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Corridonia, il borgo marchigiano con una curiosità incredibile |Marche|

Corridonia è uno dei borghi del maceratese che mi ero riproposta di visitare, nonostante mi fosse stato detto: ”Ma che ci vai a fare, non c’è nulla di bello da vedere!” Devo dire che questa frase ha sempre l’effetto contrario su di me e quindi ha prevalso più di prima la curiosità di andare a scoprirla.  Alla fine posso confermare che ho fatto bene e in questo post vi racconto la particolarità di Corridonia che stupisce e che ha rappresentato per me la vera scoperta di questo paese.  Visita a Corridonia  Corridonia si trova nelle Marche in provincia di Macerata . Il borgo si incontra dopo pochi chilometri, sulla sinistra, quando si percorre la Val di Chienti che da Civitanova Marche va verso i Monti Sibillini. Da lontano si può vedere il suo profilo con il campanile che svetta al centro di una serie di case che si estendono su un’altura.  Dopo aver visitato parecchi borghi nel maceratese che grosso modo si somigliano immaginavo che anche Corridonia avesse il bel ce...

Massafra: cripte, chiese, affreschi e la pratica della colatura dei corpi


Non vedo l’ora di parlare di nuovo delle chiese e cripte rupestri di Massafra e della Terra delle Gravine

Ma ancor di più non vedo l’ora di raccontare un dettaglio che ho appreso durante il trekking urbano fatto con il dott. Giovanni Berardi, direttore tecnico dell’Ufficio di accoglienza turistica cittadino: la raccapricciante scoperta della tanatometamorfosi praticata a Massafra.

La civiltà rupestre in Puglia 

La civiltà rupestre si sviluppa in quella parte della Puglia che presenta formazioni rocciose che danno origine a grotte naturali e danno la possibilità di scavare agevolmente una pietra “morbida” per la realizzazione di rifugi e case.

La Terra delle Gravine è una di queste aree pugliesi che si è arricchita di artistici tesori rupestri, piccoli scrigni che racchiudono la loro storica attività religiosa e civile.

Quello che più mi colpisce è che alcuni siti rupestri si trovano oggi inglobati nel contesto urbano e convivono con esso. 

Con l’espansione della città, le nuove costruzioni moderne hanno circondato e, in qualche modo soffocato, i magnifici reperti archeologici.

La cripta bizantina di San Leonardo 

La prima tappa è dedicata alla cripta bizantina di San Leonardo. Fino agli anni '50 era circondata da alberi di ulivo, quindi, si trovava in aperta campagna, fuori Massafra. 

Se da una parte poteva essere una condizione favorevole perché non attaccata da fonti inquinanti, visto che è esposta all'aria, dall’altra era preda di vandalismo, tant’è che alcune parti, in particolar modo i visi delle figure sacre ritratte, sono state asportate.  

Inizialmente, sorse come tomba funeraria, poi, nel XIII fu adibita a chiesa. Oggi si può ammirare nell'abside l'affresco della Deesis e l'iconostasi che richiamano la cultura bizantina. 
L'altare distaccato dalla parete riporta invece alla tradizione greca. 


Affreschi bizantini a massafra
La Deesis, il Cristo centrale ha in mano un manoscritto su cui si legge Ego sum l'alfa e l'omega (Io sono l'inizio e la fine)

La cripta si trova sottoposta al livello stradale in via Frappietri e vi si accede da un cancello chiuso al pubblico. Quindi non è visitabile se non con una guida.

La cripta di Sant’Antonio Abate

La seconda tappa ci porta sulla trafficata Via Messapia nel centro storico di Massafra.
Ferma davanti a un'anonima porticina in ferro, penso che non ci possa essere nulla di così interessante dietro. Mai sottovalutare. 

La porta conduce ad un inaspettato piccolo museo sotterraneo che conserva una serie di dipinti murari. 

Attraverso il lungo androne perpendicolare alla sovrastante via Vittorio Veneto, scendo ancora alcuni gradini, e lo splendido spettacolo che si presenta davanti ai miei occhi mi lascia sbalordita. 

È un’ampia sala le cui pareti sono un continuo di affreschi, anche questi non uniformemente conservati, il cui colore dominante è il rosso con le sue sfumature, sbiadito nel tempo.

Non per questo non si resta incantati a guardarli, immaginando come potessero essere se fossero stati ben conservati. 
Li osservo nei loro minimi particolari, occhi, mani, scritte, abiti cercando di scoprire simbologie e significati a me sconosciuti.


Affreschi bizantini a Massafra
La parte della cripta di Sant'Antonio Abate in cui si celebrava il rito bizantino. 

L’ambiente unico contiene i segni distintivi di due diverse cerimonie liturgiche che si svolgevano all’interno, quella bizantina e quella latina ed è evidente che queste si svolgevano in due luoghi separati che poi sono stati uniti.

La stanza è priva di aperture verso l’esterno e si percepisce un’umidità pesante che rende difficile la conservazione del tesoro sotterraneo che, secondo me, merita una maggiore attenzione da parte degli enti preposti.  

La chiesa di San Toma e la tanatometamorfosi

Rimanendo nel centro storico, sono arrivata in via Fanelli, in quello che un tempo veniva chiamato rione dei Nobili, ora San Toma, in cui  sorge l’omonima chiesa risalente al XIV secolo e dedicata a San Tommaso

Queste non sono chiese grandi con colonne, capitelli, stucchi, decorazioni barocche ma semplici e piccoli luoghi di culto. 

In questo caso la chiesetta è impreziosita da una tela posta sopra l'altare in cui è raffigurato San Tommaso incredulo vicino a Gesù Cristo.

Nonostante ciò, qui si ritrova un particolare che rende la visita unica e sorprendente.

La pratica della tanatometamorfosi

Come dicevo, a prima vista, la chiesa di San Toma potrebbe apparire poco interessante se non fosse per una scaletta laterale che porta nella zona sottostante. 

Era una vecchia camera funeraria, e si racconta che quando fu scoperta il pavimento era ricoperto di ossa e teschi umani. 

Pietre antiche a grata
La grata per la colatura orizzontale. I morti venivano sistemati per la pratica di mummificazione.

Immagino che sia stata una scena macabra per chi l'ha vista per la prima volta (pare fosse una donna che lanciò un urlo disumano e io, che non mi ci vedo proprio nei panni di Marion Ravenwood, non avrei voluto trovarmi al suo posto). 

Continuando la visita, oltre alle tombe, lateralmente alla stanza si trova una griglia fatta di pietra e sotto di essa una camera con alcune ossa. 

Bene, qui, si praticava la tanatometamorfosi, una sorta di mummificazione dei corpi. I cadaveri venivano sistemati sulla grata orizzontale e lasciato colare

Il corpo grazie ad una particolare temperatura e umidità perdeva i liquidi mentre la carne assumeva un colore come il cuoio e cominciava ad aderire alle ossa. 
Una volta "asciugato" il corpo, le ossa si raccoglievano negli ossari più piccoli.

La tanatometamorfosi era una pratica funeraria attuata in tutto il Regno delle Due Sicilie ed è stata vietata agli inizi del XX secolo per motivi igienici. 
Quindi, non c'è da meravigliarsi se anche a Massafra si trovano luoghi in cui si mummificavano i corpi.

Detto tra me e voi

Massafra nasconde mirabili segreti sotterranei che possono benissimo essere definiti come un museo itinerante. 

Infatti, l'itinerario che ho descritto si fa a piedi agevolmente ed è solo una piccola parte dei siti rupestri che è possibile visitare nel complesso urbano e nei dintorni di Massafra. 

Lo considero un grande e fragile patrimonio storico - artistico e necessita di una specifica attenzione per la sua conservazione da parte degli enti competenti. 



*in collaborazione con Info Point Massafra per Puglia Promozione

Ciao sono Mariaispiratrice di viaggi lenti, antistress e sostenibili con la licenza (abusiva!) di scrivere. Il mio è un semplice blog. Semplice come me e come tutto quello che faccio. Se siete curiosi cliccate qui Dico di me


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