È innegabile il fatto che in Puglia
la bellezza è ovunque ed è quella che si trova anche a Castellaneta, uno dei comuni che si affaccia a strapiombo su una gravina.
Sono stata a Castellaneta nel periodo pasquale per un press tour organizzato dall'Amministrazione comunale per far conoscere le tradizioni locali.
Sono stati tre giorni di full immersion che mi hanno permesso di visitare la piacevole cittadina pugliese.
I protagonisti del tour sono stati i riti della Settimana Santa, particolarmente
sentiti e vissuti da tutta la cittadinanza.
Sono riti che si concludono la mattina del Sabato Santo con una suggestiva processione dai toni davvero drammatici.
Castellaneta: un borgo a picco sulla gravina
Castellaneta è uno di quei borghi
autentici che stupisce per la presenza di esclusive attrazioni di grande
interesse naturalistico che la rendono meritevole di una visita.
La sua posizione, a metà strada tra Matera e Taranto, costituisce un punto strategico per chi volesse visitare l’intero
territorio e muoversi con molta facilità.
La Puglia delle gravine è una terra solcata da profonde incisioni e si è modellata in milioni di anni con il fluire delle acque che dalle Murge si portavano fino al mare.
Proprio su una
di queste incisioni, a picco sulla selvaggia Gravina Grande profonda oltre 100 metri, si trova
Castellaneta.
Il maestoso paesaggio naturalistico che si presenta al visitatore è uno spettacolo straordinario: un tuffo in una distesa di verde che ricopre i due versanti.
Un tappeto di macchia mediterranea che si perde a vista d'occhio e che inonda le narici con i profumi delle piante officinali.
Il centro storico di Castellaneta
Pur essendo stata tante volte a Castellaneta non avevo mai preso in
considerazione una visita nel centro storico.
Me ne pento perché so che i centri storici raccontano la storia di un luogo e io fino a questo momento l'avevo persa.
Come in tutti i paesi nati sul bordo della gravina la parte più antica ha una posizione decentrata rispetto all'intero abitato e sembra quasi un quartiere di periferia.
L'identica situazione di Castellaneta si ritrova a Ginosa e a Massafra. Hanno sfruttato lo strapiombo della gravina per difendersi dalle invasione degli stranieri.
Un'altra ragione è da attribuire alla continuità abitativa delle case grotta scavate nella gravina.
Una passeggiata nel cuore di Castellaneta
Punto di partenza per visitare il centro storico è la Porta Nuova.
Da qui si avvia via Vittorio Emanuele, la strada centrale che porta direttamente alla
Cattedrale dell'Assunta, sede della diocesi.
Una via intersecata da
stradine, scale e pendii, intervallata da piazzette che fungono da snodi per inoltrarsi
nelle viuzze laterali.
Negli anni passati le piccole piazze erano luoghi di incontro sociale del paese, tant'è che su di esse si affacciano chiese e palazzi nobili.
Uno di questi è l'ex Palazzo del Sedile in cui si riunivano i nobili che amministravano la città nel periodo del Regno di Napoli.
Sulla facciata due targhe ricordano l'attività che si svolgeva in questo edificio.
|
Un particolare dell'ex Palazzo del Sedile (dell'Amministrazione) a Castellaneta |
Nel centro storico di Castellaneta domina il bianco, pur non essendo il suo colore prevalente.
Purtroppo negli anni ha visto crescere un miscuglio di
elementi architettonici non in linea con lo stile caratteristico del vecchio
borgo che ne avevano fatto perdere il volto autentico e originale.
Castellaneta sotterranea
Quando mi hanno parlato della Castellaneta sotterranea pensavo di dovermi
trovare in qualche galleria buia, tipo un acquedotto, dei rifugi di guerra o cose simili.
Invece si sono aperte le porte su un altro
mondo. Visitiamo ipogei, grotte e cisterne.
Un ritorno al passato di circa 300 anni che mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta.
Un ritorno alla vita quotidiana semplice, vera e genuina che hanno vissuto i nostri
avi con la ricostruzione perfetta di quegli ambienti utilizzati per vivere e
per lavorare.
Si percepisce la vita dura e la fatica del lavoro.
|
La ricostruzione di un tavolo con le suppellettili all'interno di una grotta |
L'ipogeo antico, il Trappeto di San Domenico
Il trappeto è un frantoio ipogeo utilizzato per la produzione dell'olio,
come quello appunto di San Domenico che si trova sotto il piano stradale e sovrastato dall'omonima Chiesa.
Nel sotterraneo si accede da una semplice porta che non lascia intendere cosa ci sia all'interno.
Una
quindicina di scalini separano il visitatore dal quadro di civiltà contadina riportata
alla luce verso la fine degli anni Novanta da Don Francesco Alfarano.
Sono stati ricostruiti gli ambienti dell'epoca con le suppellettili tradizionali che si utilizzavano a quei tempi.
|
All'interno dell'Ipogeo San Domenico ci sono ancora reperti dell'antica civiltà contadina |
Detto tra me e voi
Castellaneta entra nella lista dei miei luoghi del cuore.
Conserva un insieme di tesori storici e archeologici, di usi e costumi tramandati per secoli e che ora si stanno rivelando agli amanti di un territorio ancora tutto da scoprire, di una Puglia ancora inedita.
Ho l'impressione che Castellaneta affascina chi la visita. Mette in atto le sue tecniche innate di seduzione.
Che poi i castellanetani la sanno lunga sulla seduzione.
E sapete perché? Qui è nato Rodolfo Valentino il famoso attore degli anni Venti che faceva innamorare le donne.
Si, la Puglia merita tanto! Non conoscevo proprio Castellaneta e credo che solo il fatto del panorama mozzafiato meriti una visita.
RispondiEliminaMi ha dato l'impressione di un borgo dove il tempo s'è fermato ...
Forse fino a qualche tempo fa poteva essere così. Ora, la nuova generazione cerca un riscatto e partendo proprio dal passato che gli appartiene. È una bella realtà di cui, credo, si parlerà. Per i più "anziani" Castellaneta è conosciuta come la Città di Rodolfo Valentino, attore famosissimo degli anni 20 a cui hanno dedicato un Museo.
EliminaChe belle queste parti di Italia.. Questi borghi antichi dove il tempo sembra essersi fermato e dove si guarda al futuro con i piedi ben saldi nel passato♥️
RispondiEliminaSi, non posso che essere d'accordo con te che Castellaneta meriti una visita. Io non la conosco, ma grazie a te, un po' ora si. Mi hai ispirato il prossimo giretto quando verrò in Italia. grazie ancora e complimenti per la passione nel raccontare questo bel paesino.
RispondiEliminaGrazie Alessia. Se vieni in Puglia ti aspettiamo a braccia aperte.
EliminaSon stata in Puglia varie molte ma mai a Castellaneta, ma visto che mi piace tornare ogni tanto in questa regione la metto tra le cose da vedere: la Castellaneta sotterranea mi ha incuriosito molto. Grazie del suggerimento.
RispondiEliminaQuesta parte della Puglia è poco conosciuta e poco "sponsorizzata". Ti confermo che la Castellaneta sotterranea ha sorpreso anche me
EliminaBravo Rocco.
EliminaHo amato Castellaneta per vari motivi:1) Concordo con te sul benessere che la Puglia infonde 2) Sono un’amante del cinema e non potevo non visitare il museo di Rodolfo Valentino 3) Il borgo è inaspettatamente bello: tutti si riversano al mare e infatti, quando ci sono stata io (in pieno agosto), in paese non c’era anima viva!
RispondiEliminaRoberta ma tu la Puglia la conosci meglio di me!!! Sei stata ovunque. Forse ti mancavano i Monti Dauni.
EliminaMa quanto è bella la Puglia! Si scoprono ogni volta dei luoghi bellissimi!
RispondiEliminaEh si, la Puglia ha ancora bellissimi luoghi pochi conosciuti che hanno bisogno di essere sponsorizzate.
EliminaPienamente d'accordo! Questo tipo di borghi autentici dovrebbero essere pubblicizzati più spesso! :)
RispondiEliminaSpero di fare del mio meglio.
EliminaGli interni dell'ipogeo di San Domenico e la riproduzione della tavola imbandita sono molto scenografici!
RispondiEliminaE c'è ancora di più da vedere, credimi.
EliminaIncantata dal posto! suona un po strano ma mi piacerebbe provare un paio di giorni a vivere come vivevano una volta e riscoprire molte cose che ad oggi abbiamo un po' perso.
RispondiEliminaMa solo un paio di giorni, però. :D
EliminaQuesti piccoli borghi sono davvero deliziosi, ogni volta che ti leggo la voglia di tornare in Puglia è tantaaaa
RispondiEliminaE dai vieni, ti aspettiamo.
EliminaDavvero un articolo interessante, su una località a me sconosciuta...ma davvero vivevano nelle grotte? Non sembra neppure troppo tempo fa dalla ricostruzione...
RispondiEliminaEra facile vivere nelle grotte perché il terreno era facilmente modellabile. Se hai visto Matera puoi farti un'idea.
EliminaSi. Castellaneta merita più attenzioni. Ora passo questo post a un amico. Sono certa gli piacerà
RispondiEliminaGrazie mille Sofia.
EliminaBellissimo questo post, e poi Castellaneta sotterranea e il trappeto di San Domenico davvero spettacolari. Che bello il nostro patrimonio storico-culturale!
RispondiEliminaPuoi ben dirlo. Abbiamo tesori da valorizzare, come del resto in tutta Italia.
EliminaAmo esplorare nuovi posti anche dal punto di vista antropologico! E quello di cui parli è molto interessante.
RispondiEliminaSE ci fai un pensierino, avvisami.
EliminaHo sentito parlare spesso di Castellaneta... mi piacerebbe esplorare la Puglia più a fondo!
RispondiEliminaTi aspettiamo cara Silvia
EliminaAssolutamente d'accordo con te! La Castellaneta che hai raccontato ha un fascino potente, ricco di storia e cultura e andrebbe valorizzato e fatto conoscere come hai fatto tu, con passione e attenzione!
RispondiEliminaGrazie per le belle parole. Quest'anno punto a far conoscere il territorio che va da Taranto verso Matera. Spero di riuscirci.
EliminaBravo Rocco :D
RispondiEliminaAnche questo luogo è interessantissimo e merita di essere conosciuto.
RispondiElimina