Dopo aver parlato dei i riti della Settimana Santa di Taranto, considerati i più antichi d'Italia e conosciuti a livello internazionale, quest'anno conosciamo più da vicino i riti della Settimana Santa di Castellaneta.
I riti pasquali in Puglia sono molto sentiti e radicati. Sono eventi dalla forte partecipazione popolare.
Già subito dopo Carnevale, con l'inizio della Quaresima, cominciano i vari eventi religiosi che culminano con le processioni nell'ultima settimana che va dal giorno delle Palme a Pasqua.
Sono tradizioni che risalgono al periodo della dominazione spagnola, tant'è che, ancora oggi, con alcune di esse hanno molte affinità. Sono eventi cattolici che attirano tantissime persone, quelle che amano un turismo religioso, ma anche tantissimi curiosi.
Le cerimonie hanno caratteristiche simili in ogni luogo in cui si organizzano e c'è da dire che ognuna di esse ha una propria tradizione particolare che la differenzia dalle altre e che si tramanda da anni.
I riti della Settimana Santa a Castellaneta: l'uscita dei Misteri
Lo scorso anno ho potuto assistere alle processioni che si svolgono a Castellaneta e vi dirò che mi hanno davvero impressionato. Spero di essere in grado di esprimere i momenti di grande intensità che suscitano, anche in chi non ha una fede religiosa.
Più che le parole, saranno le suggestive immagini ad aiutarmi in questo, in una specie di narrazione visiva.
Il Venerdì Santo, l'uscita dei Misteri nel centro storico richiama molta gente e coinvolge l'intera popolazione. Ci si raccoglie lungo il percorso da cui passerà la processione, in attesa di veder passare le statue che ripercorrono la Passione di Cristo.
I balconi si illuminano con fili di luci e le edicole votive, in cui è raffigurato Gesù, si adornano di fiori.
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Fedeli in attesa del passaggio della Processione dei Misteri |
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Un balcone illuminato che si trova lungo il percorso della processione dei Misteri |
I soci delle varie confraternite assumono il ruolo dei cosiddetti "perdoni" che rappresentano il cammino penitenziale. Sono incappucciati e scalzi, anche in caso di pioggia e freddo. Si muovono lentamente e anticipano l'arrivo delle statue portate a spalla dagli stessi confratelli.
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Tipico abito con cui i confratelli sfilano durante la processione dei Misteri a Castellaneta |
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I confratelli scalzi durante il cammino penitenziale |
Il silenzio che accompagna la processione è rotto a tratti dalle marce funebri intonate dalle bande musicali. Si percepisce la devozione composta dei fedeli che seguono il passaggio del corteo funebre, una tradizione che si ripete ogni anno ma è come se fosse sempre la prima volta.
Si sente in lontananza lo scuotimento del "tocca tocc", uno strumento musicale fatto da una tavola di legno su cui sono attaccate delle maniglie di metallo, comune a tutte le processioni pasquali.
Il tocca tocc segna l'arrivo dei simboli scultorei che raccontano il cammino che portò alla passione e alla morte di Cristo.
Le foto possono raccontare meglio il susseguirsi delle statue portate a spalla dai confratelli.
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La processione inizia con lo scuotimento dei tocca tocc
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La statua di Cristo all'Orto
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La statua della crocifissione rappresenta il momento più drammatico vissuto da Gesù Cristo.
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Cristo , dopo essere spirato, fu deposto dalla croce e preso tra le braccia di Maria Vergine
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La statua di Cristo Morto |
I riti della Settimana Santa a Castellaneta: la Vergine Maria e le pie donne
Da qui comincia quello che mi ha particolarmente colpito di questa processione dei Misteri di Castellaneta.
La statua di Maria Addolorata, vestita di nero e con il cuore trafitto, è portata a spalla dalle donne.
La statua risale alla fine del '700, di scuola veneziana, ed è una delle più antiche. Decine e decine di donne, chiamate pie donne, anch'esse vestite di nero con il capo coperto, seguono la statua intonando canti. Sono canti dolorosi e struggenti che riescono a toccare e commuovere il cuore dei presenti.
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La statua della Vergine Addolorata portata a spalla dalle pie donne |
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Le pie donne vestite di nero e con il capo coperto in segno di lutto |
La processione sfila per le vie della città per qualche ora - cinque o sei - per ritirarsi a sera inoltrata nella Cattedrale.
Il Sabato Santo, secondo la tradizione, si snoda per le vie cittadine un'altra processione che inizia la mattina presto, alle 6.00.
Tra le figure che suscitano sorpresa e attenzione c'è quella del confratello, un devoto penitente, che porta faticosamente il cosiddetto legno e trascina una corda a cui sono stati fatti dei nodi e precedentemente inzuppata d'acqua per renderla più pesante.
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Un devoto penitente, che resta anonimo, porta la croce, chiamata legno, e trascina la corda inzuppata d'acqua. |
A questa figura simbolica, segue la statua del Cristo Morto, adornata di fiori freschi e la statua della Vergine Desolata sempre portata a spalla dalle pie donne che l'accompagnano con i dolorosi canti che puoi ascoltare in questo piccolo video.
La processione finisce a mezzogiorno con il rientro della processione in Cattedrale.
Detto tra noi
La processione dei Misteri colpisce per la particolare tradizione delle pie donne, ma Castellaneta non è solo turismo religioso.
Se vi trovate ad andare a Castellaneta, ecco quello che non dovete assolutamente perdere, basta rivolgersi all'Info Point turistico per avere tutte le informazioni:
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