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Corridonia, il borgo marchigiano con una curiosità incredibile |Marche|

Corridonia è uno dei borghi del maceratese che mi ero riproposta di visitare, nonostante mi fosse stato detto: ”Ma che ci vai a fare, non c’è nulla di bello da vedere!” Devo dire che questa frase ha sempre l’effetto contrario su di me e quindi ha prevalso più di prima la curiosità di andare a scoprirla.  Alla fine posso confermare che ho fatto bene e in questo post vi racconto la particolarità di Corridonia che stupisce e che ha rappresentato per me la vera scoperta di questo paese.  Visita a Corridonia  Corridonia si trova nelle Marche in provincia di Macerata . Il borgo si incontra dopo pochi chilometri, sulla sinistra, quando si percorre la Val di Chienti che da Civitanova Marche va verso i Monti Sibillini. Da lontano si può vedere il suo profilo con il campanile che svetta al centro di una serie di case che si estendono su un’altura.  Dopo aver visitato parecchi borghi nel maceratese che grosso modo si somigliano immaginavo che anche Corridonia avesse il bel centro storico con ch

Riti della Settimana Santa: Taranto, Massafra e Mottola


C'era un detto dialettale a Taranto che spesso sentivo dire a mio padre, ne conoscevo il significato ma non sapevo da cosa avesse origine.
"L' ha menate gnore"
La traduzione letterale è "l'ha buttata nera"
Ancora oggi si usa dire questa frase per indicare un giudizio avverso su qualcuno o qualcosa.

Ho scoperto in seguito che questa frase è legata ai riti religiosi della Settimana Santa che ogni anno puntualmente si svolgono a Taranto e, più precisamente, alla donazione di due statue da parte del nobile tarantino Francesco Antonio Calò alla Confraternita Maria SS. del Carmine nel 1765: il Cristo Morto e l'Addolorata. 

Allo stesso tempo, il nobile pose la condizione che la processione del venerdì santo con le sacre immagini doveva essere fatta in perpetuo dalla stessa Confraternita e la stessa doveva uscire ed entrare dalla medesima Chiesa del Carmine.

Però questa donazione ricevuta oltre ad essere un onore era anche un onere per la Confraternita che si trovò nella difficoltà di decidere all'unanimità se accettare o meno. Si passò quindi ai voti.

Essendoci degli analfabeti tra i confratelli si decise di buttare in un contenitore dei sassi di diverso colore: bianco per un voto favorevole, nero per quello contrario.

Uscirono dal contenitore 81 sassi bianchi e 12 sassi neri. Vinse il voto favorevole. 

Da allora ogni anno a Taranto la processione dei Sacri Misteri esce la sera del venerdì santo dalla Chiesa del Carmine che si trova in piazza Giovanni XXIII al borgo, si snoda lungo le vie principali di via D'Aquino e via Di Palma e, dopo una sosta nella Chiesa di San Francesco, rientra la mattina seguente. 


La suggestiva processione dei Misteri, con le varie poste, ripercorre gli ultimi giorni della vita di Gesù - la sua Passione e la sua Morte -  e segue quella dell'Addolorata che invece esce il giovedì notte dalla Chiesa di San Domenico Maggiore nella città vecchia. 




Quante notti sono stata lì, in piazza Fontana, ad aspettare l'emozionante discesa da via Duomo dell'Addolorata, attorniata da migliaia di fedeli e credenti tutti in un composto e rispettoso silenzio ad ascoltare le struggenti marce funebri suonate dalla banda musicale.

Momenti indimenticabili e particolarmente toccanti! 

Sono sicura che un tarantino, adulto o bambino, non si stancherà mai di seguire i riti della settimana santa, pur svolgendosi in orari proibitivi e pur essendo estenuanti le lunghe attese.

È un momento di tarantinità profondamente religioso e fortemente sentito dall'intera comunità e non rispecchia la festa consumistica che invece si sente per le festività natalizie.


Penso anche che sia l'unico evento che accomuna davvero tutti.
Come ho già detto in un'altra occasione, a Pasqua una visita a Taranto non deve mai mancare.

Contemporaneamente a questi due momenti importanti e centrali della settimana santa vengono organizzati altri eventi, soprattutto mostre fotografiche e concerti bandistici, anche questi molto frequentati e affollati.
Non solo a Taranto ma in tutta la provincia è possibile seguire e partecipare a manifestazioni che rappresentano le ultime ore del Cristo Gesù.

Da non perdere a Mottola la XXVII edizione della Passione Vivente "Il Musical" che si terrà domenica 9 aprile ore 20,30 al Santuario Madonna del Carmine, nella località chiamata Madonn Abbasc. 
La Passione di Gesù interpretata da attori dilettanti che cantano e recitano con grande trasporto generando una forte atmosfera spirituale che permea i cuori dei presenti.
Un evento unico in tutta Italia.


L' 8 e 9 aprile a Massafra, l'associazione La Durlindana per la rappresentazione della Passione Vivente organizza uno spettacolo itinerante con più di 150 figuranti vestiti con abiti d'epoca.

Si parte dal piazzale antistante la Chiesa di San Lorenzo dove si ritrae l'ultima cena e l'arresto di Gesù nell'orto di Getsemani per proseguire fino a piazza Garibaldi in cui si raffigura il processo dei romani Infine il corteo si sposta in piazza Vittorio Veneto per assistere alla Crocifissione.


Foto dal web

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