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Ph. Otello Duranti |
Ci sono tradizioni che non perdono mai il loro fascino, che non ti stanchi mai di seguire e che porti sempre nel tuo cuore.
Sono quelle che ricordano di più il periodo dell'infanzia, che ti legano alle origini e alla famiglia.
Sono i riti della Settimana Santa a Taranto una tradizione che unisce fede e cultura, che si tramanda da centinaia di anni e che, anche se nel tempo ha subito variazioni di percorsi e ha visto periodi di crisi religiosa, ancora oggi è molto sentita dai tarantini, e non solo.
A Taranto per i Riti della Settimana Santa
Fidatevi, non lo dico per campanilismo, ma almeno una volta nella vita bisogna vederli, perché i riti della Settimana Santa che fanno a Taranto per me sono unici al mondo, fosse anche solo per la loro durata.
Cominciano la domenica delle Palme con la gara d'asta per aggiudicarsi le statue e i simboli da portare nelle due processioni: quella dell'Addolorata e quella dei Misteri. I proventi della gara sono utilizzati per organizzare l'intera manifestazione, che tra l'altro prevede l'ingaggio delle bande musicali che seguono le statue e la preparazione degli altari della reposizione.
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Una coppia di perdùne nella città vecchia a Taranto. Ph. Otello Durante |
I riti cominciano il il giovedì pomeriggio con le perdùne che girano per le vie della città in pellegrinaggio visitando sepolcri allestiti nelle chiese.
La processione dell'Addolorata
A mezzanotte, dalla Chiesa di San Domenico Maggiore nella città vecchia inizia la processione più attesa e più emozionante: l'Addolorata scende portata in spalla dai confratelli della congrega.
È il momento più suggestivo che si carica di pathos.
Una folla immensa di fedeli e tanti turisti attende, sin dalle prime ore della sera davanti alla chiesa, per non perdere quell'istante in cui la Madonna varca il grande portone della chiesa.
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La statua dell'Addolorata in processione |
La processione, accompagnata dalle tristi note del gruppo bandistico, si snoda per i vicoli della Città Vecchia per tutta la notte e continua oltre il ponte girevole fino al Borgo. Si conclude la mattina successiva con il rientro della statua.
I miei ricordi tornano indietro alle decine di volte in cui con i miei genitori andavamo ad assistere a questa processione. Non potevamo mancare.
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Migliaia di persone aspettano l'uscita dell'Addolorata. Foto di Otello Durante |
La processione dei Misteri
Il venerdì l'attenzione si sposta dalla città vecchia al Borgo per la processione dei Misteri.
Le statue escono una dietro l'altra dalla Chiesa del Carmine portate in spalla dai confratelli della congrega del Carmine. Ognuna di esse simboleggia le fasi della passione di Gesù Cristo, le cosiddette poste.
Anche questa processione prosegue tutta la notte accompagnata dalle musiche della banda e rientra la mattina presto del sabato con un rito che è ritenuto il più emozionante.
È il momento più spirituale e ricco di valore religioso, il momento in cui il silenzio diventa protagonista principale ed è colmo di emozioni.
Con i tre colpi di bordone al portone della Chiesa del Carmine si concludono i riti della Settimana Santa tra gli applausi e le lacrime dei presenti.
L'atmosfera è solenne e, al tempo stesso, malinconica
Qui si comprende e ci si immerge nell'autentico significato della Pasqua.
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Statua dei misteri che rappresenta Gesù Cristo mentre porta la croce. Foto di Otello Durante |
Concludo pensando che
Il periodo delle feste pasquali è sicuramente quello migliore per venire a visitare Taranto, sia per chi segue percorsi dell'anima, che per chi ama immergersi nel mondo della cultura della Magna Grecia.
La visita al MarTa, il museo archeologico, una passeggiata nel centro storico e sul lungomare saranno da contorno agli eventi principali.
Non rimarrete certamente delusi.
Sono sicura che anche da voi si svolgono processioni ed altri eventi legati alla Pasqua e io sono fortemente curiosa di conoscerli.
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