Notizie poco rassicuranti per chi viaggia in aereo in
modalità low cost.
Negli ultimi mesi si parla sempre di più di turismo sostenibile e si punta il dito contro i viaggi in aereo a lungo e medio raggio che a quanto
pare sono quelli che inquinano di più.
In particolar modo sui voli low cost che
fanno aumentare il traffico aereo e determinano lo spostamento di migliaia di
persone in tutto il mondo. Si prevede un trend solo in crescita.
Pensate solo a quanti aeri sorvolano i cieli di tutto il
mondo e quanto inquinamento viene prodotto nell'atmosfera. Il traffico aereo
mondiale produce più del 2% di CO2 di origine antropica e tra le
dieci aziende più inquinanti d'Europa è risultata proprio la Ryanair.
Non mi sorprende quindi che l'Unione Europea stia decidendo
di tagliare i sussidi ai carburanti e forse la stagione dei voli low cost è
destinata a chiudere.
Attualmente il Green new deal della Commissione europea non
ha ancora deciso se puntare sulle compensazioni oppure su tassazioni del
carburante per tagliare le emissioni di anidride carbonica.
L'obiettivo è diminuire le emissioni di gas serra per contenere l'aumento della temperatura entro 1,5 °C.
Allora non si deve viaggiare più in aereo?
Con questo non voglio dire che non si deve più viaggiare in
aereo ma capire che forse è possibile diminuire i viaggi in aereo prediligendo gli spostamenti con altri mezzi più sostenibili o al massimo voli diretti.
Le
compagnie aeree stanno cercando una soluzione per compensare la produzione di
CO2. Tra le proposte sul tavolo della trattazione, ma è ancora da
perfezionare, c'è quella di far pagare di più il biglietto aereo per destinare la
quota eccedente alle energie rinnovabili e alla riforestazione.
Sicuramente, se ciò dovesse accadere, l'aumento del costo
del biglietto non piacerà alle tasche dei viaggiatori abituati a scorrazzare
per i cieli con poche decine di euro e ad organizzare più viaggi all'anno.
Il progetto Tourists for Future, viaggiare sostenibile
Viaggiare con altri mezzi si può e, a questo proposito, è
giusto di questi giorni la notizia di un gruppo di amici, professionisti ed
esperti, che insieme hanno ideato il progetto Tourists 4 Future.
In novanta giorni toccheranno tutte le regioni italiane partendo
da Palermo e arrivando a Bergamo, come città simbolo della pandemia da Covid
19, e la gran parte dell'itinerario sarà fatto a piedi, in bici e in barca.
Per
compensare l’emissione di CO2 dovuta ai tratti in cui saranno
costretti a viaggiare in traghetto o in furgoncino pianteranno alberi nella
zona del Trentino danneggiata dalla tempesta del 2018.
La trovo una idea fantastica,
un esempio da tenere sempre presente.
Il turismo sostenibile e il turismo responsabile, due facce della stessa medaglia
All'inquinamento si aggiunge il sovraffollamento di turisti
in luoghi che per migliaia di anni sono stati liberi dalla presenza umana.
Tutto questo sta creando un impatto devastante anche sulle popolazioni locali che si sono visti invadere in nome del business turistico dei grandi tour operator e delle compagnie aeree.
Cresce sempre di più in noi viaggiatori la consapevolezza che bisogna avere più attenzione e cura dei luoghi che visitiamo. Quando parlo di luoghi intendo nel complesso tutto quello che lo compone: l'ambiente e la comunità che la vive e la abita.
|
L'associazione Legambiente è in prima fila con campagne rivolte alla diminuzione dei gas serra. |
Tutto si racchiude in un solo pensiero: è necessario avere un comportamento responsabile e sostenibile perché ogni nostra azione è fondamentale per preservare, conservare e tutelare i posti che visitiamo senza sfruttare e maltrattare il territorio.
Ovunque decidiamo di andare dobbiamo prendere coscienza che siamo ospiti in quella terra e che non possiamo
comportarci come dei predatori di ciò che offre.
Quali comportamenti bisogna avere e quali azioni bisogna fare?
Se state organizzando un viaggio studiate il luogo che visiterete. Informatevi sugli usi e i costumi, sulle tradizioni locali e considerate i comportamenti che dovete tenere per non offendere la comunità locale, senza imporre i propri stili di vita.
Scegliete un abbigliamento adeguato senza essere troppo appariscenti, soprattutto se entrate in un luogo di
culto.
Provate i cibi che producono assaggiando i piatti locali.
Magari affidatevi ad un tour operator che organizza viaggi etici e consapevoli e fatevi consigliare le strutture gestite dai locali a
basso impatto ambientale, le visite e i percorsi con guide del posto che più si adattano alla vostra scelta.
Negli ambienti naturali seguite i sentieri consigliati senza disturbare piante e animali e rispettate il loro habitat.
Non comprate souvenir fatti di
piante e animali a rischio di estinzione come i coralli, denti di balene e zanne di elefante.
Inoltre, è importante non lasciare traccia del vostro passaggio: non gettare i rifiuti per terra, sulle spiagge e in mare, soprattutto
di plastica, perché rimarranno lì per centinaia/migliaia di anni.
|
L'abbandono incontrollato dei rifiuti provoca un immane danno all'ambiente |
Cerchiamo in ogni modo di evitare in futuro le montagne di spazzatura che vagano per gli oceani o
sotterrate nelle discariche. Vi ricordo che i piccoli gesti fatti da ognuno di noi portano a grandi traguardi.
Portatevi una borraccia da riempire di acqua ogni volta che ne avete la possibilità. Non sprecate energia ed acqua lasciando le luci e i
condizionatori accesi quando uscite e i rubinetti aperti dopo esservi lavati.
E non lasciate ogni giorno gli asciugamani per terra nei bagni dove alloggiate ma usateli per più giorni come fate a casa vostra, anche se pensate che tanto è tutto pagato.
Vi consiglio di adattarvi ai tempi e ai ritmi della popolazione locale vivendo la vera esperienza che si cerca da un viaggio perché la vera
vacanza è tornare a casa arricchiti di ricordi che non scorderete mai.
Un articolo molto interessante che ripropone il turismo sostenibile come prossima scelta dei consumatori!
RispondiEliminaquesto post riassume tutti i ragionamenti che ci hanno animato negli ultimi tre mesi. Purtroppo per le low cost l'impatto è stato molto pesante, ci vuole ancora tempo per poter avere un quadro nitido della situazione e di come evolverà il settore.
RispondiEliminawww.visit-campania.it
Questo post è da incorniciare. Da viaggiatrice,amante del mio pianeta, sarei disposta a fare qualche sacrificio in più, per il bene comune.
RispondiEliminaCiao Maria! Ho letto con molto interesse il tuo post. Tocchi due punti a me molto cari: i viaggi, perché amo viaggiare, e la sostenibilità degli stessi, perché sto sviluppando una sempre maggiore attenzione verso questi temi. La soluzione? Spero nella ricerca e nella tecnologia. Spero in un uso più consapevole di mezzi fortemente inquinanti, spero in scelte consapevoli delle grandi compagnie aeree. Spero in tante cose probabilmente poco realizzabili nell'immediato. Mi piacerebbe però che i viaggi potessero essere, con la formula del low cost, sempre disponibili per quante più persone possibili, non per pochi fortunati. Abbiamo bisogno, disperatamente, di aprire mente e cuore verso il diverso. E per farlo bisogna andare a conoscerlo!
RispondiElimina