Siamo a dicembre, il mese delle luci e delle buone azioni. Dell'albero da addobbare e della preparazione del presepe per rappresentare la natività di Gesù.
A Massafra ogni anno si allestisce uno dei presepi viventi più suggestivi in Puglia nel villaggio rupestre Santa Marina nella gravina San Marco.
Come è nata la tradizione dei presepi viventi?
Bisogna tornare indietro fino al 1200 ad Assisi quando il Santo poverello ebbe questa illuminante idea.
La Natività di Gesù: da San Francesco ad oggi
Come dicevo, la prima rappresentazione della Natività di Gesù ci riporta a San Francesco e all'anno 1223 nel pieno Medioevo
In quel periodo Francesco d'Assisi volle celebrare la notte di Natale presso l'eremo di Greccio.
Furono portati sul luogo un bue, un asinello e un altare portatile che fu collocato su una mangiatoia. Il momento dell'Eucarestia, cioè dell'abbassamento, rappresentava l'adagiamento del Bambino Gesù nella mangiatoia.
In quella notte, la prima rappresentazione era fatta solo dalla mangiatoia, il bue e l'asinello.
Dopo la morte del frate, in tutta Italia e in tutte le case si cominciò a diffondere questa abitudine e a rappresentare il presepe che si arricchì di particolari fino a diventare patrimonio della cultura e fede popolare e di diffusione dell'annuncio evangelico.
Allo stesso modo, si ricostruiva anche il presepe vivente trovando luoghi che ricordassero quello della nascita del Bambinello.
Il presepe vivente a Massafra nela gravina San Marco
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Vista sul villaggio rupestre Santa Marina a Massafra dove si ricostruisce il presepe vivente |
A Massafra, da dieci anni, nella cornice scenografica del villaggio rupestre di Santa Marina nella gravina San Marco, si rinnova ogni anno una rappresentazione del presepe vivente, unica e irripetibile, sempre più coinvolgente, suggestiva e autentica.
È come una tela dipinta che si compone di scene sacre e della semplice vita quotidiana di quei tempi, ognuna di esse ricostruita in una delle grotte naturali del villaggio rupestre che così prende vita e si anima.
Quel luogo, che per il resto dell'anno rimane silenzioso, accoglie uno scenario mistico che culmina nella raffigurazione della Sacra Famiglia.
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Una delle scene di vita quotidiana rappresentata nel presepe vivente di Massafra |
Il villaggio Santa Marina si presta molto bene per l'allestimento del presepe.
È un complesso rupestre immerso in una rigogliosa vegetazione costituito da varie tipologie di grotte che avevano la funzione di abitazioni, stalle e botteghe.
La più grande delle grotte è la chiesa di Santa Marina in cui viene collocata la Famiglia di Betlemme.
Il luogo inedito e la minuzia nella ricostruzione dei particolari rendono questo presepe vivente di straordinaria bellezza.
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Scene tratte dal presepe vivente che ogni anno si ricostruisce nel villaggio rupestre Santa Marina |
Ad organizzare ogni anno questo evento è la Pro Loco di Massafra insieme all'associazione Durlindana che mette a disposizione molti abiti storici indossati dai figuranti.
Per il 2020 è tutto rimandato per l'emergenza Covid 19
Natale per me
Dicembre è il mese che riassume tutto un anno, che fa fare resoconti, bilanci e riflessioni su quello che è stato ma anche promesse e propositi per quello che verrà.
Per me è essenziale che ci sia, così com'è, forse meno frenetico, commerciale e materialista ma ricco di aspettative sotto ogni punto di vista.
È come se l'aria si impregnasse di una atmosfera particolare che tocca tutti i nostri sensi e arriva dritta al cuore.
Io lo aspetto sempre con desiderio questo mese che mi riempie di gioia, di ricordi, di profumi dell'infanzia.
Gli odori e i sapori dei dolci tipici e dei succulenti piatti tradizionali preparati con cura per dare delizia alle papille gustative durante i pranzi natalizi in famiglia che erano così lunghi da sfinirti.
Perché Natale è questo. Natale è famiglia, è l'insieme di quelle persone che si prendono cura l'uno dell'altro.
Di quel periodo - di me bambina - ricordo l'attesa della mezzanotte per scartare il piccolo regalo che tanto avevo atteso dopo essere stata buona tutto l'anno.
Ma prima di ogni cosa, tutti insieme, cantavamo Tu scendi dalle stelle e il più piccolo dei bambini poneva Gesù Bambino nella mangiatoia del presepe.
Era un momento importante per noi bambini. L'atmosfera si caricava di pathos e quel gesto suscitava un' intensa emozione, consapevoli, se pur piccoli, del grande significato della Natività.
Oggi alcune tradizioni si sono perse, non ci sono più le grandi riunioni di famiglia, molti della famiglia hanno oltrepassato il muro dell'invisibile.
Una parte di me è cresciuta, a volte guardo con molta nostalgia i tempi passati che non possono tornare.
Allora mi affido al mio cuore che mi conforta perché custodisce ancora quei cari e dolci momenti.
Foto concesse della Pro loco Massafra
Quella vista me la ricordo troppo bene! Con le luci e l'atmosfera di Natale deve essere troppo suggestivo. Direi che non potevate veramente scegliere luogo migliore Maria!
RispondiEliminaAnche la ricostruzione viene fatta nei minimi particolari. Si resta meravigliati.
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