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Corridonia, il borgo marchigiano con una curiosità incredibile |Marche|

Corridonia è uno dei borghi del maceratese che mi ero riproposta di visitare, nonostante mi fosse stato detto: ”Ma che ci vai a fare, non c’è nulla di bello da vedere!” Devo dire che questa frase ha sempre l’effetto contrario su di me e quindi ha prevalso più di prima la curiosità di andare a scoprirla.  Alla fine posso confermare che ho fatto bene e in questo post vi racconto la particolarità di Corridonia che stupisce e che ha rappresentato per me la vera scoperta di questo paese.  Visita a Corridonia  Corridonia si trova nelle Marche in provincia di Macerata . Il borgo si incontra dopo pochi chilometri, sulla sinistra, quando si percorre la Val di Chienti che da Civitanova Marche va verso i Monti Sibillini. Da lontano si può vedere il suo profilo con il campanile che svetta al centro di una serie di case che si estendono su un’altura.  Dopo aver visitato parecchi borghi nel maceratese che grosso modo si somigliano immaginavo che anche Corridonia avesse il bel centro storico con ch

Al MArTA di Taranto, il più bel museo archeologico d'Italia

Bambino che osserva i reperti archeologici

Il più bel museo archeologico nazionale si trova a Taranto. È il MArTa, una delle attrattive maggiori e interessanti da visitare in città. 
Al suo interno attraverso i suoi reperti si srotola la storia antica di Taranto dalla Preistoria fino alla dominazione romana.


Breve cenno al mito di Taranto e alla sua fondazione

Prima di parlarvi del museo voglio darvi alcune piccole notizie sulla fondazione di Taranto partendo da una frase:

"Quando vedrai piovere dal ciel sereno, conquisterai territorio e città." 

Queste bizzarre e occulte parole furono pronunciate dall'oracolo di Delfi a Falanto, prima che egli partisse da Sparta alla conquista di una nuova terra. Segnano anche la nascita di Taranto che, come dice la storia mista a leggenda,  fu fondata dall'ecista spartano (una specie di capo spedizioniere). 

Se vogliamo essere più precisi, bisognerebbe dire colonizzata, visto che questo territorio all'epoca, nel 700 a.C., era già abitato da un'altra popolazione, gli Iapigi.

Ma questa è davvero un'altra storia.
La vera storia di Taranto è raccolta e custodita nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il MArTa , una perla di alto valore per Taranto.

Visita al MArTa, per un viaggio indietro nel tempo

Non tornavo al museo dai tempi del liceo, quando con tutta la classe facemmo una visita scolastica, senza molto interesse da parte nostra. 
Oggi r
ivederlo dopo tanti anni mi ha fatto davvero uno strano effetto perché non lo ricordavo così curato, elegante e, aggiungo con immenso piacere, rilassante. 

Quei pochi ricordi che qualche volta riaffioravano nella mia mente erano legati alla tomba dell'atleta e  ai meravigliosi ori di manifattura eccellente.
Null'altro!
Ho approfittato delle Giornate Europee del Patrimonio e delle aperture serali per decidere di visitare uno dei tanti gioielli di Taranto.

Il MArTa di Taranto è stato riconosciuto come uno dei musei archeologici più importanti d'Italia dal Ministero per i Beni Culturali e le Attività Culturali e del Turismo.
Le motivazioni sono tutte all'interno e costituiscono un patrimonio culturale artistico di grande pregio.


Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto è suddiviso in sale e corridoi.

Il museo è suddiviso in sale continue disposte su tre piani. È come fare un viaggio indietro nel tempo, dal momento in cui Falanto approdò sulla costa tarantina a Saturo (diventato in seguito sito archeologico) fino all'epoca dei romani che conquistarono la città nel 272 a.C. 

Bisogna dire che, dopo aver vissuto un lungo periodo di splendore, con l'arrivo dei romani Taranto fu pian piano depredata delle sue ricchezze artistiche e umane.
Ci furono momenti bui e di decadenza.

Il tesoro del MArTa: reperti archeologici unici e preziosi 

La visita comincia dal terzo piano dove sono conservati i reperti archeologici più antichi all'interno di teche e vetrine illuminate, collocate lungo gli ampi corridoi. 


Capitelli di ordine ionico conservati al Museo Archeologico Nazionale di Taranto

Iscrizioni su reperti archeologici.

Il centro museale merita di essere visto tutto nei minimi dettagli. Tra tutto il materiale in esposizione, e seguendo l'itinerario consigliato, vi consiglio di non perdere assolutamente:

I Crateri a volute a figure rosse, le cui sequenze dipinte narrano la nascita di Dionisio dalla coscia di Zeus, dopo una gestazione divina (400- 380 a.C.).

Le piccole e graziose anfore piriformi - dette balsamari - utilizzate per contenere unguenti e oli profumati (560-570 a.C.) molto usati in quell'epoca.

Il sarcofago dell'atleta di Taranto con all'interno lo scheletro in perfette condizioni e le 4 anfore panatenaiche (480 a.C.) frutto delle vittorie dell'atleta.

I pregiati mosaici che ricoprivano i pavimenti di edifici pubblici e di eleganti ville private del periodo romano, come dei tappeti di pietra.

Coppia di crateri a volute a figure rosse.

Collezione di balsamari.

Il sarcofago dell'atleta di Taranto.

Il fiore all'occhiello del Museo di Taranto è la famosa collezione degli ori, apprezzati e conosciuti in tutto il mondo. 
Una serie di magnifici e raffinati oggetti creati abilmente dai maestri artigiani orafi della Taranto ellenistica. Tra questi, i prezioso orecchini di varie forme (a elice, a navicella e con pendenti) e  le splendide collane e bracciali. 

Non si può fare a meno di restare affascinati dalle incantevoli corone e dai diademi, impreziositi da corniole, graniti e smalti, arricchiti da filigrana a motivi floreali.


I pavimenti a mosaico.

Gli orecchini simbolo della collezione degli ori di Taranto.

Le foto riportano soltanto alcuni pezzi della vasta raccolta di reperti archeologici che sono esposti al MArTa.
Sono quelli che mi hanno maggiormente colpito e devo ammettere che in quasi due ore non si riesce a vedere tutto e a guardare con attenzione il contenuto delle vetrine, le stele con le iscrizioni e le belle cariatidi di notevole fattura.



Bracciali e diademi di oro da ammirare nel MArTa.

Oltre a soffermarsi ad osservare queste collezioni, il tempo passa guardando i monitor su cui scorrono le immagini di repertorio che
ricostruiscono i contesti storici, raccontano come sono stati fatti i ritrovamenti e come sono stati recuperati i tesori storici. 

Direi che è perfetto, non manca proprio nulla.
                             
Vi suggerisco di beneficiare delle prossime giornate d'autunno, perfette per visitare il Museo che è aperto tutti i giorni, anche la domenica, dalle 8.30 alle 19.30.

Ricordatevi che, per avere maggiore conoscenza e godere appieno delle bellezze esposte, la visita dovrebbe essere necessariamente accompagnata da una guida capace di farvi immergere nelle varie epoche della avvincente storia di Taranto, conosciuta da tutti come la capitale della Magna Grecia. 

In una prossima visita a Taranto, mettete al primo posto nella vostra agenda, il museo MArTa. 
Non ve ne pentirete.

Commenti

  1. Mi vergogno ad ammettere che non lo conoscevo, ma deve essere molto interessante...e quei gioielli sono superlativi..

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  2. che meraviglia..adoro i Musei peccato la distanza!!

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  3. sono stata molte volte a Taranto ma non ho mai visitato il museo, devo rimediare!

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  4. bellissimo articolo mi hai fatto venire la voglia di visitarlo.....

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    1. Si, dovresti ritagliare un pò di tempo. Ne vale veramente la pena

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