla palla col bracciale, gioco in voga nell’Ottocento anche se poi fu utilizzato per organizzare parate equestri e circhi, manifestazioni sportive e celebrazioni di feste. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Per la sua struttura architettonica a semicerchio con un’acustica naturale, dopo quasi un secolo, lo Sferisterio è stato destinato principalmente a rappresentare opere liriche di alto rilievo internazionale.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Per entrare bisogna prenotare una visita guidata.</span></p><p><span style="font-family: helvetica;"><b><span style="font-size: large;">La Porta Mercato</span> </b></span></p><p>La Porta Mercato, detta anche Porta Picena e Porta Daziaria, è una delle 5 porte da cui si accede nel centro storico di Macerata. Fu eretta su una preesistente vecchia porta proprio nello stesso periodo dello Sferisterio per facilitare l’ingresso alla città.
Non so se è stato un caso, ma il mercato di sabato c’era! </p><p>Oltrepassiamo la porta per entrare nel centro storico e, da Piazza Mazzini, seguendo la mappa per il nostro mini mini tour, decidiamo di proseguire sulla destra addentrandoci nelle stradine. È come uno scrigno racchiuso all’interno delle mura. </p><p>Il colore predominante è il marrone cotto dovuto ai mattoncini, messi uno sull’altro come i Lego, con cui sono costruite le case e i palazzi, tipico di questa zona centrale dell’Italia.
Non sono sorpresa di non vedere gente in giro dato che la temperatura sta calando. </p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMkbv61TN8cxjVOI6lKS6_hPTOdZIuy6HUyudDmq_xqUHlzBg7aEbhu_pSkKXYHdSDe5obcQfAoQIR3wz6VZbA3KRcJDjsZox5aKZm-RttTIy5BZPVWG_p9t6_2UwjScvUnyEkI-Yn3Zv_tun9whfRh-ZNU_20PZml3M_Z-zQ5h7Gz5NClO1Em88t-ug/s1200/Macerata%20particolari%20.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Visitare Macerata a piedi" border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMkbv61TN8cxjVOI6lKS6_hPTOdZIuy6HUyudDmq_xqUHlzBg7aEbhu_pSkKXYHdSDe5obcQfAoQIR3wz6VZbA3KRcJDjsZox5aKZm-RttTIy5BZPVWG_p9t6_2UwjScvUnyEkI-Yn3Zv_tun9whfRh-ZNU_20PZml3M_Z-zQ5h7Gz5NClO1Em88t-ug/w640-h426/Macerata%20particolari%20.jpg" title="Visitare Macerata a piedi: una città da scoprire" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Particolari del centro storico di Macerata</td></tr></tbody></table><p><span style="font-size: medium;">Nel frattempo, nel silenzio ovattato osservo i particolari delle finestre, i portoni dei palazzi signorili, le balaustre e <b>le vetrine delle piccole botteghe</b> che invitano a fermarci.
Salendo la Via dell’Erta (immaginatevi perché è chiamata così) arriviamo in Piazza S. Vincenzo Maria Strambi.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Qui si trovano il Duomo, il Palazzo vescovile, il Palazzo dell’ex Seminario, il Palazzo Sarnari e il Santuario della Madonna della Misericordia che occupa la scena della piazza. </span></p><p><span style="font-size: medium;">La nostra attenzione è rivolta al Santuario. L’ingresso si proietta nella piazza: non è alto e imponente, ma è arricchito da colonne e fregi che la rendono interessante. Non potevamo certo immaginare che dentro ci fosse un capolavoro! </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Entriamo nel Santuario della Vergine della Misericordia</b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Non sono molto capace a descrivere i luoghi sacri, non sono una studiosa di questo genere né ho le competenze artistiche o architettoniche, né tantomeno mi voglio lanciare in lunghe spiegazioni di tipo religioso. Come al solito, provo a descrivere ciò che più mi ha colpito a modo mio. </span></p><p><span style="font-size: medium;">L’interno del piccolo Santuario è un <b>trionfo di stucchi, dorature e dipinti</b> che ricoprono colonne, pareti e soffitti in stile barocco come l’aveva ridisegnata il Vanvitelli. In fondo nel presbiterio, sopra il curatissimo altare, è posto il dipinto della <b>Vergine della Misericordia</b> con la corona dorata e due angeli che le reggono il manto. </span></p><p><span style="font-size: medium;">L’atmosfera soffusa è creata dalle dorate lampade e lanterne sospese, mentre dalle vetrate colorate dell’ambulacro e dell’esedra filtra la luce esterna. Alle spalle del presbiterio si conserva, racchiuso in una teca, il miracoloso Corporale macchiato del sangue di Gesù Cristo. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL3YF9AmIjN_Vwfmy-OwnoXjwfDid5Vm10wwKhadxUZl6ZiWFIUT8Gu7uZR51N2IGozeDa8lnZ1SPti-808094qWZ9BfBFKXuijNu9fooxrPOqqECl17pk4MpALtvX1kVApXoTuImh9-bklpZrpaVkQ117mDChPyNjUK73wF4sMhT8Ql05CsRnkNkNiw/s1200/Corporale%20miracoloso%20Macerata.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Visitare Macerata a piedi" border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL3YF9AmIjN_Vwfmy-OwnoXjwfDid5Vm10wwKhadxUZl6ZiWFIUT8Gu7uZR51N2IGozeDa8lnZ1SPti-808094qWZ9BfBFKXuijNu9fooxrPOqqECl17pk4MpALtvX1kVApXoTuImh9-bklpZrpaVkQ117mDChPyNjUK73wF4sMhT8Ql05CsRnkNkNiw/w640-h426/Corporale%20miracoloso%20Macerata.jpg" title="Visitare Macerata a piedi, una città da scoprire" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Corporale conservato nel Santuario della Misericordia </td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-size: medium;">Leggo sulla guida che il Santuario della Vergine della Misericordia ha subito molti cambiamenti, aggiunte architettoniche e pittoriche, saccheggi da quando è cominciata la sua costruzione nella metà del 1400. </span></p><p><span style="font-size: medium;">All’inizio era un piccolo tempietto costruito dai maceratesi in un solo giorno per chiedere l’aiuto della Madonna ad allontanare l’ondata della peste che in quel periodo aveva decimato mezza Europa. Oggi, è una basilica minore di grande pregio. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Mettetela nei vostri itinerari se vi trovate da queste parti perché vale la pena fermarsi, magari la prima domenica di settembre per la <b>Festa delle Canestrelle</b>. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Continua il nostro itinerario a piedi</b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Usciti dalla chiesa pensavamo di poter visitare la Cattedrale di San Giuliano, attirati non solo dalla reliquia che si conserva all’interno, il braccio del Santo, ma anche dal busto di un cinese di altri tempi, quelli con i baffi lunghi e sottili all’ingiù, che sembra fare da guardia alla chiesa posto al lato dell’ingresso. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Non ci siamo riusciti a visitare la cattedrale perché è temporaneamente chiusa e oltretutto stava cominciando a piovere per cui il nostro itinerario è diventato un mini-mini tour. E noi non avevamo l’ombrello! </span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-8be9_j0l4T1tXg7v0Myznc7VCk8XY8tFNTLyESEQbZbqqi9HeNgo1eW_kYW2OED3wPvFsWGOGQANyKW2ILeiJyxmOGEpzb_Oac9P1Tvfpprm32wU1h_d1zc1jPFbrxSd3NEMyiczpKm8zKfJ4qb4flUMhm89n4wmJ7fYwzaq7WO7LMqMfxQG5ZUIww/s1200/Macerata%20Piazza%20Libert%C3%A0.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Visitare Macerata a piedi" border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-8be9_j0l4T1tXg7v0Myznc7VCk8XY8tFNTLyESEQbZbqqi9HeNgo1eW_kYW2OED3wPvFsWGOGQANyKW2ILeiJyxmOGEpzb_Oac9P1Tvfpprm32wU1h_d1zc1jPFbrxSd3NEMyiczpKm8zKfJ4qb4flUMhm89n4wmJ7fYwzaq7WO7LMqMfxQG5ZUIww/w640-h426/Macerata%20Piazza%20Libert%C3%A0.jpg" title="Visitare Macerata a piedi: una città da scoprire" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Macerata - Piazza della Libertà </td></tr></tbody></table><p><span style="font-size: medium;">Ci siamo incamminati a passo svelto e, da lì, siamo arrivati nella piazza centrale di Macerata vecchia, Piazza della Libertà, rifugiandoci sotto la <b>Loggia dei Mercanti</b> a prendere qualcosa di caldo perché nel frattempo piccoli fiocchi di neve stavano cominciando a scendere. Dopo una tisana andiamo via giù per le <b>Scalette</b> per ritornare in albergo. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra noi </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Credo che Macerata se la stia un po’ tirando e non voglia farsi scoprire così facilmente. Vuole farmi tornare più spesso per darmi la possibilità di non perdermi nulla. Scherzi a parte davvero Macerata ha tanto da mostrare e voglio seguire i suoi tempi senza fretta. </span></p><p><span style="font-size: medium;"> Avrò tempo per farlo e parlarvene. Questo è solo l’inizio.</span></p>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><br /><span style="text-align: left;"><div> 💚💚💚💚💚💚</div><div><br /></div><div></div></span>
<div class="separator"><br /></div><div class="separator" style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a></div><span style="text-align: left;"><div><span style="font-size: x-small;">Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. <span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></span></div><div><br /></div><div></div></span>
Unknownnoreply@blogger.com062100 Macerata MC, Italia43.2984268 13.453476714.988192963821156 -21.7027733 71.608660636178854 48.609726699999996tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-61132376124133746382022-02-16T17:31:00.025+01:002022-02-16T18:58:50.731+01:00Quanto costa fare un viaggio in camper? <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi7OB-2ik3XmoJYtzb3nqPqq9vPBVH5mS0BUraC1XVl5QHYyUwGYT6wlrk38kWZosmy7tdNo1HBNuoo1Jj_R0bVcFMTQBokf2uceHrxUkbUxgf_u6OySV3mj7HrsRVVT5QdAQkCUT1Fc_0xuZ2FF8JtCjg4e8ipiP9zaA_kYxAT7ymQhckcE4SXtOhr0Q=s1280" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Quanto costa fare un viaggio in camper" border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi7OB-2ik3XmoJYtzb3nqPqq9vPBVH5mS0BUraC1XVl5QHYyUwGYT6wlrk38kWZosmy7tdNo1HBNuoo1Jj_R0bVcFMTQBokf2uceHrxUkbUxgf_u6OySV3mj7HrsRVVT5QdAQkCUT1Fc_0xuZ2FF8JtCjg4e8ipiP9zaA_kYxAT7ymQhckcE4SXtOhr0Q=w640-h426" title="Quanto costa fare un viaggio in camper" width="640"></a></div><p><span style="font-size: medium;">Ritorno a parlare di <b>viaggi in camper</b> e questa volta il tema principale è puntato su <b>quanto costa fare un viaggio</b> con la casa viaggiante. In questo post vi racconterò <b>la mia esperienza decennale</b> fatta di viaggi a breve, medio e lungo tragitto. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Sono piccoli spunti che aiutano a fare un piano economico prima di partire. <span></span></span></p><a href="https://www.aroundmeblog.com/2022/02/Quanto-costa-viaggio-in-camper.html#more"></a>Unknownnoreply@blogger.com0Italia41.87194 12.5673813.561706163821157 -22.58887 70.182173836178848 47.72363tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-39690804997936353812022-01-12T06:00:00.014+01:002022-07-23T17:41:46.118+02:00Cosa vedere a Mormanno, il borgo calabrese accoccolato sul Pollino<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh_TUIjqPWam_wUQ-4aCtb04laTgBDKYlcAlHqymauylkzi408-Mc-bla1hf2SZxrIMPhDWEl7Pi9KV-h-ZmkVSbButJXsGS6NZvcSv7lO14QiRnUl83YgrMENVRuWNK7hNqKZbyvkrgeVCXhdY3D--5rah5f4dB_jUsQJVNMMO7BV17x1-WbSixHxDyg=s3540" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Panorama di Mormanno di sera" border="0" data-original-height="2409" data-original-width="3540" height="436" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh_TUIjqPWam_wUQ-4aCtb04laTgBDKYlcAlHqymauylkzi408-Mc-bla1hf2SZxrIMPhDWEl7Pi9KV-h-ZmkVSbButJXsGS6NZvcSv7lO14QiRnUl83YgrMENVRuWNK7hNqKZbyvkrgeVCXhdY3D--5rah5f4dB_jUsQJVNMMO7BV17x1-WbSixHxDyg=w640-h436" title="Cosa vedere a Mormanno, il borgo accoccolato sul Pollino" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><span style="font-size: medium;"><b>Mormanno</b> è un piccolo paese della Calabria accoccolato tra le valli dei monti del Pollino al confine nord della Basilicata. È animato da circa 2800 persone, numero che d’estate si duplica, ma immagino anche di più, per il rientro dei mormannesi che vivono fuori e per i visitatori, come me e Simone, che decidono di passare qui le vacanze estive. </span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span><div><span style="font-size: medium;">Ho scoperto <a href="https://www.aroundmeblog.com/2021/08/Perche-ho-scelto-la-Calabria-per-le-vacanze.html" target="_blank">Mormanno per caso</a> (forse!) e tutto quello che c’è da vedere lo racconto in questo post cominciando dalle attrazioni che mi hanno colpito di più. </span><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Comincio dal Faro Votivo, il simbolo di Mormanno </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Non c’è dubbio che il simbolo di Mormanno è il <b>Faro Votivo</b> che si trova in un punto panoramico del quartiere Torretta. Lo so che ve lo state chiedendo: cosa ci fa un faro in un paese di montagna? In effetti, me lo sono chiesto anche io e, prima di andare a visitarlo, sono andata alla ricerca di notizie che ho trovato sulla guida turistica di Mormanno. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il Faro Votivo è un </span><span style="font-size: medium;"><b>monumento eretto in onore e memoria</b></span><span style="font-size: medium;"> dei valorosi soldati calabresi caduti nella I Guerra Mondiale. L’idea iniziale di recuperare un vecchio campanile diroccato, ispirandosi al sacrario militare del Monte Pasubio, fu accolta con grande entusiasmo. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Nel 1928 fu completato il progetto di una struttura a due piani sovrastati da un faro vero e proprio che divenne, in seguito, tanto indispensabile per la navigazione aeronautica che nel 1938 fu inserito come punto di riferimento. </span></div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEilDleG0Gwsxz0b7BTSJCD1ak-GXDsbqALSYKqa9RmLY8kh5GwPyxoPCCt0c_UGnxlzjHoM7Xr5sZbSCYVsRV0BAXAR5VuS53RUlJ7oBjhxp6UtnOh7QgqXIPl-1GbDS1TUfL1TE6qaQpw-ctE576v3c_fvFHMcWOVlP5GfSOFc34Dhtnl-BntsjZcT1g=s3500" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img alt="Il Faro Votivo di Mormanno" border="0" data-original-height="3500" data-original-width="2626" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEilDleG0Gwsxz0b7BTSJCD1ak-GXDsbqALSYKqa9RmLY8kh5GwPyxoPCCt0c_UGnxlzjHoM7Xr5sZbSCYVsRV0BAXAR5VuS53RUlJ7oBjhxp6UtnOh7QgqXIPl-1GbDS1TUfL1TE6qaQpw-ctE576v3c_fvFHMcWOVlP5GfSOFc34Dhtnl-BntsjZcT1g=w480-h640" title="Cosa vedere a Mormanno, il borgo accoccolato sul Pollino" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Io e Simone ai piedi del Faro Votivo </td></tr></tbody></table><div></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">All’esterno, sopra l’arco principale, ci sono due cannoni di bronzo e l’elica di un aeroplano, cimeli della Grande Guerra. Il primo piano con le quattro finestre è sormontato da una struttura aperta con dodici colonne in stile dorico. L'insieme sorregge l’orologio e poi, ancora più su, il faro. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Personalmente l'ho trovato molto interessante come monumento di richiamo alla guerra, ma anche originale dal punto di vista architettonico. </span><div><br /><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Il Parco della Rimembranza e l’Orto Botanico </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Il Faro Votivo è immerso nel verde e tutt’intorno si respira un’aria di benessere. Da un lato si trova il <b>Parco della Rimembranza</b> con un sentiero che vi consiglio di percorrere e se potete di soffermarvi per raccogliere pensieri positivi nel silenzio della natura. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ho avvertito un’atmosfera quasi sacrale all’ombra degli alberi seduta sul muretto ad osservare le piccole lapidi con incisi dei nomi, forse dei caduti o di persone che hanno avuto un importante rilievo per Mormanno. Non ho avuto modo di approfondire.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Dall’altra parte c’è l’<b>Orto Botanico </b>che è stato recuperato di recente ed è diventato il polmone verde del paese, anche se di verde a Mormanno ce n’è tanto. Questo sta a significare come i punti di vista siano diversi e dipendono dalle realtà in cui si vive . </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">In generale, non mi è sembrato un luogo molto frequentato, se non per il cimitero lì accanto. Credo dipenda dal fatto che è, relativamente, distante dal centro e forse anche per questo è abbastanza trascurato perché il monumento ha sicuramente bisogno di manutenzione. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">La sera, però, lo trovo suggestivo perché spunta tra tutto attirando l’attenzione da ogni punto con quella luce che illumina la valle.</span> </div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>La passeggiata nel centro storico di Mormanno</b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">L’intero centro storico si estende su quattro colli che distinguono i quartieri: Costa, dove si è originato il primo nucleo di abitanti, Torretta, San Michele e San Rocco, che è la zona dove si trova <a href="https://www.aroundmeblog.com/2021/11/Vacanze-da-local-Mormanno-paese-della-calabria-.html" target="_blank">la casa di Pina e Rocco </a>in cui siamo stati ospiti. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">La prima cosa che si solito faccio quando arrivo in un nuova località è addentrarmi tra le sue vie per prendere confidenza con il luogo. </span></div><div><span style="font-size: medium;">A Mormanno, mentre passeggiavo per i vicoli, mi rendevo conto che le salite, le discese e le scale sembravano fatte apposta per rallentare i passi. </span></div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjzgtV-5fdnein2ZA14u8WGG9-YElF8975yUxns5KwcLRR646TpxXkCsuMQk4TUrfSjnu81EMT_MJOnzhmaB4AWBGd0dys6f4A9VFFnl3hKs2354CIe8yI7csqnJiZRN4sO9p4cK_SZQg9gQ6O1dYiVpozxONzzkh6pTlPxepuzo2g_jkNVUJTPs_tPww=s3523" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Mormanno albero di Paulownia tormentosa" border="0" data-original-height="3523" data-original-width="2643" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjzgtV-5fdnein2ZA14u8WGG9-YElF8975yUxns5KwcLRR646TpxXkCsuMQk4TUrfSjnu81EMT_MJOnzhmaB4AWBGd0dys6f4A9VFFnl3hKs2354CIe8yI7csqnJiZRN4sO9p4cK_SZQg9gQ6O1dYiVpozxONzzkh6pTlPxepuzo2g_jkNVUJTPs_tPww=w480-h640" title="Cosa vedere a Mormanno, il borgo calabrese accoccolato sul Pollino" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'angolo della <i>Paulownia tormentosa</i> a Mormanno</td></tr></tbody></table><br /><div><span style="font-size: medium;">Ho avuto la possibilità di osservare tutto con più calma: il portone con un crocifisso appeso che nasconde una chiesetta, la finestrella con le tendine bianche ricamate e il suo davanzale di piante fiorite. L’enorme chioma dell’albero di <i>Paulownia tormentosa </i>che troneggia alla fine di una scalinata<i> </i>e la fontana che si mimetizza con il muro di cemento grigio. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">In alcuni tratti, tra le case, si aprono affacci che obbligano a fermarti per guardare il panorama che si estende sui tetti di coccio e sulle valli. Per me è stata tutta una scoperta meravigliosa. Lo dico sempre che i centri storici parlano da soli, non hanno bisogno di parole. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica;"><b><span style="font-size: x-large;">La Chiesa di Santa Maria del Colle nel centro del paese</span> </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">La <b>Chiesa di Santa Maria del Colle</b> è il fulcro religioso di Mormanno. Trovarmi lì il 15 agosto, giorno in cui si festeggia l’Assunta, patrona del paese, è stato un grande regalo. Un benvenuto di tutto rispetto perché il paese era vestito a festa con le luminarie lungo le vie e il grande portone della chiesa spalancato ai fedeli e ai visitatori. </span></div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiKZDczT00xm_-pFgX7aNuNGGSIaRodtL_BprM1ejiLcscK8mA1I47qwWRUF7Ox4Z110rwRxwSQaiNfDyT3IyipltKHUSkaQM65WnwVsbWaKUUQS6uZChfHPdarbQ-N-R8TpJLOey9XwwkuiLinal05NaE5VMNVaw4MI6K-8mhYutamnYJuNLEzKKPe7w=s3463" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Chiesa Madre di Mormanno" border="0" data-original-height="2597" data-original-width="3463" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiKZDczT00xm_-pFgX7aNuNGGSIaRodtL_BprM1ejiLcscK8mA1I47qwWRUF7Ox4Z110rwRxwSQaiNfDyT3IyipltKHUSkaQM65WnwVsbWaKUUQS6uZChfHPdarbQ-N-R8TpJLOey9XwwkuiLinal05NaE5VMNVaw4MI6K-8mhYutamnYJuNLEzKKPe7w=w640-h480" title="Cosa vedere a Mormanno, il borgo accoccolato sul Pollino" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'interno della Chiesa Santa Maria del Colle </td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;">A quell’invito non ho saputo resistere e non ho perso l’occasione di entrare per ammirare le pregevoli fatture architettoniche e artistiche interne, insieme agli addobbi dedicati alla Madonna. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">La Chiesa Madre di Mormanno è l’insieme di tre edifici sovrapposti, ricostruiti nel tempo per i danni causati dai terremoti. Della chiesa originaria si conserva solo il campanile medioevale che ha un grande arco attraverso il quale si va su nel quartiere Costa sul colle dell’Annunziata.</span></div></div></div></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">L'edificio si trova in <b>Piazza Umberto I</b>, il cuore pulsante del paese. È qui che d’estate si concentra la vita dei mormannesi. S</span><span style="font-size: large;">i incontrano,</span><span style="font-size: medium;"> </span><span style="font-size: large;">si riuniscono sul lungo sedile di pietra che costeggia la chiesa fino al campanile, </span><span style="font-size: large;">chiacchierano.</span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: large;">Passano le serate al fresco seduti al tavolino del bar, sorseggiando una bevanda fresca o gustando un gelato, un </span><b style="font-size: large;">bocconotto</b><span style="font-size: large;">, il dolce tipico del posto fatto di pasta frolla e confettura di ciliegie. </span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: large;">Lo abbiamo fatto anche noi e vi dirò che ci avevamo preso gusto.</span></div><div><span style="font-size: large;"> </span></div><div><p class="western" font-family:="" helvetica="">
<span style="color: black;"><span style="font-family: helvetica;"><span lang="it-IT" style="font-size: x-large;"><b>Detto
tra noi </b></span></span></span> </p><span style="font-size: medium;">Come ho detto più volte, <b>scelgo sempre i luoghi da visitare se mi “parlano”</b>, se mi dicono qualcosa non solo dal punto di vista delle cose da vedere o da fare. Per me il viaggio non si limita soltanto a quello. Può essere anche scoprire i volti e le abitudini di chi li vive, piccole cose che fanno grande il viaggio stesso. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">A <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Mormanno" target="_blank">Mormanno</a> cose da vedere sono di più di quelle che ho suggerito in questo post, non importa collezionarle tutte perché, in ogni caso, si ritorna già arricchiti da quelle esperienze che lasciano i ricordi che restano per sempre nel cuore.</span> </div><div><br /></div><div><span style="color: black;"><span><span lang="it-IT" style="font-size: medium;">Siete
d’accordo anche voi? Scrivetemelo nei commenti.</span></span></span></div><div><span style="color: black;"><span><span lang="it-IT" style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div><div><span style="color: black;"><span><span lang="it-IT" style="font-size: medium;">Se vuoi far conoscere Mormanno ai tuoi amici, condividi questo post. Mi fa solo piacere.</span></span></span></div><div><span style="color: black;"><span><span lang="it-IT" style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div><span style="color: black;"><span><span lang="it-IT" style="font-size: medium;"> 💚💚💚💚💚</span></span></span><div><br /></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><span style="text-align: justify;"><div><span><br /></span></div><div><span><br /></span></div><div><span>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. </span><span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div></div></span></div>Unknownnoreply@blogger.com2Calabria, Italia39.3087714 16.346379110.998537563821152 -18.8098709 67.61900523617885 51.5026291tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-59355260698610177522021-11-13T23:47:00.013+01:002022-01-11T19:47:17.859+01:00Vacanze da local a Mormanno, un paese della Calabria che ha bussato alla mia porta <p><span style="font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip5hseFoPuOocLSZrPUzwqaPU1jZVhXn3zYhrxhNkoBUtbCiiYxUi3UyZxQbhdOZSmImYw3CsTFA-pmJzqSVaHO1zJ5OsXee59g9P7RpZVxUdQRPS_z9PRDcGlY4rxjMYIm0gK5ryR-IzC/s1200/Mormanno.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Mormanno, un paese della Calabria che ha bussato alla mia porta" border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip5hseFoPuOocLSZrPUzwqaPU1jZVhXn3zYhrxhNkoBUtbCiiYxUi3UyZxQbhdOZSmImYw3CsTFA-pmJzqSVaHO1zJ5OsXee59g9P7RpZVxUdQRPS_z9PRDcGlY4rxjMYIm0gK5ryR-IzC/w640-h426/Mormanno.jpg" title="Mormanno, un paese della Calabria che ha bussato alla mia porta" width="640" /></a></span></div><span style="font-size: medium;"><br />Mi sono ritrovata a passare le vacanze estive, come una vera local, a <b>Mormanno in Calabria</b> per puro caso. O meglio, io pensavo che fosse così all’inizio, non mi ero resa conto che quel piccolo paese calabrese aveva bussato alla mia porta, era proprio venuto a cercarmi.</span> <p></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Non le chiamo coincidenze</b></span></p><p><span style="font-size: medium;">So bene che state pensando Maria sta svalvolando e vi capisco. Io credo, però, in quei giri immensi e a volte tortuosi che fanno <b>certi disegni universali per ognuno di no</b>i. Credo sempre che nulla accade per caso. Ogni nostra azione, ogni nostro pensiero è una sorta di preparazione a ciò che potrà accadere da li a breve o in un tempo più lungo. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Per alcuni versi trovarmi a Mormanno è stato come concretizzare ciò che più desideravo in quel momento.
Non avevo scelto la località precisa in cui trascorrere la mia settimana di vacanze estive. Non avevo nemmeno un elenco di posti dove andare, ma la scelta della Calabria, come regione italiana in cui <b>avrei traslocato il mio corpo</b> per detossificarlo da un periodo pesante, aveva una serie di motivazioni.
Se avete letto<a href="https://www.aroundmeblog.com/2021/08/Perche-ho-scelto-la-Calabria-per-le-vacanze.html" target="_blank"> il post raccontavo</a> come “<i>avevo bisogno di lasciarmi andare, di liberarmi dal caos interno, di volermi bene, di aprire la finestra su ciò che mi faceva stare bene</i>”. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Mormanno mi ha cercato, io ho aperto quella porta e mi sono subito innamorata di questo piccolo, semplice e accogliente paese calabrese immerso nella natura. Ho spalancato la finestra della casa di Pina e Rocco, in cui sono stata ospite, sui verdi monti del <a href="https://parcopollino.gov.it/it/" target="_blank">Parco Nazionale del Pollino</a>. E ho respirato a pieni polmoni. </span></p><p><span style="font-size: medium;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8zNJGqz5GiZy7lACFh1NP9SeqdqEePuw7wbH1cCSFYMUZBC25CN_rFZME9479-dvryke8xondroXpZWm5QSyw0ApRhywX9YAgTk_FdgGRlL35U6ZCnriDKOAjl2yMlM146SsLrM0h3YhC/s2048/Casa+Pina+e+Rocco.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Mormanno, un paese della Calabria che ha bussato alla mia porta" border="0" data-original-height="2038" data-original-width="2048" height="636" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8zNJGqz5GiZy7lACFh1NP9SeqdqEePuw7wbH1cCSFYMUZBC25CN_rFZME9479-dvryke8xondroXpZWm5QSyw0ApRhywX9YAgTk_FdgGRlL35U6ZCnriDKOAjl2yMlM146SsLrM0h3YhC/w640-h636/Casa+Pina+e+Rocco.jpg" title="Mormanno, un paese della Calabria che ha bussato alla mia porta" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sull'uscio della casa di Pina e Rocco pronta per un'escursione<br /><br /></td></tr></tbody></table><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>La casa di Pina e Rocco a Mormanno </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Per la prima volta per le vacanze ho scelto di stare in un appartamento, anzi una casa singola, una vecchia casa che era stata abitata da Pina e Rocco e chiusa, fino a quel momento, da cinque anni. Anche lei, la casa, ha risposto alla mia richiesta, mi è venuta incontro ed io ho aperto la sua porta. Tutto era rimasto intatto: i mobili e i soprammobili, le foto, i servizi di piatti, tazze e bicchieri, persino il porta aghi e fili.
Era pulita e semplice, forse come la lunga vita trascorsa dalla coppia mormannese.</span> </p><p><span style="font-size: medium;">Io non li conoscevo, Pina e Rocco, ma quando sono entrata nella loro casa <b>un soffio di vento caldo mi ha accarezzato e subito l’ho sentita mi</b>a. Mi sono sentita a mio agio mentre giravo nelle stanze arredate disposte su due piani.
Avrei passato lì sei giorni liberandomi dei miei pensieri affacciata a quel balcone di fronte ad una distesa verde e un ruscello che sentivo scorrere di sotto. Mi sarei goduta le mie ferie in assoluta tranquillità e facendo amicizia con il vicinato già pronto a scambiare due chiacchiere come se ci conoscessimo da sempre.</span> </p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Mormanno, un’aspettativa inattesa </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Quando siamo arrivati, io e Simone abbiamo capito sin da subito che l’auto non potevamo lasciarla sotto casa perché per arrivarci dovevamo scendere degli scalini e poi percorrere una stradina per circa 30 metri. Non potevamo nemmeno parcheggiarla sul corso principale con divieti di sosta permanenti. Quando siamo partiti non lo sapevamo e non ci siamo fatti problemi per questo piccolo inconveniente da vita comoda.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Era giusto quello che cercavo, volevo camminare, <b>passeggiare senza fretta, scoprire ogni angolo, osservare le persone del luogo e le loro abitudini</b>. Volevo vivere la loro vita lenta, fare parte di quella comunità. Ed è andata ben oltre le mie aspettative. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Devo ammettere che Mormanno però non mi era del tutto estranea. Lì mi aveva condotto si il caso, ma ero stata indirizzata da Maria Francesca Pugliese, una mormannese conosciuta, pensate un po’, a <b>Istanbul dieci anni prima durante una gita sul Bosforo</b>. Un unico giorno in cui ci eravamo ripromesse di incontrarci di nuovo in Italia. Come succede in questi casi, poi, non ci eravamo più viste e sentite ma i social ci avevano tenute in un contatto silenzioso, i nostri nomi erano mescolati tra le centinaia di amicizie virtuali di Facebook, che in questo caso ha fatto da gancio perfetto. </span></p><p><span style="font-size: medium;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYqHVOJfo_LRHGoZKX8e8U8j2vZ3wBN5lseI4A8U1u2kyI0fw4-tUSSQjecBFQvvWCec_Twrwj0P2LmOn5fAJuIe_O72vZ4GI67kiO3OmY_ln10NpDGkEwEM2AfwlxY7eauWi2r34Q_7jt/s1003/mormanno+amici.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Mormanno, un paese della Calabria che ha bussato alla mia porta" border="0" data-original-height="715" data-original-width="1003" height="456" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYqHVOJfo_LRHGoZKX8e8U8j2vZ3wBN5lseI4A8U1u2kyI0fw4-tUSSQjecBFQvvWCec_Twrwj0P2LmOn5fAJuIe_O72vZ4GI67kiO3OmY_ln10NpDGkEwEM2AfwlxY7eauWi2r34Q_7jt/w640-h456/mormanno+amici.jpg" title="Mormanno, un paese della Calabria che ha bussato alla mia porta" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gli amici di Mormanno: da sinistra Sergio, Angela, io, Francesca e Alfonso<br /><br /></td></tr></tbody></table><span style="font-size: medium;">Tutto questo lungo tempo – i dieci anni che nel frattempo erano trascorsi – si è annullato non appena io e la bella bruna calabrese dagli occhi magnetici, così come la ricordavo, ci siamo ritrovate ed è stato piacevolissimo rivederla e riabbracciarla, di passare del tempo con lei, con il marito Alfonso e i suoi genitori, Angela e Sergio, due anime belle. </span><p><span style="font-size: medium;">Meglio non ci poteva capitare, <b>gente ospitale e generosa </b>che ci ha permesso di essere parte integrante della vita mormannese. Con loro siamo stati catapultati nella vita quotidiana di Mormanno, soprattutto in compagnia della maestra del paese che, come ben potete immaginare, era conosciuta da grandi e bambini. Per me e Simone è stata una fortuna conoscerli ed </span><span style="font-size: medium;"><b>intrecciare con loro un piccolo percorso della nostra vita</b></span><span style="font-size: medium;">. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Vivere la vacanza da<i> local</i> a Mormanno </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Io e Simone abbiamo vissuto questi giorni come <b>due viaggiatori consapevoli e non come turisti voraci</b> di posti, seguendo i ritmi delle giornate mormannesi. Abbiamo passeggiato sul corso principale - addobbato di luci e parate - tra la gente che affollava la via per la festa dell’Assunta; abbiamo preso un caffè seduti nella piazza centrale dopo cena; abbiamo chiacchierato con l’addetta dell’ufficio turistico che ci ha omaggiato di guide interessanti; abbiamo fatto la spesa giornaliera nei negozi locali. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3wgiVMC3v7K5-bZV1aS_fh2zBVyitefa_TnTqf5c4HNlBtjlVRkBasRScRCP25N_ZDH2tM6EPGQaRqV8boxGnbCE35jTgMVbBp1ZfZlVtdCtVu7POFmbi1WbiyfZc1U2W0MtMt40f49Zi/s2048/Vita+da+local+Mormanno.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Mormanno, un paese della Calabria che ha bussato alla mia porta" border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1842" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3wgiVMC3v7K5-bZV1aS_fh2zBVyitefa_TnTqf5c4HNlBtjlVRkBasRScRCP25N_ZDH2tM6EPGQaRqV8boxGnbCE35jTgMVbBp1ZfZlVtdCtVu7POFmbi1WbiyfZc1U2W0MtMt40f49Zi/w576-h640/Vita+da+local+Mormanno.jpg" title="Mormanno, un paese della Calabria che ha bussato alla mia porta" width="576" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vita da local a Mormanno</td></tr></tbody></table><span style="font-size: large;"><br /></span><p></p><p><span style="font-size: medium;">Abbiamo acquistato scarpe, fiori, abbigliamento sportivo e persino io ho fatto una piega dal parrucchiere che mi ha sistemato i capelli ingestibili dopo aver fatto<a href="https://www.aroundmeblog.com/2021/08/Acquatrekking-cascate-in-Calabria-Rivertrekking.html" target="_blank"> acquatrekking a Papasidero</a> con Salvatore di River Trekking.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Quando parlo di turismo sostenibile, lento, dolce, antistress intendo proprio questo. Ed è quello che preferisco <span>rispetto
al mordi e fuggi o a quei posti sovraffollati che per me non generano
emozioni.</span></span></p><p class="western" style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
</p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra noi </b></span></p><p><span style="font-size: medium;"><span>Non pensate nel modo più assoluto che le mie vacanze siano state noiose perché era quello che cercavo e quindi sono stata pienamente soddisfatta. </span><span>Vale la pena andarci? Si, se volete riposare corpo e mente. </span><span>Si, se volete ritrovare </span><b>una dimensione nuova del tempo e rallentare i ritmi</b><span>. Si, se credete che una vacanza sia anche </span><b>scoperta di tradizioni e scambio di esperienze di vita vissuta</b><span>. </span></span></p><p><span style="font-size: medium;">Mormanno è stato solo il nostro punto fermo perché intorno c’è tanto da vedere e da fare. Insomma, era la casa in cui ritornare dopo le nostre escursioni. </span></p><p><span style="font-size: medium;"><span>Consigli da tenere presente. È bene sapere che le strade sono tortuose, si sale e si scende in continuazione, per cui se volete fare un’esperienza in un paese di montagna come Mormanno e </span><span><b>non siete abituati a guidare su questi percorsi o soffrite di mal d’auto</b></span><span> è meglio evitare questi posti. Inoltre, anche se le distanze tra un luogo e l’altro sembrano brevi, ci vuole molto tempo per farle perché si va piano. A noi è capitato di fare diversi chilometri in zone sperdute e non vi nascondo che qualche volta mi assaliva l’ansia da mancanza di segnale al cellulare. </span></span></p><p><span style="font-size: medium;">A voi la scelta.</span></p><p><span style="font-size: medium;"> 💚💚💚💚💚</span></p>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a><span style="text-align: justify;"><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. </span><span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div></div></span>Unknownnoreply@blogger.com0Calabria, Italia39.3087714 16.346379110.998537563821152 -18.8098709 67.61900523617885 51.5026291tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-76524074293452506102021-11-08T08:00:00.002+01:002021-11-11T22:31:49.303+01:00Scopriamo le Marche: cosa vedere nei dintorni di Macerata, tra storia, natura e spiritualità<p><span style="font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd2W3yvftqDEy0IV0IrH0jerAgpmrqksdF9hM-6XVp5yyVXNcz-Lb1okTuOKXJ7Tg8NypcDBWrVYNzZRZAf2k828Qmcowlxxb8anEet_M16v4oe337gGuso5vaJ5G7DMhf_UMqpcD9ZTzT/s1200/cosa+vedere+nei+dintorni+di+macerata.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Cosa vedere nei dintorni di Macerata" border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd2W3yvftqDEy0IV0IrH0jerAgpmrqksdF9hM-6XVp5yyVXNcz-Lb1okTuOKXJ7Tg8NypcDBWrVYNzZRZAf2k828Qmcowlxxb8anEet_M16v4oe337gGuso5vaJ5G7DMhf_UMqpcD9ZTzT/w640-h426/cosa+vedere+nei+dintorni+di+macerata.jpg" title="Scopriamo le Marche: cosa vedere nei dintorni di Macerata" width="640" /></a></span></div><span style="font-size: medium;"><br />Venite con me e scopriamo insieme piccoli angoli delle <b>Marche</b>, quella regione che nella campagna pubblicitaria è definita <b>bellezza infinita</b> e che, secondo alcuni, racchiuderebbe in piccolo tutte le peculiarità del territorio italiano: montagne, colline e mare. Per la precisione sono stata nei dintorni di <b>Macerata </b>e, come sempre, anche se è stato un viaggio di lavoro, non ho perso l’occasione di ritagliarmi il tempo per trovare posti da visitare secondo <b>il mio stile lento e antistress</b> e che vi svelerò più avanti in questo post.</span><p></p><p><span style="font-size: medium;">Confesso che ogni volta che i miei viaggi avevano come direzione il nord – quasi sempre oltre il famoso Rubicone - passare attraverso le Marche mi scocciava un po’. Era come un impedimento, tutto questo lungo tratto dell’Autostrada Adriatica mi sembrava lungo e inutile. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Chiedo scusa ai marchigiani per questo mio pensiero poco carino e ne farò ammenda! </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Castello della Rancia, storia e realtà </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Sapendo di dover soggiornare a circa quattro chilometri dal <b>Castello della Rancia</b> mi è sembrato giusto dedicare a questo luogo la mia prima visita. Il Castello della Rancia non si trova su un’altura, né a guardia di un antico centro storico, è in pianura. Percorrendo la Statale 77 che congiunge Macerata a Tolentino, si vede dalla strada e attira immediatamente l’attenzione . </span></p><p><span style="font-size: medium;">Questo fu uno dei luoghi della <b>Battaglia di Tolentino</b> che si è combattuta il 2 e 3 maggio del 1815 tra l’armata napoletana guidata dall’allora Re Gioacchino Murat e l’esercito austriaco. Una battaglia persa dai Napoletani con la ritirata dell’esercito rimasto chiuso tra due fuochi. La Battaglia della Rancia ha rappresentato il primo tentativo di una indipendenza italiana, purtroppo sfumata. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_1xAONwIqI1eIqAukTAJ4L2q86Qj7AhzTTVghI3pd5uVFbvJuCuFVVEwg2pBW5OS386Cwrcij3EioZqHC9yUTpxqx5qWjFA_tPo6DXYUNHBkC8-Wbr_CPrwfNk0OFoyL58crjc64kAz15/s2048/Castello+della+Rancia.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Castello della Rancia" border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_1xAONwIqI1eIqAukTAJ4L2q86Qj7AhzTTVghI3pd5uVFbvJuCuFVVEwg2pBW5OS386Cwrcij3EioZqHC9yUTpxqx5qWjFA_tPo6DXYUNHBkC8-Wbr_CPrwfNk0OFoyL58crjc64kAz15/w640-h480/Castello+della+Rancia.jpg" title="Cosa vedere nei dintorni di Macerata" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'entrata del Castello della Rancia</td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-size: medium;">Ricordando questo episodio e trovandomi davanti al castello, ho immaginato il campo di battaglia proprio nella piana accanto: una distesa verde circondata dai colli. Andare di prima mattina, purtroppo, mi ha impedito di visitare l’interno del castello, il cui </span><b><span style="font-size: medium;">orario di</span></b> <b style="font-size: large;">apertura è alle 10</b><span style="font-size: medium;">, ma mi ha permesso di prendermi tutto il tempo per osservare con più attenzione il maestoso edificio merlato. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Il Castello della Rancia fu costruito su una preesistente abbazia cistercense, ha una forma quadrangolare e tre torri agli angoli. Ha anche un mastio di 30 metri dalla cui sommità si poteva ammirare tutta la pianura e la valle del Chienti. Dico poteva perché dopo il terremoto del 2016 ha subito danni e non è più agibile. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Nella parte opposta all’ingresso principale si trova un anfiteatro dove ogni anno, la prima settimana di maggio, si ricostruiscono i fatti avvenuti durante la battaglia. Il silenzio e una leggera nebbiolina ha reso tutto molto suggestivo e autentico. </span></p><p><span style="font-size: medium;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz2yOApPCO9KR4L6Kb-1_9ZH7IbToCDyz8O8E_SSw3blD09efhMa3QPe8N_g0S_xOxutXMjmBHebYEOrwMj4h8gzC715dINCn2akmCBAC1p2X2p-uzj9p-m4Dmst0Dzmp7Gi6LYSbsDl-X/s2048/Castello+Rancia.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Castello e cielo blu" border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz2yOApPCO9KR4L6Kb-1_9ZH7IbToCDyz8O8E_SSw3blD09efhMa3QPe8N_g0S_xOxutXMjmBHebYEOrwMj4h8gzC715dINCn2akmCBAC1p2X2p-uzj9p-m4Dmst0Dzmp7Gi6LYSbsDl-X/w640-h480/Castello+Rancia.jpg" title="Cosa vedere nei dintorni di Macerata" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La facciata posteriore del Castello della Rancia e il piccolo anfiteatro </td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Abbadia di Fiastra, natura e spiritualità </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">L’<b>Abbadia di Fiastra</b> è un altro luogo da vedere nei dintorni di Macerata. Rispetto al Castello della Rancia non bisogna spostarsi di molto perché si trova nella stessa zona. Si ritorna sulla Statale 77 direzione Civitanova Marche e si prende l’uscita Macerata ovest. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Se mi seguite da tempo sapete già che <b>la natura è come una potente calamite per me</b>. L’avevo già individuata sulla mappa prima di arrivare a Macerata e l’avevo messa nella mia <i>wishlist</i>.
La riserva naturale Abbadia di Fiastra mi da il benvenuto in una giornata grigia e a tratti piovigginosa che attenua i colori autunnali. Questa atmosfera, e il silenzio che l’avvolge, rende l’Abbadia ancora di più un luogo meditativo e contemplativo. Ho provato un senso di grande calma e pace interiore, ciò che serve a chi desidera far riposare corpo e mente. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyZTdYme_iSzTP9-4_X_9xbSg1L3QYBWOuYDXQs79-veLRcZaxbqLmTJe0yMgXcmWuOJMyq-6FNta0Zydki1JzypfzctR7GVrADZwbZpAmA4rUifT7urFHBktNcx12s91dYBG9SwFYlT_9/s2048/Abbazia+di+Chiaravalle+di+Fiastra.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Chiesa con rosone" border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyZTdYme_iSzTP9-4_X_9xbSg1L3QYBWOuYDXQs79-veLRcZaxbqLmTJe0yMgXcmWuOJMyq-6FNta0Zydki1JzypfzctR7GVrADZwbZpAmA4rUifT7urFHBktNcx12s91dYBG9SwFYlT_9/w640-h480/Abbazia+di+Chiaravalle+di+Fiastra.jpg" title="Cosa vedere nei dintorni di Macerata" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra nel maceratese</td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: large;"><b>Cenni storici in poche righe</b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Nel 1140 Guarnerio, duca di Spoleto e marchese di Ancona, chiese a San Bernardo di fare una fondazione nelle sue terre e donò un vasto territorio ai monaci cistercensi dell’Abbazia di Chiaravalle milanese. Nel 1142 i religiosi iniziarono la costruzione dell’abbazia e bonificarono i terreni circostanti. Dopo tre secoli di floridezza, nel 1422 fu saccheggiata e in gran parte distrutta dai mercenari guidati da Braccio di Montone. Nel 1581 fu affidata ai Gesuiti e nel 1773 la proprietà fu ceduta alla nobile Famiglia Giustiniani Bandini. Attualmente, tutta la riserva è gestita dalla Fondazione Giustiniani Bandini. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: large;"><b>Oltre il complesso abbaziale, ecco cosa offre la riserva</b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Prima di tutto, non mi stancherò mai di consigliarvi di fare lunghe passeggiate lente nella natura e osservare, scrutare e ascoltare con tutti i nostri sensi. È una medicina naturale che ci viene messa a disposizione gratuitamente. </span></p><p><span style="font-size: medium;">In tutto il verde dell’intera riserva naturale che circonda l’abbazia, circa 1825 ettari, si trovano spazi dedicati all’ospitalità: una foresteria, ristoranti, bar e punti vendita di prodotti locali. Ci sono percorsi dove si può praticare il <b>nordic walking</b>, percorsi ippici e per ciclisti, aree pic-nic. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJBBjSh93wrnlhuXwRDeQ-calN6GQoXsmsiAmly_8uK6qpC5NKMfWJVJz2DfGxP0gzyS4PiHfkliATrv-hIlEzXE06w-GrFFbP7Zp3_9EkpnjKADuzOjhSp-r_DmB3vII4xKyCGC32wIMY/s2048/Abbadia+di+Fiastra+fontana.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Cosa vedere nei dintorni di Macerata" border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJBBjSh93wrnlhuXwRDeQ-calN6GQoXsmsiAmly_8uK6qpC5NKMfWJVJz2DfGxP0gzyS4PiHfkliATrv-hIlEzXE06w-GrFFbP7Zp3_9EkpnjKADuzOjhSp-r_DmB3vII4xKyCGC32wIMY/w640-h480/Abbadia+di+Fiastra+fontana.jpg" title="Cosa vedere nei dintorni di Macerata" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Uno scorcio della riserva naturale dell'Abbadia di Fiastra</td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-size: medium;">Mentre percorro lentamente i viali vedo <b>un'area per la sosta camper</b>. Tanti camper parcheggiati a godersi in piena libertà momenti corroboranti e ad estrarre dall’ambiente naturale nuova linfa energetica. Consiglio a voi tutti amanti del camper di passare una giornata in questa località perché, oltre a beneficiare del benessere della natura, avrete la possibilità di <a href="http://www.abbadiafiastra.net/it/informazioni-per-la-visita.html" rel="nofollow" target="_blank">prenotare visite guidate</a> per vedere il <b>Museo della Civiltà Contadina</b>, il <b>Museo del Vino</b>, il<b> Museo Archeologico</b> e la stessa Abbazia di Chiaravalle che merita davvero. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Insomma, non manca nulla. <span>c’è
persino <b>un condominio che ho chiamato <i>cinguettoso</i></b> con casette
colorate appese agli alberi. A-do-ra-bi-le!</span></span></p><p><span style="font-size: medium;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHBLSeW2fRxIiL7UPmw5b_xMbkjgMItZ9ctxmr4sefZdhMg-Xv3JMU0j8jTWWAiIEmGwqelV7Fmnecr0U9bP5qkv0HFDMCJNyBX_OWyHpHRcoEQXz6uh9a1p1B_cwCVNMBxGTmxsHKNUJb/s2048/Condominio+cinguettoso.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="casette colorate su un albero" border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1683" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHBLSeW2fRxIiL7UPmw5b_xMbkjgMItZ9ctxmr4sefZdhMg-Xv3JMU0j8jTWWAiIEmGwqelV7Fmnecr0U9bP5qkv0HFDMCJNyBX_OWyHpHRcoEQXz6uh9a1p1B_cwCVNMBxGTmxsHKNUJb/w526-h640/Condominio+cinguettoso.jpg" title="Cosa vedere nei dintorni di Macerata" width="526" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Casette per uccellini nell'Abbadia di Fiastra</td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Un salto a Macerata è d’obbligo </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Vedere i dintorni di Macerata e non fare un salto in questa piccola città delle Marche non mi sembrava giusto. Però, il tempo è stato così tiranno che non mi ha permesso di visitarla di giorno, sebbene le città anche di sera hanno un loro fascino. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Neanche a dirlo che, con sorpresa, mi ritrovo in un <b>centro storico medievale</b> con palazzi costruiti di mille e mille mattoncini marroni. Edifici che furono sicuramente importanti come quelli che ospitano l’Università che qui a Macerata ha una storia antica. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Da varie impalcature e contrafforti che circondano alcuni palazzi capisco che anche qui il terremoto ha lasciato il segno.
Pare che molti maceratesi, dopo il sisma, si siano trasferiti a Civitanova Marche e la città sia svuotata un po'. Questo da significato ad un cartello che ho letto in una vetrina di un negozio del centro storico: “Se non ci fosse l’Università, il centro storico sarebbe un non luogo” . </span></p><p><span style="font-size: medium;">Mi riprometto di ritornarci con calma un’altra volta.</span> </p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra noi </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Volete sapere <b>qual è la mia prima impressione delle Marche</b>? Per ora buona. I colori di questa regione sono meno intensi rispetto a quelli a cui sono abituata in Puglia, le colline danno movimento al territorio e lo rendono morbido e per niente noioso. </span></p><p><span style="font-size: medium;">E, soprattutto, sono rimasta anche soddisfatta dei piatti che ho assaggiato e di cui vi parlerò molto presto. <b>Cibo e vino mi hanno conquistato</b>. Promossa a pieni voti.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Vi è piaciuto questo articolo? Condividetelo per far conoscere questo luogo ai vostri amici e a me fa anche piacere. </span></p><p><span style="font-size: medium;"> 💚💚💚💚💚</span></p>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a><span style="text-align: justify;"><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span><br /></span></div><div><span>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. </span><span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div></div></span>Unknownnoreply@blogger.com0Marche, Italia43.5058744 12.989615-4.6954516116038718 -57.322885 90 83.302115tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-76145741821163661992021-10-21T23:54:00.003+02:002021-11-11T22:30:55.935+01:00Street art in Basilicata: i murales di Sant’Angelo Le Fratte<span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRWc9NlJcESzWEzmau43j9Ad3eIAYvYiRNKxuWh9rsGej1KsskS0lk7VyChcTvcUgA7aK1upt_1CXYix33SfEtO0uc5DcD5P2frrUquyewO5Jq-z4TN5bkyZPw-vdYoflF4YZvlu7ba4VH/s2048/Rue+dei+Fiori+murales.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Muro di casa colorato d'azzurro e donna seduta sulle scale" border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRWc9NlJcESzWEzmau43j9Ad3eIAYvYiRNKxuWh9rsGej1KsskS0lk7VyChcTvcUgA7aK1upt_1CXYix33SfEtO0uc5DcD5P2frrUquyewO5Jq-z4TN5bkyZPw-vdYoflF4YZvlu7ba4VH/w640-h480/Rue+dei+Fiori+murales.jpg" title="Street art in Basilicata: i murales di Sant'Angelo Le Fratte" width="640" /></a></div><br />Ormai si è capito, la <b>street art</b> è un modo di comunicare e di togliere dall’anonimato case, palazzi, quartieri e addirittura interi paesi come è successo a <b>Sant’Angelo Le Fratte</b> dove i murales hanno colorato questo piccolo comune della <b>Basilicata</b>. </span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span><div><span style="font-size: medium;">Li ho trovati bellissimi e in questo post vi voglio raccontare di questa località. In un minuto, scorrendo verso giù, troverete tutte le informazioni che vi servono per passare una giornata a visitare Sant’Angelo Le Fratte e dintorni. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Sant’Angelo Le Fratte: dove si trova e come arrivare </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">La verità è questa: io Sant’Angelo Le Fratte non l’avevo mai sentita nominare e, quindi, non sapevo nemmeno dove fosse. Quando ho visto una foto con un murales che mi ha incantato è stato un colpo di fulmine e dovevo a tutti i costi vederlo dal vivo. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Sant’Angelo Le Fratte si trova in provincia di Potenza nella <b>Valle del Melandro</b>, quasi al confine con la Campania. La Basilicata è dietro l’angolo, mi sono detta, quindi che ci vuole ad arrivarci? </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Da Potenza si arriva prendendo l’uscita per Tito, mentre, se si arriva dall’Autostrada A3 si prende l’uscita per Polla. Da una parte o dall’altra in massimo mezz’ora si è sul posto. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Murales che raccontano storie </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">I primi murales di Sant’Angelo L. F. risalgono al 1995, quando artisti di tutto il mondo cominciarono ad arrivare in paese e a creare le loro opere partendo dai muri vicini alla Chiesa Madre e, da lì, a lasciare "le loro tracce" addentrandosi sempre più nei vicoli, nelle stradine adiacenti e nelle piazzette. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Devo dire che la creatività degli artisti si è scatenata seguendo un percorso tematico assegnato, creando piccoli capolavori che mi hanno lasciata a sostare non poco davanti ad ognuno di essi. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6OK-2bAyFM62xMUpZH5Vkmt77UIv7QWyVXpS8fbaf8TlOujRZ56Rp_8Bjy8znFxGH4xRsph1fMlGZ3IxmLSOAemOrSyjcETAQgWEO6XAAqrVzKYVzRo3LvfIiFZ5akI-EXDuEok6sB5PM/s2048/Murales+Santangelo+le+Fratte.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Donna appoggiata al muro marrone" border="0" data-original-height="1475" data-original-width="2048" height="460" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6OK-2bAyFM62xMUpZH5Vkmt77UIv7QWyVXpS8fbaf8TlOujRZ56Rp_8Bjy8znFxGH4xRsph1fMlGZ3IxmLSOAemOrSyjcETAQgWEO6XAAqrVzKYVzRo3LvfIiFZ5akI-EXDuEok6sB5PM/w640-h460/Murales+Santangelo+le+Fratte.jpg" title="tema la cultura del vino rappresentata attraverso la mitologia greca." width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Murales a Sant'Angelo Le Fratte </td></tr></tbody></table><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Alcuni fanno da <b>vero e proprio sfondo scenografico</b> e pare di essere immersi in una scena teatrale, come quelli che rappresentano la vita quotidiana degli abitanti del paese. Altri sono dedicati ai personaggi che hanno fatto la storia del paese, come i murales dedicati a<b> Juan Caramuel</b>, altri ancora decorano muri o interi caseggiati con con motivi e colori fiabeschi.</span> </div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: helvetica;"><b>Juan Caramuel y Lobkowitz, il vescovo matematico spagnolo</b></span> </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Alla destra della chiesa, la strada porta al Municipio, <b>Palazzo Galasso</b>, che si affaccia sulla vallata. Alle sue spalle si trova il vicolo ciottoloso interamente dedicato al vescovo Juan Caramuel che, nella metà del Seicento, fissò a Sant’Angelo L.F. la diocesi di Satriano, fondando anche una delle prime stamperie.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il murales che lo raffigura mentre scende le scale prende un’intera facciata. Invece, la sua storia è scritta nei vicoli vicini, dove sono anche rappresentate alcune scene della vita trascorsa nel paese lucano. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-TXQgSSoKI8rOEaACd0qGtnU2jNKkeJ0srRlRRKnM1pXvbRq9ADQJfsYFJuLUq4NAmS9884jpDIwHXnIN5TrxU9hBoRLdMLXI1zXDOUDA48eCyv0PxdcJmN8usRrVqLp3b74OCeF3N77X/s2048/Storia+di+Caramuel.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Muro con murales" border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-TXQgSSoKI8rOEaACd0qGtnU2jNKkeJ0srRlRRKnM1pXvbRq9ADQJfsYFJuLUq4NAmS9884jpDIwHXnIN5TrxU9hBoRLdMLXI1zXDOUDA48eCyv0PxdcJmN8usRrVqLp3b74OCeF3N77X/w640-h426/Storia+di+Caramuel.JPG" title="Street art in Basilicata: i murales di Sant'Angelo Le Fratte" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Scene di storie del vescovo</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: helvetica;"><b>Rue dei Fiori, un'esplosione d’azzurro</b></span> </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Se dovessi dire qual è il murale che mi ha lasciato senza parole, senza dubbio direi <b>Rue dei fiori</b>. L’ho trovato stupendo: tanto delicato quanto romantico. L’opera artistica, che copre un’intera casa senza lasciare spazi vuoti, ha uno sfondo realizzato da varie <b>sfumature d’azzurro</b> nel quale spiccano fiori, farfalle e figure femminili fiabesche e bucoliche. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Fa davvero un grande effetto. Sedetevi di fronte e rilassatevi guardando ogni particolare. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Sarebbe davvero bello viverci in quella casa! Si trova dalle parti del Comune vicino la biblioteca. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Non solo street art a Sant’Angelo Le Fratte </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Se i murales sono un’attrattiva per gli amanti della street art, per chi invece ama gli itinerari enogastronomici sarà soddisfatto perché Sant'Angelo Le Fratte è rinomato per essere <b>il paese delle cantine scavate nella roccia</b>. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ogni anno, nel periodo di ferragosto, è possibile visitare le cento cantine poste lungo un percorso in salita a ridosso del costone roccioso del Monte Carpineto. Durante la passeggiata si possono assaggiare formaggi ed altri prodotti tipici locali accompagnati da un bicchiere di vino. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Vi consiglio di andare solo se in compagnia di buongustai!
Poi completate il percorso del vino, andando a scoprire i murales sparsi nel paese che hanno come tema la <b>cultura del vino</b> rappresentata attraverso la mitologia greca. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgflxe8jpAMLbATxNfurlRgkCFk39rdzTDgcy8ojgMfxHWXB1KKF3B1HdL6fsvNfQZkqJxDbzQzmrYSbHhX7ZnxqwyPpMyX3mKnM6XM9EStaynVHxfwaDNrGO-_Ob-jSlsWi-rIToJi8zMI/s2048/Murales+Santangelo+L.F..JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Muro dipinto" border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgflxe8jpAMLbATxNfurlRgkCFk39rdzTDgcy8ojgMfxHWXB1KKF3B1HdL6fsvNfQZkqJxDbzQzmrYSbHhX7ZnxqwyPpMyX3mKnM6XM9EStaynVHxfwaDNrGO-_Ob-jSlsWi-rIToJi8zMI/w640-h426/Murales+Santangelo+L.F..JPG" title="Street art in Basilicata: i murales di Sant'Angelo Le Fratte" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La cultura del vino rappresentata attraverso la mitologia greca.</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Le statue di marmo, presenze immobili? </b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Camminando per le vie del paese, sicuramente, sarete incuriositi dalle <b>statue bianche di marmo</b> che incontrerete e che sembrano far parte della gente del posto. Le statue interpretano personaggi locali in pose che richiamano la vita quotidiana e gli antichi mestieri. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Come se fossero attori e attrici. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Be9xcu49fhtg0lfyY1x2SwNyRNqz9WlS6qX7_Ozl4CS_qLQI5QJwnnhic8A-imh6E2M8zK2Oc09SUjD4_Hxxw3b1dcLjyBb4u-5ABQPnKal6ZuS-1MIlJ9iH-qejhNVNb7u5RtkbnlJh/s2048/statua+uomo+Santangelo+LF.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Statua di uomo seduto" border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Be9xcu49fhtg0lfyY1x2SwNyRNqz9WlS6qX7_Ozl4CS_qLQI5QJwnnhic8A-imh6E2M8zK2Oc09SUjD4_Hxxw3b1dcLjyBb4u-5ABQPnKal6ZuS-1MIlJ9iH-qejhNVNb7u5RtkbnlJh/w480-h640/statua+uomo+Santangelo+LF.jpg" title="Street art in Basilicata: i murales di Sant'Angelo Le Fratte" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La statua dell'uomo seduto sotto gli alberi </td></tr></tbody></table><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Cosi mi sono trovata di fronte la statua di un uomo anziano seduto sotto gli alberi che si gode la vista sulla valle. Una donna che porta una sporta di legno sulla testa che sbuca da un vicolo. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Un contadino con il suo asino che torna a casa dopo il lavoro. Un fabbro che forgia utensileria nella sua bottega. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">L’ho trovata una fantastica idea. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Se poi non ne avete abbastanza, visto che ci troviamo nella <b>valle più dipinta d’Italia</b>, fate una capatina a <a href="http://www.comune.satriano.pz.it/satriano/home.jsp" target="_blank">Satriano di Lucania</a> e a Savoia di Lucania, due paesi vicini che vi meraviglieranno di sicuro per la loro originalità.</span> </div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra noi </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Non vi nascondo che durante il mio girovagare tra i vicoli del paese ho pensato: ecco come rendere interessante ed attrattivo un paese sconosciuto e anonimo perso tra le campagne della Basilicata.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Immagino che sia stato un progetto ragionato dell’Amministrazione Comunale. O forse no. Magari sarà stato ispirato da un innato istinto creativo che hanno i circa 1400 abitanti di Sant’Angelo Le Fratte, di cui ho potuto constatare la gentilezza e l’ospitalità. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Mi rendo sempre più conto che i <a href="https://www.aroundmeblog.com/2020/06/viaggio-10-comuni-piu-piccoli-Italia.html" target="_blank">piccoli comuni italiani</a> emanano una speciale bellezza che sono la ricchezza del nostro Bel Paese. Sono scrigni di tesori che vanno preservati e custoditi gelosamente e con tanto amore. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Io di questi posti in <a href="https://www.aroundmeblog.com/search?q=basilicata" target="_blank">Basilicata</a> e in <a href="https://www.aroundmeblog.com/search?q=calabria" target="_blank">Calabria</a> ne sto riscoprendo tanti.</span></div></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Vi è piaciuto questo articolo? Condividetelo per far conoscere questo luogo ai vostri amici e a me fa anche piacere.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div> </div><div> 💚💚💚💚💚</div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a><span style="text-align: justify;"><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. </span><span>Se siete curiosi cliccate qui </span></div></span>Unknownnoreply@blogger.com0Basilicata, Italia40.6430766 15.969987812.332842763821155 -19.1862622 68.953310436178839 51.1262378tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-16230590386544389212021-09-19T15:58:00.004+02:002022-07-23T18:10:35.473+02:00Luoghi abbandonati in Basilicata: la Chiesa di Sanzanello<p><span style="font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggOewGjmIBSuvyKigH2d0NOdSHD9AfqqRE_GcLxC5q9vduTFT6irO7sXARGf4Eic3Gr82u5sl7Xtei2hzYXpcIrQkOcfJNfsxADzuVzKwlmEfrDby4JDvcQJaOvO4yELhHklKIpSDvtQLB/s1200/sanzanello.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Donna con maglia gialla e chiesa abbandonata alle spalle" border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggOewGjmIBSuvyKigH2d0NOdSHD9AfqqRE_GcLxC5q9vduTFT6irO7sXARGf4Eic3Gr82u5sl7Xtei2hzYXpcIrQkOcfJNfsxADzuVzKwlmEfrDby4JDvcQJaOvO4yELhHklKIpSDvtQLB/w640-h480/sanzanello.jpg" title="Scoprire luoghi abbandonati in Basilicata: la Chiesa di Sanzanello" width="640" /></a></span></div><span style="font-size: medium;"><br />I luoghi abbandonati hanno sempre un fascino particolare, vuoi per la storia che hanno da raccontare vuoi per l'alone di mistero che li circonda e da cui sono attratta. Per questo, quando ho saputo della <b>Chiesa di Sanzanello in Basilicata</b> non ho perso tempo e sono andata a visitarla. </span><p></p><p><span style="font-size: medium;">In questo breve post vi racconto tutto, come arrivare e cosa troverete.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Andiamo alla scoperta di antico luogo sconosciuto</b></span></p><div><span style="font-size: medium;">Sono venuta a conoscenza della Chiesa di Sanzanello da una foto pubblicata sulla pagina Facebook di <a href="https://www.basilicataturistica.it/" target="_blank">Basilicata Turistica</a> che aveva catturato immediatamente la mia attenzione. Una chiesa con tanto di campanile abbandonata e isolata da tutto e tutti, o almeno così mi era sembrato dall'inquadratura della foto.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Mi ero subito ripromessa di andarci non appena me ne fosse capitata l'occasione, per cui sono andata sul web alla ricerca di informazioni. Con sorpresa mi sono ritrovata a leggere di <b>resti archeologici, di ipogei</b>, un sito lasciato a se stesso lungo l'antica Via Appia. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ancora più sorprendente per me sono state le notizie di ritrovamento di antiche armi risalenti, pensate un po', al periodo Plio-Pleistocene, cioè milioni di anni fa, contenuti nella cosiddetta Fossa Bradanica. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Proprio in quell'insediamento, nel tempo, si è sviluppata la zona di Sanzanello, una frazione di Venosa in provincia di Potenza, dove si trova anche la chiesetta abbandonata. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Come arrivare alla Chiesa di Sanzanello</b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Non ci sono vere e proprie indicazioni che portano sul posto. Per arrivare bisogna prendere la<b> ex Strada Statale 168 di Venosa</b> e addentrarsi nelle campagne venosine. Vi sembrerà di essere in luoghi isolati e di esservi persi e, poi, - vi avviso - se mettete sul navigatore il posto da raggiungere vi troverete dritti dritti nell'azienda vinicola Sanzanello, come è successo a noi. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Che non è una idea malvagia, siamo nella <b>zona del Vulture</b> e magari è l'occasione per acquistare del buon <b>vino Aglianico</b> che io apprezzo molto. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Da lì alla Chiesa sono un paio di chilometri e, come indicato anche dal vignaiolo, dalla strada si vede spuntare il campanile sulla destra. C'è una strada che conduce al punto dove potete lasciare l'auto. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPThlJvAKv5RDMpNL_ts3DkpqwY1uFExyepm1UpQrzZFYpTs9dWskqoliI_QhP4dHVoYDm72KwuBT96RuxPROz9amXd4UgMhgfwUjMaMqkHreV_FgymV92h-nae35l0673T-XJtLtekNrJ/s2048/Sanzanello.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Vecchie case" border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPThlJvAKv5RDMpNL_ts3DkpqwY1uFExyepm1UpQrzZFYpTs9dWskqoliI_QhP4dHVoYDm72KwuBT96RuxPROz9amXd4UgMhgfwUjMaMqkHreV_FgymV92h-nae35l0673T-XJtLtekNrJ/w640-h480/Sanzanello.jpg" title="Scoprirei luoghi abbandonati in Basilicata: la Chiesa di Sanzanello" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Chiesa di Sanzanello sullo sfondo </td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Un luogo abbandonato avvolto nel silenzio</b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Una tarda e calda mattinata di agosto, una campagna sperduta e nessuna anima viva nei dintorni sono un preludio a ciò che mi aspettavo: io e Simone siamo stati <b>avvolti nel silenzio</b> che abbiamo voluto rispettare. </span></div><div><span style="font-size: medium;">C'è una specie di cancello basso ma si può aggirare ed entrare. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ma dove si entra? Credo che si entri in una proprietà privata con una vecchia casa - masseria diroccata, a seguire la chiesetta e in fondo, un altro fabbricato che forse era un fienile o un ricovero di animali. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ci avviciniamo con cautela, camminando tra le sterpaglie arse, all'edificio principale che dall'aspetto, con le sue finestre e l'ingresso ampio, immaginiamo che un tempo dovesse essere stata una casa molto attiva e piena di gente. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifK_tp2DwV3LpPp7Vkse9bL_VOcaUqQ3N2AzBxu7_BWWBMih0vr5UpJavRoLJ7SY8XvjHCMjjinQXbQSQFzZjmoegDaD9AhWYsI3AQ9aDhoaXPjXwuPbenb3efENtxRACd6NZHq1U4Hfhc/s2048/Ingresso+Chiesa+Sanzanello.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Ingresso chiesa" border="0" data-original-height="2028" data-original-width="2048" height="634" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifK_tp2DwV3LpPp7Vkse9bL_VOcaUqQ3N2AzBxu7_BWWBMih0vr5UpJavRoLJ7SY8XvjHCMjjinQXbQSQFzZjmoegDaD9AhWYsI3AQ9aDhoaXPjXwuPbenb3efENtxRACd6NZHq1U4Hfhc/w640-h634/Ingresso+Chiesa+Sanzanello.jpg" title="Scoprire luoghi abbandonati in Basilicata: la Chiesa di Sanzanello" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La facciata anteriore della Chiesa di Sanzanello</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>La Chiesa di Sanzanello, un piccolo scrigno di storia</b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">La Chiesa di Sanzanello si presenta integra esternamente ma mancante di vetrate e portone. È tutta aperta quindi è ben visibile l'interno. Non credo fosse una chiesa ad uso esclusivo dei proprietari per la presenza del campanile che mi fa pensare che il tocco della campana probabilmente richiamava gli abitanti della zona circostante. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">La sua <b>architettura mi è apparsa accurata</b> con le finestre ad ogiva ed un ingresso arretrato rispetto alla facciata, insolita per una chiesa di campagna. Non sono un'esperta e non saprei riconoscerne lo stile. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">L'abside in fondo alla Chiesa contiene ancora un altare e alle spalle di esso, dalla forma quadrata che ancora si vede, si deduce che forse c'era un quadro raffigurante un'effige sacra.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlJTk123xCqK0JvAaUmwfIBvHs1iq6sO9VShCsK1rBXCvTMHuUzJnPKjymGOolpr9vO9829ouTYVl0vaYON1K1xhkjLAcXh4xSxoVVHOL8KDjOodq73aH9WWBwpLdR9jGqecTu2apUAksQ/s2048/Interno+Chiesa+di+Sanzanello.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Interno Chiesa Sanzanello" border="0" data-original-height="1295" data-original-width="2048" height="404" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlJTk123xCqK0JvAaUmwfIBvHs1iq6sO9VShCsK1rBXCvTMHuUzJnPKjymGOolpr9vO9829ouTYVl0vaYON1K1xhkjLAcXh4xSxoVVHOL8KDjOodq73aH9WWBwpLdR9jGqecTu2apUAksQ/w640-h404/Interno+Chiesa+di+Sanzanello.JPG" title="Scoprire luoghi abbandonati della Basilicata: la Chiesa di Sanzanello" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'interno della Chiesa di Sanzanello </td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Le prime impressioni su questo luogo abbandonato</b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Pur essendo spoglia non è difficile immaginare quale importanza abbia avuto nei tempi passati e come potesse essere punto di riferimento della vita religiosa e sociale. Lo so che <b>racchiude mille storie </b>da raccontare tra amori, intrighi e tradimenti che poi saranno diventate leggende, chissà! </span></div><div><span style="font-size: medium;">Una parte che mi manca e che sarei interessata a conoscere. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Io e Simone cerchiamo una spiegazione dell'abbandono di questa zona rurale e archeologica guardandoci intorno e sperando di trovare qualche indizio ma senza soluzione. Vediamo solo morbide colline di un paesaggio segnato da un'estate troppo calda. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">E così concludiamo la nostra visita e andiamo via.</span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra noi </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Parliamoci chiaro, la Chiesa di Sanzanello <b>non è un luogo turistico</b> (per fortuna), non pensate di trovare accoglienza e non abbiate grandi aspettative, però<b> emana un fascino che ammalia</b>. Uso il verbo ammaliare perché chi ama questo tipo di posti sa a cosa mi riferisco e mi potrà capire. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Vale la pena andarci? Si, se siete alla ricerca di luoghi che ancora non sono presi d'assalto dal turismo di massa, se vi piace la storia, se vi sentite piccoli esploratori o solamente se siete dei curiosoni. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Comunque, la<a href="https://www.aroundmeblog.com/search?q=basilicata" target="_blank"> Basilicata mi sorprende</a> ogni volta con i suoi piccoli e preziosi angoli da scoprire. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">A proposito di luoghi abbandonati in Basilicata leggi anche <a href="https://www.aroundmeblog.com/2019/07/Craco-disabitato-calanchi-Lucania.html" target="_blank">Craco, il paese abbandonato della Lucania</a></span></div><div><br /></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Vi è piaciuto questo articolo? </span><span style="font-size: medium;">Condividetelo</span><span style="font-size: medium;"> per far conoscere questo luogo ai vostri amici e a me fa anche piacere</span>.</div><div><br /></div><div> 💚💚💚💚💚<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a><span style="text-align: justify;"><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. </span><span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div></div></span></div>Unknownnoreply@blogger.com2Basilicata, Italia40.6430766 15.969987812.332842763821155 -19.1862622 68.953310436178839 51.1262378tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-83908492412459251002021-08-31T20:03:00.002+02:002021-11-11T22:33:44.713+01:00Il Parco della Lavanda in Calabria: il giardino botanico più famoso del sud Italia <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWF3OggvqdiQWVgVwfSeVvfeE_ujaoZirB_D7FOj02ekISmZtNfM9zouViQRNRzHPePUJabnJBAs5EWmOUtoylnnA4RFuL33lWgI9jtyWk1upiu8CnwPoHQyiWeY70nVVK3RpjomQZVeaN/s1200/lavanda.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Donna vestita di rosso tra siepi lavanda" border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWF3OggvqdiQWVgVwfSeVvfeE_ujaoZirB_D7FOj02ekISmZtNfM9zouViQRNRzHPePUJabnJBAs5EWmOUtoylnnA4RFuL33lWgI9jtyWk1upiu8CnwPoHQyiWeY70nVVK3RpjomQZVeaN/w640-h480/lavanda.jpg" title="Il Parco della lavanda: visita al giardino botanico nel cuore del Pollino in Calabria" width="640"></a></div><br><span style="font-size: medium;">Se pensate che la lavanda sia una caratteristica solo della Provenza vi sbagliate di grosso. Nel mio ultimo viaggio in <b>Calabria</b> sono stata piacevolmente sorpresa di trovare un <b>giardino botanico</b> da visitare con ben 60 specie di lavanda ed altre essenze. Si tratta del <b>Parco della Lavanda di Campotenese</b>, il più famoso del sud Italia di questo genere, di cui ora vi parlerò in questo post dandovi alcuni consigli.<span></span></span><a href="https://www.aroundmeblog.com/2021/08/parco-della-lavanda-calabria-pollino.html#more"></a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-63489302844893310482021-08-23T19:14:00.006+02:002021-08-26T14:49:57.430+02:00Acqua trekking in Calabria: l’escursione nella natura con River Trekking<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfRTO3GxmgPgIgY3lHIw4FHyUx4__vsloc1HBZ9ps5q7GjJwvqv0d7OcBROrUS8lYElSiCXVXNk7a4r7IChMIq8c8xOzSc7QhsRHP3FsyY5pxZ-W9aomBqYZanDznwfgA51ojsKfBWlUtp/s1200/acquatrekking+%25282%2529.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Donna con braccia alzate vicino alla cascata" border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfRTO3GxmgPgIgY3lHIw4FHyUx4__vsloc1HBZ9ps5q7GjJwvqv0d7OcBROrUS8lYElSiCXVXNk7a4r7IChMIq8c8xOzSc7QhsRHP3FsyY5pxZ-W9aomBqYZanDznwfgA51ojsKfBWlUtp/w640-h480/acquatrekking+%25282%2529.jpg" title="Acquatrekking in Calabria: l’escursione nella natura con River Trekking" width="640" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;">Quello che offre la<b> Calabria</b> ai turisti, ai vacanzieri, agli ospiti, insomma a tutti quelli che decidono di visitarla è qualcosa di inimmaginabile. Sapevo già che <a href="https://www.aroundmeblog.com/2021/08/Perche-ho-scelto-la-Calabria-per-le-vacanze.html" target="_blank">la mia scelta di fare le vacanze in Calabria</a> sarebbe stata un’ottima idea, una vacanza che doveva essere <b>lenta ma dinamica</b>. E, allora, eccomi qui a fare <b>acqua </b></span><b style="font-size: large;">trekking con River Trekking</b><span style="font-size: large;">. </span><div><p></p><p><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: helvetica;"><b>Cos’è l’acqua </b></span><b style="font-family: helvetica;">trekking </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Mi piace il trekking, camminare nella natura mi rilassa e mi tiene in forma. L’acqua trekking è un’attività che <b>unisce percorsi a terra e in acqua risalendo fiumi e torrenti</b>, sempre accompagnati da una guida esperta e certificata. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Sono escursioni adatti a tutti, bisogna solo essere dotati di un po' di spirito di adattamento e un pizzico di avventura. Il percorso che ho fatto io con Salvatore di River Trekking non è per niente difficile, basta solo equipaggiarsi bene e affidarsi alla guida. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSv59hs2GrmrPFbPydYCRplG8oqSrBpuznYuHVHKArZ9VT6HxbsdrnqZ4dN5GGjYlZRlzuVmoALxk74TJnwrl9qrGd5GcUhK0U2Iz6_xIde64wUlb04BTHixE-CS2YeVHX_YsDmbeA22Hl/s1200/acquatrekking.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Alberi e torrente" border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSv59hs2GrmrPFbPydYCRplG8oqSrBpuznYuHVHKArZ9VT6HxbsdrnqZ4dN5GGjYlZRlzuVmoALxk74TJnwrl9qrGd5GcUhK0U2Iz6_xIde64wUlb04BTHixE-CS2YeVHX_YsDmbeA22Hl/w640-h480/acquatrekking.jpg" title="Acquatrekking in Calabria: l'escursione nella natura con River Trekking" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'ambiente in cui mi sono immersa con l'acqua trekking</td></tr></tbody></table><span style="font-size: medium;"><br /></span><p></p><p><b><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: helvetica;">L’escursione nella natura con River Trekking</span> </span></b></p><p><span style="font-size: medium;">Prima di partire per <b>Mormanno</b>, un borgo della </span><span style="font-size: medium;"><a href="https://www.aroundmeblog.com/search?q=calabria" target="_blank">Calabria</a></span><span style="font-size: medium;">, ho deciso di prenotare subito la mia escursione, sapevo già che doveva essere il clou della mia vacanza e non volevo che altre distrazioni potessero farmi perdere questa occasione. </span></p><p><span style="font-size: medium;">La facilità di contatto con l’Associazione River Trekking di Papasidero mi ha sollevato da ogni preoccupazione: avrei fatto acqua trekking e non stavo nella pelle. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Mi immaginavo immersa nella natura, a contatto con un mondo incontaminato che avevo sempre sognato; il pensiero mi emozionava così tanto da avere tuffi al cuore di gioia. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Come equipaggiarsi per l’acqua trekking </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Le raccomandazioni ricevute da Salvatore, la guida di River Trekking, su <b>come attrezzarsi</b> sono state precise ed essenziali. </span></p><p style="text-align: left;"></p><ol style="text-align: left;"><li><span style="font-size: medium;">Il</span><span style="font-size: medium;"><b> costume</b></span><span style="font-size: medium;"> è d’obbligo o, comunque, un indumento che si asciughi presto e che non sia d’intralcio nell’escursione. Si cammina, si sale e si scende e volendo in alcuni punti dove l’acqua lo permette ci si può anche immergere. </span></li><li><span style="font-size: medium;"><span>Le </span><b><span>scarpe</span></b><span> devono essere necessariamente chiuse per evitare che entrino sassi e pietrame che possono dare fastidio ai piedi camminando. Per lo stesso motivo bisogna mettere i calzini. </span></span></li><li><span style="font-size: medium;">Una </span><span style="font-size: medium;"><b>maglietta</b></span><span style="font-size: medium;"> qualunque di cotone o in microfbra. </span></li><li><span style="font-size: medium;">Il <b>caschetto di protezione e muta</b></span><span style="font-size: medium;">, se necessari, vengono forniti dall’associazione. </span></li><li><span style="font-size: medium;">Non si può portare nulla, niente zaini e nemmeno il cellulare. </span></li></ol><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwzON2W6ej6T2vUvZnwoshd6Ec5ekYGwcUGlvdxBhHaz5DBS2Gij1fL_MR2zPgTd6zTZwQTn72fLCJdBoRZ7q4xktth2DLZaDdeoB1c5MnM2rdLWAwigc-H8hBCK14kAjuFTR5DbEaaHNh/s1200/acquatrekking+%25281%2529.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Donna nella natura vicino ad un torrente con alberi" border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwzON2W6ej6T2vUvZnwoshd6Ec5ekYGwcUGlvdxBhHaz5DBS2Gij1fL_MR2zPgTd6zTZwQTn72fLCJdBoRZ7q4xktth2DLZaDdeoB1c5MnM2rdLWAwigc-H8hBCK14kAjuFTR5DbEaaHNh/w640-h480/acquatrekking+%25281%2529.jpg" title="Acquatrekking in Calabria: l'escursione nella natura con River Trekking" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il mio equipaggiamento che ho descritto in questo post</td></tr></tbody></table><p><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: helvetica;"><b>Come mi sono attrezzata io: quello che non dovete fare e quello da fare</b></span> </span></p><p><span style="font-size: medium;">Dopo l’elenco dettato dall’esperto su come equipaggiarsi per l’acqua trekking, ora vi dico <b>come mi sono attrezzata io da eccellente profana</b>. Vi dico anche quello che non dovete fare e quello che assolutamente dovete fare. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Ho messo il costume intero nero da piscina, ce l’avevo e l’ho usato e mi sono trovata benissimo. Però, nulla vieta di mettersi un costume qualsiasi. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Ho comprato un pantaloncino a mezza gamba in microfibra, tipo quelli sportivi, così ho protetto sedere e gambe nella discesa, visto che si strusciano grossi massi. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Per le scarpe ho pensato (attenzione male!) di mettermi quelle da ginnastica bianche con i calzini bianchi. Niente di più sbagliato. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Le scarpe, come i calzini, sono diventate sporche sul rossastro e anche se le ho sciacquate bene sono rimaste cosi. I calzini non sono tornati bianchi, nemmeno con il lavaggio a 60 gradi in lavatrice. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Quindi, <b>vi consiglio scarpe e calze scure</b> oppure scarpette da scoglio, alcuni partecipanti all’escursione le portavano e non si sono lamentati. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Ho indossato una semplice maglietta bianca che ho annodato per non bagnarla. La maglietta protegge da eventuali abrasioni a contatto con tronchi e massi. <b>Portatevi un ricambio asciutto</b> completo per la fine dell’escursione, non potete immaginare quanto sia stato di sollievo. </span></p><p><span style="font-size: medium;"><b>Non esitate un secondo a infilarvi sotto la cascata</b>, io mi sono pentita di non averlo fatto – non volevo bagnarmi i capelli! - e di non essermi immersa completamente. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Quando mi è stato detto che non potevo portare il cellulare, sono entrata nel panico: “E le foto?” </span></p><p><span style="font-size: medium;">Niente paura Salvatore fa tutte le foto e video che richiedete senza mostrarsi seccato.
Il motivo è che <b>bisogna avere le mani libere e non distrarsi</b> per nessuna ragione se non quella di godere di quei momenti irripetibili e fissarli nella mente. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitpzyIkOuwj54GdF8n8Use3xE2ketKIh6Y-U1rYMAM8SC8EVxXZxrlxDbDdg4S2wS6svf0CtcGxy1nN5DEtBnnQuWuOor30YbDMaZ6rLBYoedmDdAJRBiyGo-DooeL2Bd2sMG0nNvsN5On/s1200/acquatrekking+%25284%2529.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Gruppo di persone su massi e acqua" border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitpzyIkOuwj54GdF8n8Use3xE2ketKIh6Y-U1rYMAM8SC8EVxXZxrlxDbDdg4S2wS6svf0CtcGxy1nN5DEtBnnQuWuOor30YbDMaZ6rLBYoedmDdAJRBiyGo-DooeL2Bd2sMG0nNvsN5On/w640-h480/acquatrekking+%25284%2529.jpg" title="Acquatrekking in Calabria: l'escursione nella natura con River Trekking" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Salvatore è il primo a sinistra, io lo seguo (notare la mia atleticità!!)</td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Dove e quando fare acquatrekking </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Dal luogo dove ho soggiornato, nel cuore del </span><a href="https://parcopollino.gov.it/it/" target="_blank"><span style="font-size: medium;">Parco Nazionale del Pollino</span></a><span style="font-size: medium;"> calabrese, ho preferito fare l’escursione a Papasidero che è un paese vicino a Mormanno. Il fiume di riferimento è il<b> Lao</b> che nasce in Basilicata, si incunea nelle gole dei monti della Calabria e sfocia nel Tirreno. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Il Lao permette di fare tante attività sportive, come il rafting e il canyoning, grazie all’acqua che scorre copiosa e ai torrenti che lo alimentano. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Proprio in uno di questi piccoli torrenti si svolge, nella massima sicurezza, l’attività di acqua trekking organizzata da River Trekking. Secondo me è il primo step, cioè la prima attività outdoor del genere da fare se poi si vogliono provare le altre più impegnative. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Ma magari voi siete così pieni di energia e avventurosi da iniziare da quello che a me, forse un po' fifona, sembra più difficile. </span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span><span><span style="text-align: left;">Prima di partire, la guida </span></span><span>informa </span></span><span>gli escursionisti </span><span>su ogni dettaglio importante da conoscere e </span><span>riassume</span><b> le tecniche da utilizzare durante il percorso</b><span>, le rocce su cui mettere i piedi per non scivolare e come posizionarsi in caso di discesa. Niente di difficile, ci vuole solo attenzione. </span></span></div><p></p><p><span style="font-size: medium;">L’escursione dura circa 2 ore e si percorrono 2 chilometri tra andata e ritorno.
Il </span><span style="font-size: medium;"><b>periodo migliore è tra maggio e ottobre</b></span><span style="font-size: medium;">, anche se non è escluso che sia possibile farla negli altri mesi, anche d’inverno, perché raramente nevica. </span></p><p><span style="font-size: medium;">A questo punto vi lascio le mie riflessioni e i contatti.</span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_Wcr0618jnF7WNacVEcJ96NIe3uGOqktbyoLB6g7i2kkLQDiSp2pNgXt0_PQh-Sq7EKCsLMR9J5otqCigbEy0IopRnTElwwIFhNc7M8abvOz0xt-0gl4rLTbh7DPZbY1nYa985z7rHb5j/s1200/acquatrekking+%25283%2529.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Torrente tra massi" border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_Wcr0618jnF7WNacVEcJ96NIe3uGOqktbyoLB6g7i2kkLQDiSp2pNgXt0_PQh-Sq7EKCsLMR9J5otqCigbEy0IopRnTElwwIFhNc7M8abvOz0xt-0gl4rLTbh7DPZbY1nYa985z7rHb5j/w640-h480/acquatrekking+%25283%2529.jpg" title="Acquatrekking in Calabria: l'escursione nella natura con River Trekking" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La forza dell'acqua tra le rocce</td></tr></tbody></table><span style="font-size: medium;"><br /></span><p></p><p><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: helvetica;"><b>Detto tra me e voi</b></span> </span></p><p><span style="font-size: medium;">Rifarei decine di volte questa esperienza, mi prenderei il tempo per soffermarmi ad osservare ogni centimetro quadrato di quell’ambiente ricco di flora e fauna. A <b>guardare l’acqua che scorre tumultuosa</b> tra le rocce, che cade goccia a goccia lambendo foglie e rami, che si tuffa spavalda da venti metri. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Penso che è <b>in questi luoghi così puri che si ritrova l’anima</b>, come una potenza rigeneratrice. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Di fronte a tanta bellezza mi sono sentita sopraffatta dalla felicità e una lacrima si è confusa con le minuscole goccioline del vapore acqueo sparse sul mio viso. </span></p><p><span style="font-size: medium;">La bellezza di Madre Natura è disarmante. Abbiate rispetto di tutto quello che ci offre gratuitamente, lo fa senza chiederci nulla in cambio. Non è meraviglioso?</span></p><p><span style="font-size: medium;">Vi consiglio di fare questa attività e per tutte le altre info – orari e costi - contattare Salvatore di River Trekking al numero 3451117309</span></p><p><span style="font-size: medium;">Tutte le foto sono di Salvatore Russo.</span></p><p><span style="font-size: medium;"> 💚💚💚💚💚</span></p>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><span style="text-align: justify;"><div><span><br /></span></div><div><span>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. </span><span>Se siete più curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div></div></span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-37529948773073601662021-08-11T17:48:00.005+02:002021-09-21T17:00:16.504+02:00Perché ho scelto di fare le vacanze in Calabria<p> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbP4lwtxDxqji7Nzs28KGbncktCufF1gHxtyKr2UX9N2toaH1FYagEPBrgONwFItwlq_3S7zrlwiekz326jlKP5vLf7W6fQ4IxvejrqO1Opey29AaDnj83WjBle_EY8bPDStgRIiUjojHB/s1200/calabria+.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="Montagne con alberi" border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbP4lwtxDxqji7Nzs28KGbncktCufF1gHxtyKr2UX9N2toaH1FYagEPBrgONwFItwlq_3S7zrlwiekz326jlKP5vLf7W6fQ4IxvejrqO1Opey29AaDnj83WjBle_EY8bPDStgRIiUjojHB/w640-h480/calabria+.jpg" title="Perché ho scelto di fare le vacanze in Calabria" width="640" /></a></p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; text-align: left;">Sono davvero contenta di aver preso la decisione di </span><span style="font-family: inherit; text-align: left;"><b><span style="font-size: medium;">fare le vacanze in Calabria</span></b></span><span style="font-family: inherit; text-align: left;"><b><span style="font-size: medium;">.</span></b><span style="font-size: medium;"> Probabilmente, in un altro periodo non ci avrei mai pensato perché, non so se succede anche a voi, la mente vola a mete più lontane, a quelle che abbiamo nella nostra </span><span><b><span style="font-size: medium;">lista dei desideri</span></b></span><span><b><span style="font-size: medium;">,</span></b><span style="font-size: medium;"> che per me, come ho già detto centinaia di volte, vede al primo posto la Norvegia. Per ora resta solo un sogno. </span></span></span></div><p></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Ispirazioni calabresi: cibo e simpatia</b></span></p><p><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">L’idea di fare le vacanze in Calabria ha cominciato a prendere forma guardando le storie Instagram di Laura Cipolla, autrice di <a href="https://www.ioelacalabria.it/" target="_blank">Io e la Calabria</a>. <b>L’amore per la sua terra</b> lo esprime in modo fresco e giovane, come è lei, con la nostalgia di una ragazza che ha dovuto lasciare a casa il cuore per andare a lavorare a Milano, ma sempre con un sorriso che le illumina il viso. </span></p><p><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">E io adoro<b> la semplicità con cui racconta il legame</b> <b>con la sua famiglia e le sue tradizioni</b>, l’autenticità della gente calabrese di cui orgogliosamente porta la bandiera.</span></p><p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: medium;">La sua storia un po’ mi appartiene, perché ho anche io una figlia su al nord. Però adesso ho la fissa di assaggiare i famosi <i><a href="https://www.ioelacalabria.it/pitticelli-milangiani-polpette-fritte-melanzane-calabrese/" target="_blank">pitticelli i milangiani</a>, </i>di cui parla sempre Laura, e di conoscere suo padre che <b>custodisce i segreti della terra</b> e fa le magie per trasformare i germogli in ottimi prodotti per gli amanti della cucina, insomma sa prendere per la gola. </span></span></p><p><span style="font-family: inherit;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMUPPPhOwMv2T84PT-aM0eC6A4DM5dxBBud1zsUSvhST_eDy5NB0dLQxIScAPqJTOYDMCtcu3XTJrG26ei-eFk46yYC3HwsECT__bslHecA52ILnQEAnasVSMPGB4eDLSK833bZS1JqIZC/s1200/Pitticelli+calabresi.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Cibo fritto" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1200" height="534" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMUPPPhOwMv2T84PT-aM0eC6A4DM5dxBBud1zsUSvhST_eDy5NB0dLQxIScAPqJTOYDMCtcu3XTJrG26ei-eFk46yYC3HwsECT__bslHecA52ILnQEAnasVSMPGB4eDLSK833bZS1JqIZC/w640-h534/Pitticelli+calabresi.jpg" title="Perché ho scelto di fare le vacanze in Calabria" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pitticelli i milangiani. Foto di Laura Cipolla</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"></span></div><p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: medium;">L’ispirazione si è convertita in scelta definitiva in modo naturale, senza che me ne accorgessi, dopo aver ascoltato mille e più mille volte una vocina che mi diceva “Maria hai bisogno di lasciarti andare, di liberarti dal caos</span> <span style="font-size: medium;">interno, di volerti bene, di aprire la finestra su ciò che ti fa stare bene”. Una cosa più facile, no eh? </span></span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Le mie ispirazioni: una finestra sulla Calabria</b></span></p><p><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Ho capito che dovevo staccare la spina. Non mi interessa fare le vacanze tra cemento e asfalto, nei luoghi super gettonati e per questo super affollati, di quelli alla moda. Non voglio sentire trilli, squilli, sirene, schiamazzi. </span></p><p><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: inherit;">Non voglio percorrere strade e macinare chilometri, non voglio correre da un luogo all’altro per vedere quante più cose possibili. </span><span style="font-family: inherit;">No, non voglio vedere soltanto, <b>voglio fare con calma</b>, camminare lentamente, assaporare il tempo, abbracciare alberi e accarezzare fiori. </span></span></p><p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: medium;">Farmi cullare dal dolce far niente, fare la colazione davanti ad un paesaggio incantato, sorseggiare un caffè seduta al tavolino di un bar mentre cerco di capire un<b> dialetto italiano a me incomprensibile</b>. </span></span></p><p><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Proprio ripensando ai consigli di viaggi antistress e sostenibili che vi mollo<a href="https://www.aroundmeblog.com/" target="_blank"> su questo blog Around me</a> ho deciso di spalancare quella<b> finestra sulla Calabria</b>. Si, il mio prossimo viaggio sarà in terra calabrese, non ci crederete ma, quando ho realizzato che era quella la destinazione, io mi sono sentita sollevata, come se una ventata fresca mi avesse invaso, ed anche già accolta. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Calabria, la scelta tra mare e monti </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Ma quale posto della Calabria si poteva adattare alla perfezione ai miei desideri?
La Calabria, come la Puglia, vanta 800 chilometri di costa divisi tra due mari, il Tirreno e lo Ionio di cui condividiamo le acque, e per questo offre una vasta scelta di località marine adatte a tutte le necessità. </span></p><p><span style="font-size: medium;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5CEozcb8gY4kBmsn-UfkVwCYIjtOL9rMBA2VxOGAU_rrBkSxPhjV6qiP09BXtRawgoGLMnL8KjOisHoJZJDdUcWJO2RX3fKJ5NQu1HwYcuT5b7Ym11bX-BiZop3u6lYJ3yGwJ4wGeiEc5/s1200/torrente+natura.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="torrente sassi acqua natura" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1200" height="534" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5CEozcb8gY4kBmsn-UfkVwCYIjtOL9rMBA2VxOGAU_rrBkSxPhjV6qiP09BXtRawgoGLMnL8KjOisHoJZJDdUcWJO2RX3fKJ5NQu1HwYcuT5b7Ym11bX-BiZop3u6lYJ3yGwJ4wGeiEc5/w640-h534/torrente+natura.jpg" title="Perché ho scelto di fare le vacanze in Calabria" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di <a href=" <a href="https://pixabay.com/it/users/valtercirillo-3274677/?utm_source=link-attribution&amp;utm_medium=referral&amp;utm_campaign=image&amp;utm_content=1685330">Valter Cirillo</a> da <a href="https://pixabay.com/it/?utm_source=link-attribution&amp;utm_medium=referral&amp;utm_campaign=image&amp;utm_content=1685330">Pixabay</a>" rel="nofollow" target="_blank">Vito Cirillo da Pixabay</a></td></tr></tbody></table><p></p><p><span style="font-size: medium;">Il mare però non è quello che mi intriga - ne ho abbastanza qui da me – ma piuttosto <b>i suoi piccoli</b> <b>borghi e le sue tradizioni</b>, il suo territorio e soprattutto i calabresi, senza tralasciare di assecondare la gola, ovviamente! </span></p><p><span style="font-size: medium;">Nella mia mente passano davanti i suoi<b> luoghi interni più selvaggi e più intimi</b>, i paesaggi montani dell’Appenino, i boschi, i parchi e tutto quello che è <b>natura rigenerante</b>. Ed ora dalla forma devo passare alla sostanza. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Come ho scelto il luogo, anzi il luogo ha scelto me </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">Le mie vacanze saranno brevi, sei giorni a cavallo di ferragosto, come ogni anno d’altronde. Sapevo già che sarebbe stato difficile organizzarsi a metà luglio per quel periodo, sia per il tutto esaurito sia per la parte economica. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Credo che il cosiddetto <b>destino ci guidi verso le giuste mete</b>, quelle che meno te l’aspetti. Sono partita da un agriturismo che conoscevo ma non aveva più camere. A questo punto i social sono venuti in aiuto. Mi sono iscritta in un gruppo Facebook della Calabria e, guidata dai consigli di un’amica iscritta, sono rimbalzata ad un altro. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Qui non si sono fatte attendere le proposte e la destinazione ora è definitiva: <b>Mormanno</b> sarà il mio rifugio per questi giorni, un borgo di 3000 abitanti nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Sono sicura che non mi deluderà. </span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra me e voi: cosa mi aspetto </b></span></p><p><span style="font-size: medium;">A dir la verità, so cosa mi aspetto perché in <a href="https://www.aroundmeblog.com/search?q=calabria" target="_blank">Calabria</a> ci sono già stata e mi sono trovata benissimo.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Intanto, io <b>cerco il silenzio, quello d’oro, quello fatto solo di sorrisi e risate sincere</b>. Fatto dal vento, reale e naturale, dall’acqua che scorre fresca e limpida. Spero di rigenerarmi e rinnovarmi, di eliminare le tossine che ho accumulato negli ultimi due anni, di srotolare la matassa aggrovigliata dei pensieri. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Spero di tornare ricca di esperienze, di amicizie, di bei propositi e progetti. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Comunque, mi auguro di non tornare con il girovita paffuto, anche se so che non sarà così facile, ma di sicuro mi porterò a casa souvenir mangerecci.</span></p><p><span style="font-size: medium;">Credo di aver dato tutti i motivi che mi hanno spinto a scegliere la Calabria per le mie vacanze. Nei prossimi post vi racconterò come è andata. </span></p><p><span style="font-size: medium;">Se vi va, seguitemi in questa nuova esperienza sui miei canali social</span></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li><span style="font-size: medium;">Instagram</span><span style="font-size: large;"> </span><a href="https://www.instagram.com//lapuglieseerrante" style="font-size: large;" target="_blank">La pugliese errante </a><span style="font-size: large;"> </span></li><li><span style="font-size: medium;">Facebook</span><span style="font-size: large;"> </span><a href="https://www.facebook.com/AroundmeBlogdiMariaMillarte" style="font-size: large;" target="_blank">Around me il blog di Maria Millarte</a></li></ul><p></p>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a><span style="text-align: justify;"><div><span style="text-align: justify;"> 💚💚💚💚💚</span></div><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. </span><span>Se siete curiosi cliccate qui </span></div></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-65028351857876106672021-08-04T08:00:00.018+02:002022-07-23T17:52:33.592+02:00Castelsaraceno, il borgo con il ponte tibetano più lungo del mondo |Basilicata|<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiklL82wbnmEOZEmGKMt6AmMC9Em7K3wCAoOQwqHCU0nKa73n8M_ZitH_-Y8CPRx0bbQzJhNotpjLT3MY4xvbf8be_OcMmSEU01BYM1AtoX6554X8xCo6F9GshLD0LPM_Mhw-_YgOEGx0wx/s1200/Tibetano+ponte.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="ponte sospeso monti verdi" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1200" height="534" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiklL82wbnmEOZEmGKMt6AmMC9Em7K3wCAoOQwqHCU0nKa73n8M_ZitH_-Y8CPRx0bbQzJhNotpjLT3MY4xvbf8be_OcMmSEU01BYM1AtoX6554X8xCo6F9GshLD0LPM_Mhw-_YgOEGx0wx/w640-h534/Tibetano+ponte.jpg" title="Castelsaraceno, il borgo lucano con il ponte tibetano più lungo del mondo" width="640"></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large; text-align: left;"><br></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: left;">Sono in Basilicata, a</span><b style="text-align: left;"> Castelsaraceno</b><span style="text-align: left;"> un borgo di 1250 anime belle che vivono immerse nelle verdi valli del Pollino e delle Dolomiti lucane. Un luogo in cui dal primo agosto è possibile attraversare il </span><b style="text-align: left;">ponte tibetano più lungo del mondo</b><span style="text-align: left;">. </span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: left;"><br></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: left;">Una sorpresa per me, visto che non sapevo di questa nuova attrazione turistica. In questo post vi lascio informazioni e consigli utili. <span></span></span></span></div></div><a href="https://www.aroundmeblog.com/2021/08/Castelsaraceno ponte tibetano piu lungo .html#more"></a>Unknownnoreply@blogger.com0Basilicata, Italia40.6430766 15.969987812.332842763821155 -19.1862622 68.953310436178839 51.1262378tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-68783088042432303992021-07-25T13:00:00.004+02:002022-07-15T08:38:48.831+02:00I percorsi urbani di Massafra: la via dell’olio nel centro storico <span style="font-size: medium;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5o7cgLOlo43H3pBajPQwKP6CWxfBUIh32ZXSBC_UeW1StIYw8Egx31v2NKrW-R4mQwr4t1Tf5BEOyX-qy7ZYw8Av7TTo0dts1b-OT61ivSzHIuCIiV4n-91zx_3WmWiHFIPgUXmNBECoS/s1200/Percorsi+urbani+.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="I percorsi urbani di Massafra: la via dell'olio nel centro storico" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1200" height="534" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5o7cgLOlo43H3pBajPQwKP6CWxfBUIh32ZXSBC_UeW1StIYw8Egx31v2NKrW-R4mQwr4t1Tf5BEOyX-qy7ZYw8Av7TTo0dts1b-OT61ivSzHIuCIiV4n-91zx_3WmWiHFIPgUXmNBECoS/w640-h534/Percorsi+urbani+.jpg" title="I percorsi urbani di Massafra: la via dell'olio nel centro storico" width="640"></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td></tr></tbody></table>Una delle cose che vi consiglio di fare quando venite a <b>Massafra</b> sono<b> i percorsi urbani a piedi</b>. Io ho ripreso le mie uscite, dopo la chiusura forzata, cominciando da uno di questi. Con tutti gli accorgimenti del caso, mi sono accodata al gruppo per percorrere<b> la via dell’olio nel centro storico. </b>La nostra guida, Giovanni Berardi direttore dell’Infopoint di Massafra, ci ha portato da Piazza Garibaldi al Frantoio Notaristefano.<span></span></span><a href="https://www.aroundmeblog.com/2021/07/Percorsi urbani Massafra la via dellolio.html#more"></a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-83934204172773440992021-06-14T08:00:00.008+02:002022-05-15T21:34:45.465+02:00I campi di volontariato in Puglia: una vacanza alternativa nella natura<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixbHWUPINBmonTUx35bON6u3gH7zIcLpcVGcbBTfoq9FV7a4Qh_Rji6EunqyJleW95yw4cSSkt_Qppt7K2gR76xo2A-_0jbtyWF00b_NvWeIlfUtlUZ7ZXMpXJPwgtKcpMbV1T0azO0DBZ/s1200/campi+di+volontariato.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Ragazza che sorride con maglietta gialla con cigno verde" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1200" height="534" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixbHWUPINBmonTUx35bON6u3gH7zIcLpcVGcbBTfoq9FV7a4Qh_Rji6EunqyJleW95yw4cSSkt_Qppt7K2gR76xo2A-_0jbtyWF00b_NvWeIlfUtlUZ7ZXMpXJPwgtKcpMbV1T0azO0DBZ/w640-h534/campi+di+volontariato.jpg" title="I campi di volontariato: una vacanza alternativa nella natura" width="640" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><span style="font-size: medium;">Volete fare una <b>vacanza alternativa</b> legata all’ambiente e al volontariato? Bene, siete nel posto giusto per avere tutte le informazioni che vi servono. Parlo di un’esperienza particolare da fare per chi pensa che, dopo un periodo di segregazione forzata, sia giunto il tempo di stare all’aria aperta e godere della nostra bella natura. Vi voglio parlare dei <b>campi di volontariato</b> in Puglia che offrono la possibilità di fare un tipo di vacanza diversa dal solito. </span><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Cosa sono i campi di volontariato </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">I campi di volontariato sono progetti di volontariato che prevedono <b>attività di svago unite ad attività di formazione e lavorative</b>. È un modo per integrarsi nella comunità ospitante e permette di conoscere nuovi luoghi e nuove culture, scambiare idee, fare nuove amicizie, socializzare, ma soprattutto di mettersi alla prova e fare un lavoro di squadra. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Si può scegliere tra i campi di volontariato di prossimità e campi all’estero. Quelli a breve termine, durano da una a due settimane. Si può aderire <b>senza avere competenze particolari</b> perché è un lavoro prettamente manuale organizzato dei responsabili di campo. Serve spirito di adattamento e propensione alla vita comunitaria. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Durante la permanenza, i volontari partecipanti a turno preparano i pasti e si dedicano alla pulizia della struttura ospitante. I campi sono sempre autofinanziati per cui all’iscrizione c’è sempre un piccolo contributo da versare. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>I campi di volontariato di Legambiente </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;"><b><a href="https://www.legambiente.it/" rel="nofollow" target="_blank">Legambiente</a></b> è l’associazione ambientalista che da anni organizza campi di volontariato in Italia e all’estero per giovani <b>a partire dai 14 anni</b> in su, fino ai campi per famiglie con progetti che hanno finalità ambientali, sociali e culturali.
Nei campi di volontariato è stimolata la <b>partecipazione attiva</b> nel rispetto per l’ambiente in un contesto diverso rispetto a quello che si vive nel quotidiano. Seguiti dal responsabile di campo e da tutto lo staff. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">I campi sono organizzati in tutti Italia dove c’è almeno un circolo locale che può gestirlo ma anche all’estero.
L’organizzazione dei circoli di Legambiente è curata nei minimi particolari e vengono prese in considerazione anzitempo tutte le eventuali criticità che possono nascere. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>I campi di volontariato Legambiente in Puglia</b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;"><b>I campi di volontariato in Puglia</b> sono da considerarsi delle vere e proprie vacanze estive alternative organizzati in luoghi di grande richiamo turistico. Quest’anno sono due i circoli che hanno attivato i campi: <b>il circolo di Gallipoli e il circolo di Putignano</b>. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">I partecipanti arrivano da ogni parte d’Italia anche se la maggior parte di loro sono più del centro nord. Non si capisce perché non ci sia molta richiesta dal sud Italia, immagino che sia dovuto alla mancanza di conoscenza e approfondimento delle mille possibilità ed esperienze che offrono i campi di volontariato nell’ambito ambientale. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: georgia;">Il campo di volontariato del Circolo Verde Città di Putignano</span> </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Quando parlavo di richiamo turistico, <b>Putignano</b>, conosciuta più per il Carnevale, alletta molto per la sua posizione strategica tra il mare e le colline delle Murge. Infatti, il campo di volontariato organizzato da circolo Legambiente di <a href="http://www.legambienteputignano.it/chi-siamo/" rel="nofollow" target="_blank">Putignano Verde Città</a> si svolge nel cuore della <b>Murgia dei Trulli</b> tra i caratteristici paesaggi pugliesi dell’entroterra fino alle coste del Mar Adriatico. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Come non essere attratti dalla bellezza dei luoghi: parchi nazionali protetti, boschi, chiese rupestri e borghi da una parte, calette, scogliere e mare azzurro dall’altra.
Dopo un anno di fermo, Rosita Campanella, presidente del circolo di Putignano, e Maria Casulli, stanno riorganizzando la rete e ripropongono l’attività del <b>campo di volontariato in agosto</b>. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisAzlWpfdq0W92h3JCMmo3VZM8y5WDgaG3aqz99KZAVssoM2NvPnbTddCXXlleCYvHMW-5NPocBu78YzBs5NTZ4KuDqQYNecYCzr_OWOzyzmX6nEqhGpDoAnMLl3nc0gaxB89Vu-JsxbQZ/s1200/campi+di+volontariato+%25281%2529.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="I campi di volontariato: una vacanza alternativa nella natura" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1200" height="534" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisAzlWpfdq0W92h3JCMmo3VZM8y5WDgaG3aqz99KZAVssoM2NvPnbTddCXXlleCYvHMW-5NPocBu78YzBs5NTZ4KuDqQYNecYCzr_OWOzyzmX6nEqhGpDoAnMLl3nc0gaxB89Vu-JsxbQZ/w640-h534/campi+di+volontariato+%25281%2529.jpg" title="I campi di volontariato: una vacanza alternativa nella natura" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il gruppo dei volontari del campo di Putignano</td></tr></tbody></table><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Sono 10 giorni pieni di nuove esperienze per i volontari, legate alla mappatura del territorio a ripercorrere percorsi cicloturistici e sentieri. Contemporaneamente a tali attività, i volontari con gli accompagnatori procedono al monitoraggio ambientale rilevando, soprattutto, le aree interessate all’abbandono incontrollato dei rifiuti. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: helvetica;">Il campo di Volontariato del Circolo A. Cederna di Gallipoli</span> </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Gallipoli e tutto il Salento non hanno bisogno di presentazioni; è così gettonata dai ragazzi che quando si aprono le iscrizioni immediatamente si completa la lista dei partecipanti. Sono attirati anche dal periodo in cui si svolge, cioè in pieno luglio e dopo la fine dell’anno scolastico. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il campo di volontariato, guidato da Maurizio Manna, dal 2004, è organizzato dal <a href="https://www.facebook.com/LegambienteGallipoli/" rel="nofollow" target="_blank">Circolo A. Cederna di Gallipoli</a> ed è rivolto a<b> giovani che hanno un’età compresa tra 14 e 17 anni</b>.
La sede del campo è il <b>Camping Baia di Gallipoli</b>: si montano le tende e tutto il necessario per passare 10 giorni tra formazione e educazione ambientale.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Le attività di campo coinvolgono tutti i ragazzi sia nel tenere in ordine il campo base che nei vari <b>cantieri attivi</b> che prevedono, come dicevo, la formazione, i sopralluoghi per il controllo del Parco protetto, laboratori di comunicazione ambientale con i residenti e i bagnanti. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Gli organizzatori danno particolare importanza alla conoscenza dei luoghi, alle relazioni con la comunità ospitante, al rispetto delle regole, alla solidarietà e ad uno stile di vita più consapevole. </span><span style="font-size: large;"> </span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Voglio sottolineare che l'obiettivo finale dei campi di volontariato di Legambiente è, soprattutto, <b>l’arricchimento personale</b>. </span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRHctuFrWCBFy8qwjsJJWn4bEO9cQrp4FRA-ZkoK8geX3x5igyennShAvnGVqk_wTBXg4HNh8mKdjxOE5s6yrxF1eRnILhyrmmdGGgdqA2PCB9y-siNA6E6ML7DudzFFU1zmY7zIVBlAJ8/s1200/campi+di+volontariato+%25282%2529.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="I campi di volontariato: una vacanza alternativa nella natura" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1200" height="534" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRHctuFrWCBFy8qwjsJJWn4bEO9cQrp4FRA-ZkoK8geX3x5igyennShAvnGVqk_wTBXg4HNh8mKdjxOE5s6yrxF1eRnILhyrmmdGGgdqA2PCB9y-siNA6E6ML7DudzFFU1zmY7zIVBlAJ8/w640-h534/campi+di+volontariato+%25282%2529.jpg" title="I campi di volontariato: una vacanza alternativa nella natura" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il gruppo di volontari del campo di Gallipoli</td></tr></tbody></table><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra me e voi </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">In questo momento avrei bisogno di questo tipo di vacanze per liberarmi dal torpore della chiusura degli ultimi mesi e per riallacciare il mio rapporto con la natura. Anche se dovessi “lavorare”, ma so che sarebbe un lavoro piacevole perché <b>le escursioni vanno di pari passo con le attività giornaliere</b>. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Andare in un campo di volontariato di Legambiente è un’esperienza che bisognerebbe fare almeno una volta nella vita e quelli pugliesi, diciamoci la verità, sono davvero appetibili per fare una vera vacanza alternativa di turismo lento. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Se li trovate interessanti e volete far conoscere ai vostri amici queste vacanze alternative nella natura, condividete il post. Mi fa solo piacere. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div> 💚💚💚💚💚</div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a><span style="text-align: justify;"><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. </span><span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div></div></span>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3811019202797328683.post-59480091255219078312021-04-17T08:00:00.004+02:002022-02-16T18:46:49.473+01:00Stoccolma in camper: tre giorni nell’elegante città svedese<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzW9VRLUq36hlwCk-ScF9WWPHHJoxw8eOG42CCKPKrdhs3VuELuN30KbfhhHucvIaVscyJCXIzaiGeG2AN6waKnSywqGeiWIM4nqQTsd-uzwVZ-KhjS1lu5DzL_P-49a6ksyUVhFdEK4GI/s1874/Stoccolma+io.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Donna con giacca rossa a Stoccolma" border="0" data-original-height="1535" data-original-width="1874" height="524" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzW9VRLUq36hlwCk-ScF9WWPHHJoxw8eOG42CCKPKrdhs3VuELuN30KbfhhHucvIaVscyJCXIzaiGeG2AN6waKnSywqGeiWIM4nqQTsd-uzwVZ-KhjS1lu5DzL_P-49a6ksyUVhFdEK4GI/w640-h524/Stoccolma+io.jpg" title="Stoccolma in camper: tre giorni nell’elegante città svedese" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p><span style="font-size: medium;"><b>
Stoccolma</b> è la città più a nord che ho visitato durante<a href="https://www.aroundmeblog.com/search/label/Viaggi%20in%20camper" target="_blank"> i miei viaggi in camper</a>. È stato come un colpo di fulmine, una città che non pensavo mi sorprendesse e rapisse tanto. Quello che più mi ha affascinato è la sua posizione sul mare e, se mi seguite da tempo, sapete quanto mi piace il mare. </span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Mettetevi comodi perché in questo post vi racconto cosa mi ha colpito e cosa fare in <b>tre giorni nella capitale della Svezia</b>. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Arrivare in camper e dove sostare a Stoccolma </b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Tutto il percorso che abbiamo fatto da </span><span style="font-size: medium;"><b>Malmo a Stoccolma</b></span><span style="font-size: medium;">, circa 600 chilometri, è stato spettacolare: boschi e laghi si alternavano tra ampi spazi, tali da farmi respirare profondamente e con leggerezza. Pensavo che la natura mi stesse facendo vedere quanto di più bello potesse esprimere e i miei occhi ringraziavano. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ero felice di trovarmi lì e non vedevo l’ora di arrivare nella città dei Nobel.
La nostra destinazione era l’area di parcheggio a<b> Langholmen</b>, un discreto campeggio per camper vicino alla fermata della metropolitana Hornstull. Da qui a Gamla Stan si arriva in 15 minuti. </span><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Gamla Stan e il centro storico medievale </b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Voglio subito chiarire che tre giorni non bastano per vedere i punti di interesse di Stoccolma e nemmeno per immergersi completamente nella vita degli stoccolmesi. Non potrò farvi un elenco di tutti i posti che si possono visitare ma quelli che ho visto io e come li ho vissuti. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">La prima tappa è la parte vecchia di Stoccolma, costituita da tre isole Riddalholmen, Helgeandsholmen e Staden, meglio conosciuta come <b>Gamla Stan</b>. Nelle stradine si trovano vecchi edifici colorati che fanno immergere nel passato anche se sinceramente l’atmosfera è più consumistica che medioevale. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">L’alta concentrazione di negozi di souvenir, abbigliamento, antiquariato, gallerie d’arte, pub e ristoranti riportano alla realtà in modo soft. </span></div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr2YuhHbRQpnCXLdtW4QDTx9E0BPTnOJR4Jv4QNzs8xZ97nZh5gDWpQW8OQEsPnJSHwj7_GOu1TTXLY92nKsozK7RkoOeteiypG05t3lDt8sqzQmyxQqoZgERqomL2I9Q2FSqemgJq7BO6/s2048/Stoccolma+Gamla+Stan.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Stoccolma piazza principale con persone" border="0" data-original-height="1358" data-original-width="2048" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr2YuhHbRQpnCXLdtW4QDTx9E0BPTnOJR4Jv4QNzs8xZ97nZh5gDWpQW8OQEsPnJSHwj7_GOu1TTXLY92nKsozK7RkoOeteiypG05t3lDt8sqzQmyxQqoZgERqomL2I9Q2FSqemgJq7BO6/w640-h424/Stoccolma+Gamla+Stan.jpg" title="Stoccolma in camper: tre giorni nell’elegante città svedese" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La piazza principale di Gamla Stan con i caratteristici palazzi colorati</td></tr></tbody></table><br /><div><span style="font-size: medium;">A Gamla Stan si trovano la <b>Storkyrkan</b>, la cattedrale nazionale in cui si celebrano le incoronazioni dei monarchi svedesi, e il <b>Kungliga Slottet</b>, il palazzo dei sovrani, un palazzo di 600 stanze al cui interno ci sono vari musei. Entrambi da non perdere ma che io purtroppo non ho visitato. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Invece, abbiamo preferito arrivare a Stortget, la piazza principale di Gamla Stan, per visitare il <b>Nobelmuseet</b>, il Museo del Nobel, attirati dalla grandezza dei nomi che nel tempo hanno vinto l’ambito premio svedese. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il museo è ospitato nello storico </span><span style="font-size: medium;"><b>Palazzo Drottningholm</b></span><span style="font-size: medium;"> in stile neoclassico, mentre il suo interno è molto moderno e ripercorre le storie interessanti di Alfred Nobel, il fondatore del premio, e di tutti i vincitori del Nobel. </span></div><div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Djurgarden, il parco nazionale urbano</b> </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Dopo Gamla Stan, il secondo luogo da vedere al centro di Stoccolma, soprattutto se avete bambini, è <b>Djurgarden</b>. È un momento<b> </b>per rilassarsi in un’oasi verde e per visitare alcuni musei che si trovano su questa isola tranquilla, che è stata una riserva di caccia reale. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Un giorno è appena sufficiente per <a href="https://www.stockholmpass.it/" rel="nofollow" target="_blank">visitare tutto</a> per cui abbiamo scelto il Museo Vasa e lo Skansen.</span> </div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzRdjJ6V96tWDHt5WfXuAQMSvfgsNC8rcUt19qYNpx2wu-imlNl47gDovz1bX4Ys_nTVAPejjsQeNfrxIle6Udr3rJVMBAry-YsKpYNg6eyUTvB09P6d5hyphenhyphenqbqYOJOq0et-E8b1bc39Ld2/s2048/Stoccolma+skyline.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img alt="Stoccolma lo skyline visto dal mare" border="0" data-original-height="1402" data-original-width="2048" height="438" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzRdjJ6V96tWDHt5WfXuAQMSvfgsNC8rcUt19qYNpx2wu-imlNl47gDovz1bX4Ys_nTVAPejjsQeNfrxIle6Udr3rJVMBAry-YsKpYNg6eyUTvB09P6d5hyphenhyphenqbqYOJOq0et-E8b1bc39Ld2/w640-h438/Stoccolma+skyline.jpg" title="Stoccolma in camper: tre giorni nell’elegante città svedese" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Stoccolma vista dal mare</td></tr></tbody></table><div></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Il Museo Vasa </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Il<b> Museo Vasa</b> è uno dei più famosi e visitati di Stoccolma ed anche il più particolare. All’interno di un edificio appositamente costruito per contenerlo, è conservato il Vasa, un vascello da guerra del XVII secolo che affondò non appena fu messo in acqua. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">L’altezza era sproporzionata rispetto alla lunghezza e non appena si avviò, la nave si piegò su un fianco. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Dopo più di 300 anni passati in fondo al mare, nel 1961 è stata recuperata e restaurata riportandola quasi interamente allo stato originario.
Nonostante l’imponenza dell’edificio, noi non immaginavamo neppure lontanamente quanto fosse grande la nave e devo dire che l’impatto è stato notevole. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">I passaggi laterali che circondano il Vasa portano il visitatore faccia a faccia con i fianchi lignei ricchi di sculture dorate e bocche di cannoni. Perdete un po' di tempo ad osservarli, non ve ne pentirete. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Per saperne di più sulla storia del Vasa, visitate anche le aree in cui sono stati conservati i circa 12.000 oggetti recuperati. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Skansen, il museo a cielo aperto </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">La meta più gettonata è lo <b>Skansen</b>, un grande museo all’aperto con 150 edifici che ricostruiscono la Svezia in miniatura suddivisa per regioni e le sue tradizioni. Fattorie, mulini a vento, abitazioni e interi laboratori artigianali sono state smontati dalle varie zone e rimontati a Djurgarden. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Gli edifici più caratteristici sono le dimore sami, calde e funzionali, ma ci sono laboratori attivi ed esposizioni curate nei minimi particolari. Si perde la cognizione del tempo perché sono così attrattive che è facile fermarsi. Se avete bambini potete visitare<b> lo zoo e l’acquario</b>, ne saranno felicissimi. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Junibacken e Pippi Calzelunghe </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Restiamo a Djurgarden ed entriamo nel fantastico mondo delle fiabe al <b>Museo Junibacken</b>. Per chi come me ha visto la serie televisiva di Pippi Calzelunghe ritornerà indietro di molti anni quando visiterà il museo dedicato alla letteratura svedese per bambini, in particolar modo ai libri scritti da Astrid Lindgren. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Non è un museo vero e proprio ma un insieme di mostre, giochi, librerie e tanti piccoli gadget della strampalata bambina. </span></div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpYe8knc3NEyjJqVshWQnh2t6rtSovwl8jB9TDVXeBhTT5rN1EH2fyJLAv3aClankyQ83DI9QrRLQREg80fqF1B7bQi7in_2ctMrdy5jt2NRH9GmXBqMn8KhOkpdS2PBjj1mhaS0i0jUul/s2048/Djurgarden.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Traghetti bianchi ancorati alla banchina" border="0" data-original-height="1393" data-original-width="2048" height="436" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpYe8knc3NEyjJqVshWQnh2t6rtSovwl8jB9TDVXeBhTT5rN1EH2fyJLAv3aClankyQ83DI9QrRLQREg80fqF1B7bQi7in_2ctMrdy5jt2NRH9GmXBqMn8KhOkpdS2PBjj1mhaS0i0jUul/w640-h436/Djurgarden.jpg" title="Stoccolma in camper: tre giorni nell’elegante città svedese" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I bianchi traghetti che portano nelle varie destinazioni della città</td></tr></tbody></table><br /><div>A Djurgarden si trovano anche il museo degli Abba, il Museo Nordico e il Grona Lunds Tivoli ma non c’è stato il tempo di vederli perché noi eravamo sfiniti per la stanchezza. </div><div><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Ultimo giorno a Stoccolma </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Dopo due giorni avevamo capito che tre giorni a Stoccolma erano davvero pochi. Nonostante la <b>temperatura fresca</b> per essere agosto e non essere attrezzati per questo, ci eravamo già innamorati della bella capitale svedese e ci dispiaceva andare via. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Così l’ultimo giorno a Stoccolma lo abbiamo dedicato allo Stadhuset, al municipio, a un giro in battello e a cercare un ristorante per mangiare tipicamente svedese dopo essere stati in un pub e aver approfittato dello street food. </span></div><div><br /></div><div><b><span style="font-size: large;">Il Municipio di Stoccolma</span></b></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Il <b>Municipio di Stoccolma</b> si trova sull’isola di Kungsholmen ed anche se dall’esterno appare un enorme edificio costruito con otto milioni di mattoni, l’interno è sorprendente con le sue elaborate decorazioni. Di grande impatto è la <b>Sala Dorata</b> fatta con 18 milioni di tessere d’oro e d altrettanto la camera legislativa ancora in stile vichingo. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Per completare non ci siamo persi dalle finestre la gara di nuoto che si stava facendo nel lago antistante il palazzo. Per noi impossibile con quella temperatura! </span></div><div><b><span style="font-size: large;"><br /></span></b></div><div><b><span style="font-size: large;">Giro in battello </span></b></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Stare fuori una intera giornata stanca molto e noi, in ogni città che abbiamo visitato, abbiamo sempre approfittato dei giri in battello per riposarci e vedere i luoghi da un altro punto di vista, rilassandoci. A Stoccolma il <b>giro in battello</b> non poteva assolutamente mancare, visto che è situata su un arcipelago, ed è tra le cose che consiglio di fare. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Lo skyline della città vista dal mare non è verticalizzato ma si presenta in orizzontale perché non ci sono grattacieli che si stagliano contro il cielo. Quello che più mi ha colpito sono le case costruite sull’acqua e mi sono chiesta come si vive d’inverno con le temperature sottozero. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Mangiare a Stoccolma </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Ultimissima tappa della nostra permanenza a Stoccolma è stato un <b>ristorante fronte mare a Gamla Stan</b>. Anche se il menù per noi era incomprensibile non è stato difficile ordinare i piatti tipici: per me salmone e per Simone piccoli crostacei in un liquido giallo trasparente, alla vista poco invitante ma il palato ha ringraziato. </span></div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJsiQdMIcMNx4QwG87OAZ672huco_ftYIFDU6Hd8OR6rhMiRTOHFUgpspZcLx0LdQ07vwhp_vJudMyTh7ehnKdHeLrhF9w93HMuNUmriUs308WVepSVdPcYUpetH5mhDjQInpr30FStCuA/s2048/piatti+svedesi.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Piatti con cibo tipico di Stoccolma" border="0" data-original-height="1384" data-original-width="2048" height="432" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJsiQdMIcMNx4QwG87OAZ672huco_ftYIFDU6Hd8OR6rhMiRTOHFUgpspZcLx0LdQ07vwhp_vJudMyTh7ehnKdHeLrhF9w93HMuNUmriUs308WVepSVdPcYUpetH5mhDjQInpr30FStCuA/w640-h432/piatti+svedesi.jpg" title="Stoccolma in camper: tre giorni nell’elegante città svedese" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I piatti tipici di Stoccolma a base di pesce e carne</td></tr></tbody></table><br /><div><span style="font-size: medium;">Tra gli altri piatti anche le classiche polpette alla svedese che ormai si trovano ovunque in Italia.
E con la pancia soddisfatta, salutiamo Stoccolma. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: x-large;"><b>Detto tra me e voi </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Mai mi sono sentita così triste alla partenza da un luogo. L’elegante città svedese mi ha saputo conquistare dolcemente, con educazione e <b>grande senso civico</b>, perché pur essendo in pieno agosto e nel bel mezzo di un festival della musica, mi sono sentita al sicuro e per nulla infastidita dalla folla di gente presente, tra residenti e turisti. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Come non ricordarla con affetto e con il rimpianto di esserci stata poco? Voi ci siete mai stati a Stoccolma?</span></div></div></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/s1600/maria.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="90" data-original-width="90" height="66" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmnTQNSWSgclYf9NzsNk0dsmZnXLphBJbiDH0LasPAWPvyL2FzN2P5tqqU3q_n9LdX2P090EKtrw-iLClMY0qbNFI4V-5DJ71PvVPQ0gWsRihCGpBw2mJKnjtyI2V74YXRMhoCAwgZIDc4/w71-h66/maria.jpg" width="71" /></a><span style="text-align: justify;"><div><span style="text-align: justify;"> </span></div><div><span style="text-align: justify;"> 💜💜💜💜💜</span></div><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span>Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. </span><span>Se siete curiosi cliccate qui </span><a href="https://www.aroundmeblog.com/p/blog-page.html" target="_blank">Dico di me</a></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><a> </a></div></span>Unknownnoreply@blogger.com0