Cosenza non era nella mia lista delle città italiane da visitare e quando Simone mi ha detto che aveva prenotato lì per un weekend sono rimasta perplessa.
Chi mai sceglierebbe Cosenza come meta per un weekend?
Ma eccomi invece qui a raccontare le bellezze e le curiosità che un turista o un viaggiatore in visita per un giorno può scoprire nella città dei Bruzi.
Dico subito che un giorno non basta ma, per essere la prima volta, va anche bene. Vorrà dire che tornerò volentieri.
Cosa vedere a Cosenza: Cosenza vecchia.
Due fiumi e sette colli, proprio come Roma, fanno di questa antica città della Calabria la caratteristica principale e le danno una connotazione diversa dalle altre città di questa regione.
Il Busento e il Crati dividono la parte più antica da quella più moderna. Nel punto di confluenza dei due fiumi, si trova il ponte di Alarico dal quale si ha l'intera vista panoramica sulla Cosenza Vecchia che fu costruita sul colle Pancrazio.
Sulla sommità del colle fu costruito il Castello Svevo Normanno.
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Vista dal ponte Alarico su Cosenza Vecchia e il punto di confluenza dei fiumi Crati e Busento |
Ho trovato questa parte della città, quella bassa verso il fiume, molto decadente e abbandonata.
È un peccato perché,avrebbe tanto da mostrare con le suoi vicoli intrecciati, le case medievali e gli antichi palazzi, le botteghe di artigianato e i locali storici, come il Gran Caffè della famiglia Renzelli.
Corso Telesio è la via principale del centro storico che porta alla Cattedrale di Santa Maria Assunta in cui è custodita l'immagine della Vergine del Pilerio, la Madonna che allatta, ed qui è sepolta Isabella d'Aragona.
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Il Duomo di Cosenza risalente al XIII secolo nel centro storico |
Proseguendo sul corso, Cosenza vecchia cambia volto.
Arrivati nella parte più alta, in piazza XV Marzo, diventa elegante e curata. Si adorna con il Teatro Alfonso Rendano, il Palazzo del Governo, la Biblioteca civica e il palazzo dell'Accademia cosentina.
A dare ampio respiro c'è poi la Villa Vecchia, ricca di verde e fontane.
Al centro della piazza è situata la statua del filosofo Bernardino Telesio e quasi all'ingresso della villa è posto il monumento Italia Libera, dedicata agli eroi caduti nello scontro avvenuto il 15 marzo del 1844 nel periodo risorgimentale.
I due volti del centro storico mi ricordano le classiche divisioni di ceto in uno schema a piramide dove la parte nobile si pone al vertice e quella delle classi sociali più basse alla base.
Dalla piazza si scorge il Castello in cima al colle.
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La piazza xv Marzo in cui è posta al centro la statua del filosofo Berardino Telesio |
Cosa vedere a Cosenza: la Casa delle Culture
Pur essendo un sabato pomeriggio presto, il portone della Casa delle Culture è aperto.
Sono abituata al silenzio e al deserto della controra del Sud e mi meraviglia che ci sia qualcuno a tenere aperto quella che era la sede del Comune, ora trasformata in un museo in cui si racconta la vita, gli usi e costumi di fine Ottocento e i primi del Novecento.
Mi viene incontro il custode, anche lui incredulo che due persone siano entrate a quell'ora nella Casa. Con aria orgogliosa ci fa da cicerone e ci introduce nelle sale dove si respira un'atmosfera che subito mi trasporta nella storia del romanzo di Giuseppe Tommaso di Lampedusa, Il Gattopardo.
Lentamente mi aggiro nelle stanze sfiorando i ricchi abiti delle nobildonne, ammirando i candidi corredi di pizzo e trine, sorprendendomi degli antichi arredi e suppellettili in legno.
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I preziosi ed eleganti abiti delle donne di famiglia nobile di Cosenza |
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Un carrozzino dei primi del '900 che mi ha fatto tanto tenerezza |
Le pareti delle stanze sono ricoperte di foto che ritraggono i personaggi e le nobili famiglie di quel tempo, come la famiglia Bilotti che hanno dato lustro e hanno fatto la storia di Cosenza nel periodo più recente.
Premetto che amo tutto ciò che è moderno e innovativo ma quando mi tuffo nel passato sento che le emozioni si fanno più intense.
Mi restano impressi i volti seri, i particolari degli abiti elaborati e ricchi di balze e sbuffi, le pose impostate e impettite.
Foto d'altri tempi.
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Famiglia Bilotti. Foto di altri tempi con pose che denotano una importanza maschile |
Se da una parte Cosenza vecchia mi stupisce, dall'altra c'è una Cosenza moderna che è davvero una novità originale nel suo genere.
Cosa vedere a Cosenza: il MAB, Museo Bilotti all'aperto
Come dicevo la nobile famiglia Bilotti fa ancora oggi parlare di sé e resterà nota nel tempo per il museo che i cosentini hanno voluto dedicare al loro mecenate.
Un museo che ospita le opere d'arte donate da Carlo Bilotti, sparse in quello che è il salotto di Cosenza.
Corso Mazzini è diventato un contenitore d'arte all'aperto, lo chiamerei anche museo diffuso.
Non posso che dire, ancora una volta, che sono sorpresa.
Cammino lungo la via soffermandomi su ogni statua, senza fretta, non ci sono orari per le visite e nessuno ti sorveglia, nonostante siano opere di pregio scolpite da artisti famosi.
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Lo stile riconoscibile dell'artista scultore Modigliani |
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L'opera di De Chirico che rappresenta intitolata I due Archeologi |
La prima foto in alto è un'opera di Modigliani, riconoscibile il suo stile dal collo allungato. La seconda è un'opera di De Chirico e rappresenta gli Archeologi
Una visita culturale fatta in questo modo, oltre ad essere interessante culturalmente, è anche rilassante. Durante la passeggiata un occhio va alle bellezze artistiche, sparse lungo il corso pedonale, e l'altro alle eleganti vetrine.
Per concludere
È certo che Cosenza ha un patrimonio artistico- storico, culturale e paesaggistico di grande rilievo tanto da essere stata nominata nel 2008 Città d'Arte.
A mio parere, è poco valorizzata ma il fermento culturale si tocca con mano attraverso le nuove attività e strutture che si stanno realizzando, non ultimo il futuristico ponte di Calatrava, inaugurato a gennaio 2019.
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Lo studio e il progetto del Ponte di Calatrava, il famoso architetto spagnolo |
Un ottimo esempio di riqualificazione urbana, moderna e futuristica, che porterà alla eliminazione dell'indecoroso campo nomade che sostava in quell'area.
Cosa vedere a Cosenza in un giorno?
A questo punto dico poco, nonostante i dodici chilometri a piedi che non mi aspettavo di fare e che mi hanno fatto ricredere su una città che, personalmente, come ho detto all'inizio, non avrei scelto come meta.
C'è altro da vedere?
Si, moltissimo e mi riprometto di ritornarci.
Bravissimo Simone! È riuscito a sorprenderti esattamente come Cosenza. A volte è proprio così che accade, ci ritroviamo in qualche città quasi per sbaglio e solo una volta lì ci rendiamo conto di quante meraviglie abbiano anche i posti che a volte non mettiamo in cima alla nostra lista.
RispondiEliminaSimone è così imprevedibile e mi sorprende sempre. Diciamo che per questo gli permetto di fare il mio principe azzurro.
EliminaIn effetti non è una città di cui si parla molto, eppure dal tuo racconto merita una visita :) Peccato che la parte bassa non sia valorizzata, i vicoletti sicuramente saranno favolosi da vedere e fotografare.
RispondiEliminaMolti centri storici del meridione sono poco valorizzati, purtroppo. È tutta una questione politica.
EliminaChe meraviglia!! Non pensavo fosse così bella Cosenza, la metto nella lista delle città da vedere
RispondiEliminaAnche io sono rimasta stupita. Eppure dovrei sapere che ogni città d'Italia ha un suo fascino e le sue bellezze.
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