Un titolo che subito fa muovere gli ingranaggi dei ricordi nel mio cervello. Scorrono gli anni all'indietro 2016, no, 2012
no, 2006 no, 1999 no, …… uh, eccolo 1993!
Era
il 1993 e quell'anno a maggio affrontai il mio primo viaggio all'estero.
Che
poi è stato il mio primo e unico viaggio oltreoceano, ma anche il mio primo e
unico viaggio negli Stati Uniti, quattro giorni a New York e tre a Orlando in Florida.
Quanti
primati ha questo viaggio. E vi assicuro
che intorno ad esso ce ne sono ancora altri che restano nella mia storia di
vita.
Sono passati venticinque anni, non sono sicura di essere in grado di raccontare al meglio questo viaggio, non tanto per i luoghi visitati quanto per la mancanza di materiale fotografico che mi avrebbe aiutato nei ricordi e che, purtroppo, nei vari traslochi è riuscito ad occultarsi molto bene.
Alcuni ricordi sono molto vivi, chiari e nitidi nella mia mente, altri sono offuscati e confusi e altri li ho rimossi completamente.
Ciò che ricorreva in continuazione era una parola: GRANDE.
Tutto era grande per me in
questo viaggio: l’aeroporto internazionale di Fiumicino a Roma, l’aereo Boing 747,
l’aeroporto Kennedy di New York , l'Hilton nella 6th Ave, la colazione, le
strade, i grattacieli.
New
York nel 1993, il mio primo viaggio all'estero
Arrivo
a New York senza sapere nulla della
città, una vera incognita. Il fuso orario mi confonde, ho sonno ma qui è pomeriggio inoltrato.
L’Hotel
Hilton si trova nel cuore di Manhattan e non appena lo vedo mi sorprende per la
sua grandezza.
Mi consegnano le chiavi: 37^ piano. Oh mamma, soffro di
vertigini e chiedo di avere un piano più basso. Certo, 31^ piano!
La
stanza è una meraviglia, spaziosa e
luminosa con arredi nuovi. Le finestre, grandi e completamente sigillate, offrono una vista
senza eguali. Le auto e le persone da questa altezza sono minuscole.
Il giallo
dei taxi spicca su tutto.
È
ora di uscire, sono curiosissima. Orientarsi non è facile ed è difficile
anche capire dove e cosa posso mangiare. Pensa che non mangiavo tutto quello che era bianco. Mi sono resa conto solo dopo molto tempo di
quante fisime avevo.
Senza dubbio, nei
ricordi più cari e indimenticabili c’è il World Trade Center, con le Torri Gemelle. L’interno
mi lascia senza parole, mai vista una cosa del genere: una città nella città. Ho
saputo dopo che le persone che la frequentano si aggirano intorno a
duecentomila. La visita prevede la salita alle Twin Tower fino
al centodecimo piano, per la vista panoramica su New York. Aiuto!!
Mi
chiedo quanto tempo ci metterà a salire l’ascensore, abituata al mio misero quinto piano. Avrei
contato con ansia ogni piano, conto invece ogni dieci piani. Caspita, saliamo velocissimi.
Alla fine esco e resto paralizzata. È tutta una vetrata ed io non riesco ad
avvicinarmi. Però poi lo sguardo si allunga oltre e la Grande Mela è lì, sotto di me.
Immensa.
La trovo immensa
anche quando la sorvolo in elicottero, partendo dall’East River. Eccitata come una bambina, accanto al pilota indico
Central Park, il lussuoso Plaza Hotel, l’Empire States Building, la Statua
della Libertà. Una esperienza senza tempo.
Mi
chiedo cosa avrei potuto fare ancora a Manhattan di così straordinario. Non
avevo messo in conto la cena al Marriot Marquis a Times Square, nel ristorante
girevole al 45^ piano. Immaginati seduto al tavolo davanti ad una vetrata con
vista mozzafiato mentre ti gusti la cena e il ristorante gira lentamente a 360°.
Posso
dire che queste sono stati i tre momenti più sensazionali trascorsi a New York ma non dimentico la
cena nella Little Italy, il tranquillo quartiere ebraico, il Rockfeller Center,
le luci di Times Square, il mio primo panino da McDonald, lo sfavillante Trump
Tower, la visita alla Statua della Libertà, il Toro di Wall Street, la
passeggiata a Central Park e i chilometri e chilometri di strada a piedi.
Dopo
tre giorni intensi sono stanca, forse ho
visto troppo ma New York non è mai troppa, certamente non va vista in così poco
tempo, ed io ho visto solo la New York turistica. E pensare che volevo andare alle Cascata del Niagara, avevo anche fatto il biglietto.
Per un caso fortuito l’aereo è partito senza di me.
A New York in questi giorni,
il tempo non è favorevole, la pioggia mi fa compagnia e allora penso già alla
calda Florida che mi aspetta.
Ringrazio
Paola del blog Pasta Pizza e Scones per aver dato avvio a questo appuntamento con il suo primo viaggio all'estero in Francia.
⇒Un'ultima curiosità:
il 26 febbraio del 1993 nei sotterranei del World Trade Center esplose un’autobomba che provocò 6 morti e 1042 feriti ma questo crudele episodio non mi ha fermato.
Foto dal web
Ma l'attentato è avvenuto mentre tu eri là? O prima che ci andassi? Cavoli... comunque pazzesca la tua esperienza, soggiorno all'Hilton, volo in elicottero, dev'essere stato davvero un viaggio unico!
RispondiEliminaNo, io sono stata nei primi 15 giorni di maggio del 1993. Il viaggio è stato davvero unico Anna e direi molto costoso.
EliminaChe bello! Il mio primo viaggio all'estero è stato in gira scolastica: andammo a Strasburgo ^_^
RispondiEliminaSpero che tu la ricordi meglio di quanto io ricordi di New York.
EliminaAnche il mio primo viaggio all'estero è stato Oltreoceano, a Toronto. Anche per me era tutto GRANDE! Però devo dire che nonostante le poche foto io di quel viaggio (1999) ricordo tutto... mi è rimasto talmente tanto impresso che mi sembra ieri! Come te è stato l'unico viaggio da quella parte del mondo,mi manca l'America e mi manca New York che secondo me va vista almeno una volta nella vita!
RispondiEliminaAmmetto che New York va vista anche se io dopo tre giorni volevo andare via. Ricordo il cattivo odore che usciva dai tombini che mi infastidiva molto. Ho rimosso molto di questo viaggio legato ad un periodo della mia vita non troppo felice.
EliminaAdoro New York, anche per me è stato il primo viaggio fuori dall'Europa. E da allora è diventata la mia seconda casa.
RispondiEliminaIo non ci sono più tornata!
EliminaChe emozione deve essere oggi ricordare New York con le torri gemelle e ricordare di esserci stata sopra! Quando ho visitato io NY già non c'erano più, erano in corso i lavori di costruzione del One World Trade Center...
RispondiEliminaÈ l'unico posto che conservo gelosamente
EliminaCome primo viaggio all'estero sei partita alla grande, eh? Che emozione devi aver provato a vedere tutti quei luoghi così grandi e così famosi!
RispondiEliminaSe ti dico che dopo tre giorni mi ero stancata, ci credi?
EliminaCaspita, spettacolare come primo viaggio! Io nel 93 avevo giusto un anno ;) ma sarei tanto voluta nascere prima: gli anni 90 mi hanno sempre affascinato, non so perché.
RispondiEliminaComunque, l'Hilton! Wow! E tutte le magnifiche esperienze correlate! Beata te! Mi piacerebbe molto visitare NY.
Scrivendo ho rivissuto quel viaggio al rallentatore e mi rendo conto che non è stato proprio low cost
EliminaChe bello! Adoro New york, ci sono stata più volte sia per turismo che per lavoro e sai una cosa? Forse è stato proprio andandoci per lavoro che mi sono davvero innamorata della città. Quando non visiti le attrazioni turistiche, ma giri per le strade come un "local" alla ricerca di quel localino "giusto", o fai una passeggiata in Central Park non per visitarla, ma semplicemente per vedere un po di verde......
RispondiEliminaChe sia una grande città, come New York, o una piccolo borgo quando si arriva senza la smania di vedere tutto insieme, si può apprezzare meglio il luogo.
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