I pensieri ai tempi del coronavirus oggi
sono più profondi ed ecologici: è da qualche giorno che mi chiedo se questa è
una lezione di vita che la generosa Madre Natura insieme al Supremo Universo
sta impartendo all'essere umano.
Ché mica siamo cosi presuntuosi da credere di essere gli eletti su questa
meravigliosa Terra!
Siamo una delle tante selezioni naturali che si è evoluta
per volere di Chi ha pensato che forse potevamo dare un valore aggiunto al perfetto
equilibrio esistente. Sono sicura che il Signor Chi sarà rimasto molto contrariato e sconvolto
vedendoci ripetutamente stuprare la nostra Madre Terra trattandola come una delle
peggiori meretrici.
Ore 19.00.
Sono a casa. Il giorno dopo il caso di positività al coronavirus a Massafra le cose non sono precipitate. Pensavo ci
dovesse essere una maggiore consapevolezza da parte della popolazione
massafrese pensando che il famigerato e pericoloso virus tossico venuto dall’Oriente ci sta
con il fiato sul collo. Pensavo di dover vedere tutti chiusi in casa per la
paura di essere infettati.
Invece NO. Ho avuto la netta impressione che qui la gente si è
sentita sollevata dal fatto che non è toccato a loro.
Circola liberamente senza
controllo e nessuno che glielo impedisce, nemmeno le autorità preposte (avevano
il compito di far rispettare la legge? Chissà!). Le persone passeggiano con gli
amici, portano il cane fuori, si fumano una sigaretta (eh sì, le tabaccherie
sono aperte!), vanno in bicicletta, fanno una corsetta.
Le auto sono più delle
persone, a tratti c'è pure traffico. Ieri la kebbaberia sotto casa ha pensato
bene di non abbassare la saracinesca. Poi mi chiedo a chi poteva vendere un
panino se tutti dobbiamo restare a casa, evidentemente ci sono ancora spavaldi avventori. I Carabinieri, lode a loro, hanno fatto il resto.
Il fruttivendolo ambulante decide lui i suoi orari per un pugno di dollari
visto che la gente continua ad acquistare pur avendo avuto a disposizione una
giornata intera.
Insomma, chissenefrega di questo invisibile germe incoronato
che attacca tutti gli altri.
A loro vorrei fare una domanda: “Ma sapete chi
sono gli altri?”. Sono le nostre mamme, i nostri figli, i nostri padri, i nostri
nonni, i nostri nipoti. Sono le persone importanti della nostra vita.
Non sono
convinta che questo si sia capito.
Purtroppo, io che vorrei restare a casa devo
andare a lavorare, sigh!
Intanto, non posso nascondere che la mia anima ecologista sta
gongolando. Se è successo alla Cina succederà anche all'Italia. Il nuvolone di
smog che incombe sulle nostre teste si rimpicciolirà. Con le disposizioni
perentorie di non uscire di casa, in giro ci sono meno auto, quindi meno
produzione di gas di scarico meno inquinamento atmosferico.
Con nessun'altra
limitazione sarebbe potuto succedere. L'atmosfera ringrazia anche la
sospensione delle lezioni scolastiche e le cancellazioni dei voli aerei: termosifoni
spenti e minor consumo di carburante.
Insomma, in un mese il livello di biossido
di azoto, un indicatore di inquinamento, è diminuito e l'aria che respiriamo è
più pulita.
Inoltre, con la chiusura degli esercizi commerciali, come bar,
ristoranti, pub, pasticcerie, pizzerie ecc., prevedo anche una diminuzione di
rifiuti almeno per il mese di marzo.
Presumo che ci sarà una punta massima in
percentuale di raccolta differenziata che farà diventare le città tutti comuni ricicloni.
La mia anima ecologista mi ricorda in un orecchio un altro aspetto positivo, il
silenzio.
Il silenzio è pace per le mie orecchie. Mi da serenità e una sensazione
di leggerezza che sento che mi pervade per tutto il corpo a partire dal
cervello, martellato tutti i giorni da ogni tipo di suoni e rumori esterni. Quella
stessa sensazione di benessere che proviamo in montagna e nei boschi in cui
troviamo intimità con noi stessi e da cui ritorniamo colmi di una grande
energia.
Consiglio a tutti - e ancor di più a me stessa - di fare spesso una
infusione di silenzio più che un'immersione, per un rilascio lento e graduale a
fini terapeutici.
In un atteggiamento di silenzio l’anima trova il percorso in
una luce più chiara, e ciò che è sfuggente e ingannevole si risolve in un
cristallo di chiarezza.
(Gandhi)
Ore 22.00. Sono a casa. Finora nessuna nuova notizia dal Governo, per
fortuna. Passo il tempo a guardare la televisione, a scrivere questo mini
diario giornaliero e a scrollare le bacheche dei social, a postare, a commentare,
a mettere un like, a condividere.
Uno spazio virtuale che ci tiene uniti, in cui
ci sosteniamo e su cui cerchiamo disperatamente notizie positive e ottimistiche.
Mi affaccio alla finestra e finalmente vedo le strade deserte e silenziose.
Un’atmosfera
surreale, sembra una città morta, e - nonostante tutto - mi si stringe il cuore.

Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. Se siete curiosi cliccate qui Dico di me
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