Non vedo l’ora di parlare di nuovo delle chiese e cripte
rupestri di Massafra e della Terra delle Gravine.
Ma ancor di più non vedo l’ora
di raccontare un dettaglio che ho appreso durante il trekking urbano fatto con il
dott. Giovanni Berardi, direttore tecnico dell’Ufficio di accoglienza turistica
cittadino: la raccapricciante scoperta della tanatometamorfosi praticata a
Massafra.
La civiltà rupestre in Puglia
La civiltà rupestre si sviluppa in quella parte della Puglia
che presenta formazioni rocciose che danno origine a grotte naturali e danno la
possibilità di scavare agevolmente una pietra “morbida” per la realizzazione di
rifugi e case.
La Terra delle Gravine è una di queste aree pugliesi che si è
arricchita di artistici tesori rupestri, piccoli scrigni che racchiudono la
loro storica attività religiosa e civile.
Quello che più mi colpisce è che alcuni siti rupestri si
trovano oggi inglobati nel contesto urbano e convivono con esso.
Con l’espansione
della città, le nuove costruzioni moderne hanno circondato e, in qualche modo soffocato,
i magnifici reperti archeologici.
La cripta bizantina di San Leonardo
La prima tappa è dedicata alla cripta bizantina di San Leonardo. Fino agli anni '50 era
circondata da alberi di ulivo, quindi, si trovava in aperta campagna, fuori Massafra.
Se da una parte poteva essere una condizione favorevole perché non
attaccata da fonti inquinanti, visto che è esposta all'aria, dall’altra era preda
di vandalismo, tant’è che alcune parti, in particolar modo i visi delle figure sacre ritratte, sono state asportate.
Inizialmente, sorse come tomba funeraria, poi, nel XIII fu adibita a chiesa. Oggi si può ammirare nell'abside l'affresco della Deesis e l'iconostasi che richiamano la cultura
bizantina.
L'altare distaccato dalla parete riporta invece alla tradizione greca.
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La Deesis, il Cristo centrale ha in mano un manoscritto su cui si legge Ego sum l'alfa e l'omega (Io sono l'inizio e la fine) |
La cripta si trova sottoposta al livello stradale in via
Frappietri e vi si accede da un cancello chiuso al pubblico. Quindi non è
visitabile se non con una guida.
La cripta di Sant’Antonio Abate
La seconda tappa ci porta sulla trafficata Via Messapia nel centro storico di Massafra.
Ferma davanti a un'anonima porticina in ferro, penso che non ci possa essere nulla di così interessante dietro. Mai sottovalutare.
La porta conduce ad un inaspettato piccolo museo
sotterraneo che conserva una serie di dipinti murari.
Attraverso il
lungo androne perpendicolare alla sovrastante via Vittorio Veneto, scendo
ancora alcuni gradini, e lo splendido spettacolo che si presenta davanti ai
miei occhi mi lascia sbalordita.
È un’ampia sala le cui pareti sono un continuo
di affreschi, anche questi non uniformemente conservati, il cui colore dominante
è il rosso con le sue sfumature, sbiadito nel tempo.
Non per questo non si resta incantati a guardarli,
immaginando come potessero essere se fossero stati ben conservati.
Li osservo
nei loro minimi particolari, occhi, mani, scritte, abiti cercando di scoprire
simbologie e significati a me sconosciuti.
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La parte della cripta di Sant'Antonio Abate in cui si celebrava il rito bizantino. |
L’ambiente unico contiene i segni distintivi di due diverse cerimonie liturgiche che si svolgevano all’interno,
quella bizantina e quella latina ed è evidente che queste si svolgevano in due
luoghi separati che poi sono stati uniti.
La stanza è priva di aperture verso l’esterno e si
percepisce un’umidità pesante che rende difficile la conservazione del tesoro
sotterraneo che, secondo me, merita una maggiore attenzione da parte degli enti preposti.
La chiesa di San Toma e la tanatometamorfosi
Rimanendo nel centro storico, sono arrivata in via Fanelli, in quello che un tempo veniva
chiamato rione dei Nobili, ora San Toma, in cui sorge l’omonima chiesa risalente al XIV secolo
e dedicata a San Tommaso.
Queste non sono chiese grandi con colonne, capitelli,
stucchi, decorazioni barocche ma semplici e piccoli luoghi di culto.
In questo
caso la chiesetta è impreziosita da una tela posta sopra l'altare in cui è raffigurato San Tommaso incredulo vicino a Gesù Cristo.
Nonostante ciò, qui si ritrova un particolare che rende la visita unica e sorprendente.
La pratica della tanatometamorfosi
Come dicevo, a prima vista, la chiesa di San Toma potrebbe apparire poco interessante
se non fosse per una scaletta laterale che porta nella zona
sottostante.
Era una vecchia camera funeraria, e si racconta che quando fu scoperta il
pavimento era ricoperto di ossa e teschi umani.
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La grata per la colatura orizzontale. I morti venivano sistemati per la pratica di mummificazione. |
Immagino che sia stata una scena macabra per chi l'ha vista per la prima volta (pare fosse una donna che lanciò un urlo
disumano e io, che non mi ci vedo proprio nei panni di Marion Ravenwood, non avrei voluto trovarmi al suo
posto).
Continuando la visita, oltre alle tombe, lateralmente alla stanza si trova una griglia fatta di pietra e sotto di essa
una camera con alcune ossa.
Bene, qui, si praticava
la tanatometamorfosi, una sorta di mummificazione dei corpi. I cadaveri venivano
sistemati sulla grata orizzontale e lasciato colare.
Il corpo grazie ad una
particolare temperatura e umidità perdeva i liquidi mentre la carne assumeva
un colore come il cuoio e cominciava ad aderire alle ossa.
Una volta "asciugato" il corpo, le ossa si raccoglievano
negli ossari più piccoli.
La tanatometamorfosi era una pratica funeraria attuata in tutto il Regno delle Due Sicilie ed è stata vietata agli inizi del XX secolo per
motivi igienici.
Quindi, non c'è da meravigliarsi se anche a Massafra si trovano luoghi in cui si mummificavano i corpi.
Detto tra me e voi
Massafra nasconde mirabili segreti sotterranei che possono benissimo essere definiti come un museo itinerante.
Infatti, l'itinerario che ho descritto si fa a piedi agevolmente ed è solo una piccola parte dei siti rupestri che è possibile visitare nel complesso urbano e nei dintorni di Massafra.
Lo considero un grande e fragile patrimonio storico - artistico e necessita di una specifica attenzione per la sua conservazione da parte degli enti competenti.
*in collaborazione con Info Point Massafra per Puglia Promozione
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