Aprile eccoti qui, hai portato un po' di freddo perché ha
nevicato nei dintorni, anche se il periodo non è quello giusto. Strano, vero?
A
volte capita.
Mi ricordo che un anno, credo fosse il 2007, nevicò il 9 aprile
ed era Pasquetta. Anche quest'anno la Pasquetta cade in aprile, esattamente il 13, quindi in questi giorni ci appresteremo in assoluto a vivere la Settimana Santa nel periodo del lockdown. La più irreale della mia vita.
Come sarà la Settimana Santa durante il lockdown?
Questa sarà diversa. Sarà
silenziosa, non farà quel rumore a cui siamo abituati a sentire da sempre per
strada.
Non ci saranno le frenetiche corse agli acquisti per preparare pranzi
pasquali: non affolleremo le nostre sale da pranzo né prenoteremo tavoli ai ristoranti. E, soprattutto, molti agnellini ringrazieranno.
Non ci saranno scampagnate il giorno di Pasquetta, non invaderemo campagne, boschi e spiagge: grigliate e partite di pallone saranno rinviate a data da destinarsi.
Non ci
organizzeremo per fare le vacanze: né weekend nelle città d'arte o ponte lungo nelle capitali estere. Resteremo a casa a immaginare i futuri viaggi, spero alla scoperta del patrimonio italiano.
Soprattutto, non potremo seguire i riti
della Settimana Santa, la processione dell’Addolorata del giovedì sera, quella dei Misteri del venerdì Santo e le
passioni viventi, tutte tradizioni che al sud restano vive e radicate.
Non andremo a gremire gli scanni della chiesa per seguire la veglia della Resurrezione di Cristo e non assisteremo all'accensione del cero
pasquale simbolo di rinascita, la luce che vince le tenebre.
Mi piace la parola RINASCITA. Il suo significato è potente,
segno di speranza e di attesa di una nuova vita e, in modo particolare in questo
periodo, tutti quanti sappiamo quanto abbiamo bisogno di sperare.
Ieri abbiamo festeggiato la Domenica delle Palme, una giornata che è sempre
stata movimentata e piena voci. Ogni anno nella piazzetta sotto casa il parroco
benedice i ramoscelli di ulivo prima di officiare la messa.
Questa volta no. Non possiamo augurarci la
pace con baci e abbracci ma solo da lontano.
I riti pasquali rinviati per il lockdown
A Taranto la Domenica delle Palme è dedicata
alle gare per aggiudicarsi le statue da portare in spalla nelle processioni che si
svolgono durante la Settimana Santa. Quest'anno no.
Le processioni non si
faranno, né a Taranto né in nessun altro posto. Nella memoria storica, successe solo nel periodo della
seconda guerra mondiale.
Non è per fare paragoni, ma oggi si sta combattendo una battaglia
contro il tempo e un germe troppo virulento. Sono fiduciosa nel dire che ci
sembrerà di aver vissuto un orrendo incubo.
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Per me è qualcosa di straordinario, fuori dal comune, perché i riti pasquali dalle nostre parti sono più sentiti spiritualmente rispetto al Natale.
È una tradizione, quella di Taranto, che si
tramanda da 250 anni ed è rispettata da tutti i tarantini che sono sempre partecipi
e affollano le strade che diventano luoghi di mesto silenzio e rassegnazione.
Lo stesso accade negli altri posti in cui questi eventi religiosi sono ben radicati (alcuni di queste li trovate in fondo a questo post).
Tra l'altro è una brutta notizia anche per gli appassionati di
turismo religioso e questa settimana rappresenta per loro un appuntamento
imperdibile, ed è un danno anche per il comparto turistico che sta vivendo una profonda
crisi.
Vivere la Settimana Santa nel periodo di lockdown non sarà
facile per nessuno di noi. Tra sacro e profano ci butteremo alle spalle questa
esperienza assurda che lascerà un segno indelebile nell'intera umanità.
Per tutti quelli che non hanno mai assistito agli eventi
religiosi di Pasqua che si svolgono in Puglia, lascio tre interessanti post da leggere in
cui si parla delle tradizioni che appartengono alla nostra cultura.
Uno sguardo alle principali processioni che si svolgono Taranto con alcuni elementi storici.
Le particolarità che differenziano le processioni di Castellaneta da quella di Taranto e una galleria fotografica di tutte le statue sacre.
La suggestiva e toccante ricostruzione della passione e della morte di Cristo organizzata dall'associazione La Durlindana nel Parco Madre Teresa di Calcutta a Massafra.
Inoltre, per chi non
vuole perdere i riti della Settimana
Santa potrà seguire tutti gli appuntamenti online collegandosi ai canali
web del Vaticano e Papa Francesco.

Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. Se siete curiosi cliccate qui Dico di me
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