Li ho trovati bellissimi e in questo post vi voglio raccontare di questa località. In un minuto, scorrendo verso giù, troverete tutte le informazioni che vi servono per passare una giornata a visitare Sant’Angelo Le Fratte e dintorni.
Sant’Angelo Le Fratte: dove si trova e come arrivare
La verità è questa: io Sant’Angelo Le Fratte non l’avevo mai sentita nominare e, quindi, non sapevo nemmeno dove fosse. Quando ho visto una foto con un murales che mi ha incantato è stato un colpo di fulmine e dovevo a tutti i costi vederlo dal vivo.
Sant’Angelo Le Fratte si trova in provincia di Potenza nella Valle del Melandro, quasi al confine con la Campania. La Basilicata è dietro l’angolo, mi sono detta, quindi che ci vuole ad arrivarci?
Da Potenza si arriva prendendo l’uscita per Tito, mentre, se si arriva dall’Autostrada A3 si prende l’uscita per Polla. Da una parte o dall’altra in massimo mezz’ora si è sul posto.
Murales che raccontano storie
I primi murales di Sant’Angelo L. F. risalgono al 1995, quando artisti di tutto il mondo cominciarono ad arrivare in paese e a creare le loro opere partendo dai muri vicini alla Chiesa Madre e, da lì, a lasciare "le loro tracce" addentrandosi sempre più nei vicoli, nelle stradine adiacenti e nelle piazzette.
Devo dire che la creatività degli artisti si è scatenata seguendo un percorso tematico assegnato, creando piccoli capolavori che mi hanno lasciata a sostare non poco davanti ad ognuno di essi.
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Murales a Sant'Angelo Le Fratte |
Alcuni fanno da vero e proprio sfondo scenografico e pare di essere immersi in una scena teatrale, come quelli che rappresentano la vita quotidiana degli abitanti del paese. Altri sono dedicati ai personaggi che hanno fatto la storia del paese, come i murales dedicati a Juan Caramuel, altri ancora decorano muri o interi caseggiati con con motivi e colori fiabeschi.
Juan Caramuel y Lobkowitz, il vescovo matematico spagnolo
Alla destra della chiesa, la strada porta al Municipio, Palazzo Galasso, che si affaccia sulla vallata. Alle sue spalle si trova il vicolo ciottoloso interamente dedicato al vescovo Juan Caramuel che, nella metà del Seicento, fissò a Sant’Angelo L.F. la diocesi di Satriano, fondando anche una delle prime stamperie.
Il murales che lo raffigura mentre scende le scale prende un’intera facciata. Invece, la sua storia è scritta nei vicoli vicini, dove sono anche rappresentate alcune scene della vita trascorsa nel paese lucano.
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Scene di storie del vescovo |
Rue dei Fiori, un'esplosione d’azzurro
Se dovessi dire qual è il murale che mi ha lasciato senza parole, senza dubbio direi Rue dei fiori. L’ho trovato stupendo: tanto delicato quanto romantico. L’opera artistica, che copre un’intera casa senza lasciare spazi vuoti, ha uno sfondo realizzato da varie sfumature d’azzurro nel quale spiccano fiori, farfalle e figure femminili fiabesche e bucoliche.
Fa davvero un grande effetto. Sedetevi di fronte e rilassatevi guardando ogni particolare.
Sarebbe davvero bello viverci in quella casa! Si trova dalle parti del Comune vicino la biblioteca.
Non solo street art a Sant’Angelo Le Fratte
Se i murales sono un’attrattiva per gli amanti della street art, per chi invece ama gli itinerari enogastronomici sarà soddisfatto perché Sant'Angelo Le Fratte è rinomato per essere il paese delle cantine scavate nella roccia.
Ogni anno, nel periodo di ferragosto, è possibile visitare le cento cantine poste lungo un percorso in salita a ridosso del costone roccioso del Monte Carpineto. Durante la passeggiata si possono assaggiare formaggi ed altri prodotti tipici locali accompagnati da un bicchiere di vino.
Vi consiglio di andare solo se in compagnia di buongustai!
Poi completate il percorso del vino, andando a scoprire i murales sparsi nel paese che hanno come tema la cultura del vino rappresentata attraverso la mitologia greca.
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La cultura del vino rappresentata attraverso la mitologia greca. |
Le statue di marmo, presenze immobili?
Camminando per le vie del paese, sicuramente, sarete incuriositi dalle statue bianche di marmo che incontrerete e che sembrano far parte della gente del posto. Le statue interpretano personaggi locali in pose che richiamano la vita quotidiana e gli antichi mestieri.
Come se fossero attori e attrici.
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La statua dell'uomo seduto sotto gli alberi |
Cosi mi sono trovata di fronte la statua di un uomo anziano seduto sotto gli alberi che si gode la vista sulla valle. Una donna che porta una sporta di legno sulla testa che sbuca da un vicolo.
Un contadino con il suo asino che torna a casa dopo il lavoro. Un fabbro che forgia utensileria nella sua bottega.
L’ho trovata una fantastica idea.
Se poi non ne avete abbastanza, visto che ci troviamo nella valle più dipinta d’Italia, fate una capatina a Satriano di Lucania e a Savoia di Lucania, due paesi vicini che vi meraviglieranno di sicuro per la loro originalità.
Detto tra noi
Non vi nascondo che durante il mio girovagare tra i vicoli del paese ho pensato: ecco come rendere interessante ed attrattivo un paese sconosciuto e anonimo perso tra le campagne della Basilicata.
Immagino che sia stato un progetto ragionato dell’Amministrazione Comunale. O forse no. Magari sarà stato ispirato da un innato istinto creativo che hanno i circa 1400 abitanti di Sant’Angelo Le Fratte, di cui ho potuto constatare la gentilezza e l’ospitalità.
Mi rendo sempre più conto che i piccoli comuni italiani emanano una speciale bellezza che sono la ricchezza del nostro Bel Paese. Sono scrigni di tesori che vanno preservati e custoditi gelosamente e con tanto amore.
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