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Corridonia, il borgo marchigiano con una curiosità incredibile |Marche|

Corridonia è uno dei borghi del maceratese che mi ero riproposta di visitare, nonostante mi fosse stato detto: ”Ma che ci vai a fare, non c’è nulla di bello da vedere!” Devo dire che questa frase ha sempre l’effetto contrario su di me e quindi ha prevalso più di prima la curiosità di andare a scoprirla.  Alla fine posso confermare che ho fatto bene e in questo post vi racconto la particolarità di Corridonia che stupisce e che ha rappresentato per me la vera scoperta di questo paese.  Visita a Corridonia  Corridonia si trova nelle Marche in provincia di Macerata . Il borgo si incontra dopo pochi chilometri, sulla sinistra, quando si percorre la Val di Chienti che da Civitanova Marche va verso i Monti Sibillini. Da lontano si può vedere il suo profilo con il campanile che svetta al centro di una serie di case che si estendono su un’altura.  Dopo aver visitato parecchi borghi nel maceratese che grosso modo si somigliano immaginavo che anche Corridonia avesse il bel centro storico con ch

Passeggiare a Milano: da Piazza Duomo all'Arco della Pace

L'Arco della Pace visto da Corso Sempione

Se pensate di andare a Milano e non sapete da che parte cominciare per visitarla ecco un post ideato proprio per voi che per la prima volta arrivate in questa città metropolitana.
È rivolto anche a chi vuole tornare a Milano e scegli di passeggiare da Piazza Duomo all'Arco della Pace.


Da Piazza Duomo all'Arco della Pace

Quello che vi suggerisco è un itinerario classico da fare, ovviamente, a piedi, così come ho fatto io, intervallando la passeggiata con momenti di pausa nei tanti bar, pasticcerie e locali che si incontrano lungo il percorso.
Senza dimenticare che durante il tragitto si incontrano monumenti e chiese che meritano una sosta. 

L'itinerario milanese comincia da Porta Ticinese e arriva fino all'Arco della Pace ed essendo un percorso lungo ho pensato di suddividerlo in due parti. 
Se ve lo siete persi, vi consiglio di leggere anche la prima parte dell'itinerario che va da Porta Ticinese a Piazza Duomo, due chilometri dal Naviglio Grande e la Darsena al maestoso Duomo gotico.



Il Naviglio Pavese collega Milano a Pavia
Vista sul Naviglio Pavese 

Da cinque anni trascorro le festività natalizie in Lombardia, viaggiando da Taranto a Milano per ragioni di cuore. Sono motivi che mi legano alla famiglia, a mia figlia e al mio nipotino che vivono a mille chilometri di distanza. 

Sono solita visitare Milano la sera di Natale per un duplice scopo: smaltire la grande abbuffata del pranzo e trovare la giusta occasione per apprezzare fino in fondo questa parte della città che risplende di mille luci e, soprattutto, non è troppo affollata. 
Specifico meglio, la gente c'è, ma è sempre poca rispetto ai giorni che precedono il Natale.

Dopo aver percorso via Torino, ecco il Duomo. Con la sua facciata, ricca di tutti i suoi preziosi elementi architettonici, domina la piazza circondata da palazzi di fine Ottocento. 

Di fronte alla Basilica si trova il famoso Palazzo ex Carminati che nel 1999 fu smantellato dalle enormi insegne luminose pubblicitarie che imperavano negli anni Settanta e riportato al suo decoro iniziale.

Milano: la Galleria Vittorio Emanuele II


La Galleria Vittorio Emanuele II nel periodo natalizio pieno di luci
La Galleria Vittorio Emanuele II illuminata da tante luci natalizie.

Alla destra del Duomo si accede alla Galleria Vittorio Emanuele IILo stile neo rinascimentale, la sua architettura in ferro e vetro la rendono una delle attrazioni più visitate di Milano.

Sono attirata come una calamita dal ferro e, nonostante la folla si concentri nella zona centrale, cerco di avvicinarmi il più possibile all'incrocio delle quattro bracci.

Nel periodo natalizio si presenta ai visitatori illuminata da migliaia di piccole luci scintillanti che ricoprono la cupola di forma ottagonale. 

L'albero di Natale tempestato di cristalli di Swaroski troneggia con tutto il suo luccichio nel mezzo della galleria. 
Una tradizione che si ripete ogni anno per la gioia dei visitatori.

Vi consiglio di non avere fretta e di soffermarvi a guardare intorno: in alto, per ammirare le quattro pale dipinte ai quattro lati che raffigurano i quattro continenti e, in basso, i mosaici che rappresentano gli stemmi di quelle che furono le capitali d'Italia.


La Galleria è considerata il salotto di Milano. Trovano posto i migliori negozi delle grandi firme ed eleganti ristoranti di rinomati chef, come Carlo Cracco.

Lascio la Galleria Vittorio Emanuele II e proseguo andando a sinistra, verso via Dante che percorro fino al Castello Sforzesco.

Per orientarvi meglio, guardate la cartina dell'itinerario a piedi alla fine di questo post.

La sera l'aria è un tantino gelida, visto che siamo a dicembre, per cui vi consiglio di coprirvi bene.

Verso via Dante

Via Dante, anch'essa tutta illuminata con le luci natalizie, porta direttamente al Castello Sforzesco che non può essere visitato. Questo può essere uno degli inconvenienti se l'itinerario si fa di sera e nei giorni festivi, ma visto che questa è una passeggiata, le visite le potete rimandare.

Questo non rende, però, meno suggestivo il luogo.

Milano: il Castello Sforzesco 

Veduta del Castello Sforzesco da via Dante
Il Castello Sforzesco illuminato 

A iniziare la costruzione del Castello Sforzesco nella seconda metà del 1300 fu Galeazzo II Visconti e, dopo varie demolizioni, nel 1450 fu ricostruito da Francesco Sforza anche se i milanesi non era molto d'accordo in quanto consideravano il castello un simbolo di tirannia.
 
In seguito, Ludovico il Moro, amante delle arti, chiamò a corte illustri ingegneri e architetti, come Leonardo da Vinci e il Bramante per dargli un aspetto più sfarzoso.


Il Castello Sforzesco è stato soprattutto una caserma militare che negli anni ha visto succedere le varie dinastie degli Sforza e successivamente fu occupato da truppe militari nei vari conflitti, fino alla guerra con gli austriaci.

Pensate che alla fine dell'Ottocento, poiché ricordava ai milanesi periodi dolorosi e bui, stavano addirittura prendendo la sventurata decisione di demolirlo.
Per fortuna, l'architetto Luca Beltrami riuscì a salvarlo. 
Lo ristrutturò e, grazie a lui, noi oggi possiamo ammirare questo monumento di pregiato valore storico.

Intanto, godetevi la splendida fontana, la cosiddetta Torta degli Sposi, che si para davanti al castello e che con i suoi zampilli ravviva la zona antistante. 

La bellezza del castello milanese è avvalorata dal bellissimo Parco Sempione che lo circonda. È un polmone verde nel cuore della città con monumenti ed edifici da visitare. È un luogo dove i milanesi fanno attività fisica o semplicemente passano qualche ora in assoluto relax. 


Milano: l'Arco della Pace 

L'Arco della Pace e in fondo il Castello Sforzesco
L'Arco della Pace. Al centro, in lontananza, si può notare il Castello Sforzesco

Attraverso il parco, trascurando la sua visita ma mi riprometto di tornare, e mi dirigo verso l'Arco della Pace posizionato al centro di un semicerchio pedonale alla fine di Corso Sempione.
Sono quasi alla fine del mio itinerario dopo essere partita da Piazza Duomo ho percorso un po' più di 2 chilometri, come si vede dalla mappa alla fine.

L'Arco fu costruito nella prima metà del 1800, in pieno regime Napoleonico, per festeggiare la vittoria dei francesi sui prussiani. Per questo motivo inizialmente si chiamava Arco della Vittoria. 
Quando cadde il Regno d'Italia e gli austriaci ritornarono a comandare a Milano, l'Arco fu dedicato alla pace europea che si ottenne con il Congresso di Vienna nel 1815.

Una piccola curiosità: prima dell'inaugurazione gli austriaci si fecero beffe dei francesi ruotando la sestiga della pace, posta in alto sull'arco, di 180 gradi in modo che il didietro dei cavalli fosse rivolto verso la Francia

Finisce con questa curiosità sull'Arco della Pace il mio itinerario nel centro storico milanese. 

Detto tra noi

Milano mi ha incuriosito sin dalla prima volta che sono arrivata. Non avevo grandi aspettative perché pensavo fosse una città del nord Italia fredda e priva di attrattive. Sono stata smentita alla grande e non so quanto tempo ci metterò per conoscerla meglio. 

I due piccoli itinerari che ho descritto meritano la visita senza fretta perché strada facendo è una continua scoperta di posti più o meno conosciuti di Milano.

Un'ultima info: se alla fine della passeggiata siete stanchi e non volete ritornare a piedi c'è sempre il tram n.10 che vi riporta indietro. 


L'itinerario a piedi che porta da piazza Duomo all'Arco della Pace
Itinerario a piedi da piazza Duomo all'Arco della Pace 

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Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. Se siete curiosi cliccate qui Dico di me

Commenti

  1. Da milanese che vive agli antipodi, ogni volta che trovo un post che parla della mia città mi ci fiondo. Grazie di aver diffuso la sua bellezza, per un attimo mi hai riportata lì ^_^

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    1. Per amare Milano ci vuole tempo e pazienza. Sono contenta che ti sia piaciuto il mio post :D

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  2. Un ottimo suggerimento per chi ha voglia di passeggiare tra le bellezze di Milano in tranquillità, di giorno o di sera! Sono tutti luoghi che conosco molto bene, ma mi fa sempre piacere farmi un giro in centro, magari trascorrendo qualche momento di relax al Parco Sempione :)

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  3. E' da una vita che manco da Milano e a parte il centro e il castello sforzesco, non ho mai visitato altro. Ora che le giornate si allungheranno, mi piacerebbe ritornarci: la tua prima tappa è un buon punto di partenza!

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    1. C'è tantissimo da vedere anche se il centro di Milano attira sempre ogni volta che ci vai.

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