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Corridonia, il borgo marchigiano con una curiosità incredibile |Marche|

Corridonia è uno dei borghi del maceratese che mi ero riproposta di visitare, nonostante mi fosse stato detto: ”Ma che ci vai a fare, non c’è nulla di bello da vedere!” Devo dire che questa frase ha sempre l’effetto contrario su di me e quindi ha prevalso più di prima la curiosità di andare a scoprirla.  Alla fine posso confermare che ho fatto bene e in questo post vi racconto la particolarità di Corridonia che stupisce e che ha rappresentato per me la vera scoperta di questo paese.  Visita a Corridonia  Corridonia si trova nelle Marche in provincia di Macerata . Il borgo si incontra dopo pochi chilometri, sulla sinistra, quando si percorre la Val di Chienti che da Civitanova Marche va verso i Monti Sibillini. Da lontano si può vedere il suo profilo con il campanile che svetta al centro di una serie di case che si estendono su un’altura.  Dopo aver visitato parecchi borghi nel maceratese che grosso modo si somigliano immaginavo che anche Corridonia avesse il bel centro storico con ch

Il Parco della Lavanda in Calabria: il giardino botanico più famoso del sud Italia

Donna vestita di rosso tra siepi lavanda

Se pensate che la lavanda sia una caratteristica solo della Provenza vi sbagliate di grosso. Nel mio ultimo viaggio in Calabria sono stata piacevolmente sorpresa di trovare un giardino botanico da visitare con ben 60 specie di lavanda ed altre essenze. Si tratta del Parco della Lavanda di Campotenese, il più famoso del sud Italia di questo genere, di cui ora vi parlerò in questo post dandovi alcuni consigli.

Un giardino botanico sulle alture calabresi del Parco Nazionale del Pollino 

Sembra davvero impossibile immaginare di trovare la lavanda a circa 1200 metri di altitudine, ma vi ricordo che siamo nel Parco Nazionale del Pollino dove la varietà di flora spontanea arricchisce la biodiversità. 

La lavanda è una pianta rara che cresce spontanea nel territorio del millenario Pino Loricato, l'albero simbolo del Pollino, e per questo la specie autoctona è stata chiamata Loricanda, nome che deriva appunto dalla fusione di loricato e lavanda. 

L’idea di coltivarla e di distillarla è nata successivamente con la creazione di un luogo che sembra essere uscito dalle fiabe. Il campo colorato dalle mille sfumature di viola è un vero giardino botanico: sono coltivate circa 60 specie tra una selezione di piante di lavanda e piante officinali locali ed esotiche. Durante la visita guidata ne abbiamo potuto apprezzare i colori ed i profumi.  

siepi di lavanda
Le siepi di lavanda ben allineate sono meravigliose

Quella tipica che solitamente vediamo è la Lavandula angustifolia ma si trovano tra le altre, anche le varietà francesi ed inglesi. Non sapevo nemmeno che esistessero tanti tipi di lavanda. Ma d’altronde il viaggio cos’è se non scoperta e conoscenza?  

Da qualche tempo nel giardino botanico si sta sperimentando la coltivazione di un roseto che occupa una piccola porzione del parco. Immagino già, se questa andrà a buon fine, l’esplosione della regina dei fiori. 

La trasformazione della lavanda in prodotti profumati e medicamentosi 

La parte che ho trovato più interessante della visita guidata è la distillazione dei fiori di lavanda per ricavare l’olio essenziale purissimo, che contiene l’essenza e i principi attivi della pianta, e l’idrolato di lavanda, la parte acquosa aromatica che si separa dalla fase oleosa, in breve l’acqua profumata di lavanda. 

Nel provare e riprovare ad odorare per capire le differenza tra i due mi sono inebriata dal profumo e comunque, alla fine, ho acquistato l’olio essenziale visto che, tra le tante proprietà benefiche per il trattamento di malattie da raffreddamento, ha anche un potere rilassante e antistress

Avrei comprato tutto però, dalle saponette alle candele, dai sali da bagno alle creme. Così, per non dare retta all'impulso dell'acquisto compulsivo, oltre all’olio essenziale, ho comprato una piantina di lavanda con la speranza di avere almeno qualche fiore la prossima estate. 

candele lavanda
Le candele alla lavanda da collezionare

Come arrivare al Parco della Lavanda di Campotenese in Calabria

A dir la verità, nel mio itinerario calabrese non avevo considerato una tappa al Parco della Lavanda. Ne avevo sentito parlare con entusiasmo da alcune mie colleghe travel blogger italiane e non vedevo l’ora di visitarlo perché adoro questo fiore e la sua profumazione. 

Ma come dico sempre se davvero desideri qualcosa questa ti viene incontro. Un po’ come la montagna e Maometto. Ed è stato proprio così. Andando verso Mormanno, la nostra meta fissa per la vacanza decisa quest’anno, abbiamo imboccato l’Autostrada del Mediterraneo a Castrovillari.

Quando ho visto lo svincolo per Campotenese si è accesa una lampadina grande quanto un semaforo e senza pensarci due volte abbiamo fatto una deviazione. Lo stesso svincolo autostradale si prende quando si arriva dal nord.

Dall’uscita autostradale è facile arrivare al Parco della Lavanda perché è segnalato bene. La strada sembra che porti in un posto fuori mano ed è proprio questa la sensazione che abbiamo avuto. Ci si addentra tra le campagne di Morano Calabro fino ad arrivare in uno spiazzo con alberi dove parcheggiare. 

Vi accorgerete di essere arrivati da un cancello color... indovinate?.... Ovvio color lavanda!

cancello viola
L'ingresso del Parco della Lavanda. Avete notato il colore del cancello? 

Quando andare al Parco della Lavanda in Calabria

La fioritura della lavanda avviene in estate e il periodo migliore è tra il 20 giugno e 20 agosto massimo. Noi ci siamo trovati proprio alla fine, molte siepi erano  già state tagliate per la trasformazione, ma siamo stati fortunati e abbiamo trovato alcuni filari ancora fioriti. 

Consiglio numero uno: se non volete trovare troppa gente andateci all’apertura, io sono andata all’apertura pomeridiana delle 15,30. Controllate gli orari sul sito Parco della Lavanda, mentre aspettavamo molte auto sono tornate indietro perché era ancora chiuso. 

Il costo del biglietto d’ingresso è di 2 euro ed è compresa la visita guidata. 

Secondo consiglio, anzi è proprio una raccomandazione: se siete allergici o avete paura degli insetti come farfalle, api, bombi o altri insetti impollinatori state attenti perché la lavanda ne attira tantissimi e se ne trovano su ogni stelo a ronzare e zampettare sul polline.

fiori lavanda con farfalla
Fiori di lavanda e insetti si amano alla follia

Detto tra noi 

Vale la pena andarci? Si, si, si e si e non a metà agosto come abbiamo fatto noi. Andateci a luglio che il campo è nel pieno della fioritura ed, vi assicuro che è un vero spettacolo, un meraviglioso tappeto viola da accarezzare. Come ho già detto sembra di stare in una fiaba dove tutto è colorato di viola e poi, detto tra noi, non volete farvi qualche foto e selfie da postare sui social come gli influencer più famosi?! 

Ultimo consiglio: se decidete di andare a visitare il giardino botanico più famoso e instagrammabile del sud Italia fatevi un giro nei dintorni.

Lettura consigliata  ⇒ Le 7 meraviglie di Civita 


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Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. Se siete curiosi cliccate qui Dico di me


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