Come si dice, il primo amore non si scorda mai e io non dimentico il mio primo viaggio in camper in Austria. Quindici indimenticabili giorni in cui ho preso appunti per non dimenticare ogni piccolo particolare.
In camper per un viaggio in libertà
I viaggi in camper sono stati i migliori che io abbia mai fatto finora. Dieci anni vissuti in plein air e oggi posso dire che non li sostituirei con nessun altro tipo di vacanza.
Le definisco le vacanze della libertà: liberi di decidere quando partire e dove andare; liberi di tracciare i classici itinerari turistici o quelli lontano dalle folle; liberi di cambiare percorso anche all'ultimo minuto e godersi i fuori programma.
Dormire in riva al mare per guardare il tramonto o per aspettare l'alba. Cenare sotto il chiaro di luna o a lume di candela. Non c'è limite ai desideri.
Il camper è una casa viaggiante e quando lo scegli tra tanti nasce una sorta di empatia, è come un colpo di fulmine, ti senti immediatamente a tuo agio e capisci che quello sarà tuo.
Un camper ha bisogno di cure, di amore, di coccole e lui ricambia portandoti ovunque tu voglia andare. Anche in capo al mondo e non sto esagerando.
È come essere in un guscio che ti protegge e guai se qualcuno lo tocca!
Prima di partire vi ricordo di non sottovalutare tutti gli adempimenti necessari.
Ed ora si parte.
Da Taranto a Vienna: dal 10 agosto al 25 agosto 2003 - 3185 km - premessa
Mi ritrovo qui a ricordare, raccontare e condividere con voi il mio primo viaggio in camper con un Hobby America (mitico Hobby America, quanto mi manchi!!)
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Il nostro primo camper è stato l'Hobby America, un mito! |
Come prima esperienza avevamo pensato che andare in Austria sarebbe stato facile. Così abbiamo organizzato l'itinerario considerando che avevamo a disposizione quindici giorni.
Abbiamo suddiviso le giornate con le tratte prestabilite da percorrere e le soste da fare. Niente di più sbagliato ma eravamo inesperti.
Quando si parte in camper bisogna avere alcuni punti di riferimento, dei punti fissi, soprattutto se si va all'estero e, ancor di più, se il periodo scelto è a cavallo di ferragosto.
Ma mai potevamo immaginare la versatilità della vacanza e di quanto fossimo stati ingenui a scadenzare i tempi.
Ché in camper tutto è relativo, in particolar modo lo spazio e il tempo.
Da Taranto a Tarvisio - 1100 km
Partendo da Taranto per attraversare l'Italia noi abbiamo bisogno di un giorno.
Arriviamo a Tarvisio di sera dopo aver fatto alcune soste per mangiare e fare un bagno a Eraclea dopo aver sofferto un caldo torrido e afoso.
Ricordate l'estate calda 2003 con 40/42 gradi?
Siamo ormai a pochi chilometri dal confine. L'aria, finalmente fresca, ci permette di riprendere le energie. Ci fermiamo qui per la notte in un parcheggio davanti ad un albergo per un sonno ristoratore.
Da Tarvisio a Villach e il lago Wörthersee - 50 km
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Il lago di Wothersee, foto di Johann Jaritz
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Inizia qui la nostra avventura in Austria e il nostro cambio dei programmi che avevamo capito - dopo - era legato al cibo. Il pranzo e la cena scandivano le nostre soste.
La Carinzia era il miglior biglietto da visita. Comincio sin da subito ad apprezzare le ampie e distese vallate verdi e i panorami straordinari che si paravano davanti ai miei occhi e che sapevo che non avrei più dimenticato.
Il lago Wörthersee, a sud dell'Austria, era il luogo più che accogliente per fermarci, fare un bagno e pranzare.
Sui miei appunti di viaggio annoto:
"È un posto da conoscere meglio e da inserire nella mia lista dei luoghi da visitare".
Da Villach a Graz - 185 km
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Graz, foto da Getbybus |
Dalla Carinzia alla Stiria: Graz, sosta non prevista dall'itinerario, ma suggerita strada facendo da altri camperisti a cui ci eravamo accodati.
Hauptplatz, la Rathaus/Municipio, Sporgasse, Sackstrasse rappresentano il punto di partenza e il nucleo centrale del centro storico che merita più attenzione rispetto alla nostra permanenza.
Da qui, ci dirigiamo verso Glockenspielplatz, dove si trova il famoso carillon che suona 3 volte al giorno (alle 11, 15 e 18) e sulle cui note danzano i due ballerini di legno.
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Il famoso carillon di Graz |
Per noi l'ultima tappa a Granz è Schlossberg e la Torre dell'Orologio per ammirare la città dall'alto. Se ce la fate andateci a piedi, altrimenti potete prendere un tram o l'ascensore (consigliabile).
Non sapevo che nel 2003 Graz fosse stata dichiarata Capitale Europea della cultura ed ora capisco la definizione che ho ritrovato nei miei appunti di viaggio:
"Impressioni su Graz: tipica città austriaca con bellissimi palazzi antichi e sculture modernissime le cui architetture si fondono armoniosamente"
Il nostro itinerario è stato troppo breve e veloce e così anche la Stiria va nella lista del cuore.
Da Graz a Vienna - 200 Km
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Panorama di Vienna |
A Vienna, secondo i programmi, dovevamo rimanere tre giorni. Forse pochi per vedere tutto, tuttavia avevamo già scelto i punti di interesse principali.
Qui è consigliabile fornirsi della Vienna City Card che applica molte agevolazioni per i trasporti, tutti gratuiti, e per gli ingressi ai vari musei.
Il primo giorno il nostro tour comincia dal simbolo della città, in Stephanplatz, dal Duomo di Santo Stefano, in puro stile gotico, di dimensioni notevoli e da un tetto davvero particolare rivestito di tegole policrome a losanghe.
La zona è interamente pedonale per cui a piedi ci avviamo verso il Graben, una piazza allungata che costituisce il cuore commerciale della città con al centro la Colonna delle Peste, fino ad arrivare alla Petersckirche, la chiesa di San Pietro.
Dopo essere stati ad Hofburg, il maestoso palazzo imperiale, terminiamo in bellezza questa giornata concedendoci una fetta di torta al famoso Hotel Sacher Vienna. Stanchi morti, ovviamente!
La mattina del secondo giorno a Vienna è dedicato alla visita di Schönbrunn, la residenza estiva degli Asburgo, e al suo maestoso parco.
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Schonbrunn, la residenza estiva dei reali d'Austria |
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Un sorriso non mi manca mai anche se fa caldo e sono stanca |
Il pomeriggio, invece, prendiamo il tram per fare il giro con il Vienna Ring Tram. È un motivo per riposarsi!
Il tram percorre tutta la Ringstrasse, l'elegante viale che delimita il centro storico e che passa davanti ai più famosi e meravigliosi palazzi.
Finiamo la giornata con la visita al Prater. Facciamo un giro sulla ruota panoramica e torniamo al campeggio, il Neue Donau.
Dopo questa seconda giornata, sfiniti dal caldo e dalle lunghe camminate, decidiamo che per il momento Vienna non è più nei nostri programmi.
Il terzo giorno lasciamo il campeggio e ci dirigiamo a Grinzing, per un pranzo tipico. Il caldo finalmente ci da un po' di tregua.
Da lì proseguiremo per Melk, costeggiando il Danubio.
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Grinzing- foto di Gustav Mahler |
Nei miei appunti di viaggio scrivo:
"Ho visto Vienna sia d'inverno, a Capodanno, che d'estate e non mi sono innamorata di lei. Mi dispiace".
Siamo a metà viaggio e rimando al mio prossimo post per la seconda parte di questa mia prima volta in camper.
Detto tra me e voi
Forse molti di voi mi contraddiranno sul mio pensiero rivolto a Vienna. Ho dato poi una motivazione e cioè la mancata scelta di quei luoghi che più soddisfano il mio interesse di viaggiatrice.
Se dovessi ritornare a Vienna sicuramente non mi perderei gli eventi del Modernismo Viennese legati agli artisti del 1900 come Klimt, Schiele, Wagner.
In questo viaggio in camper abbiamo utilizzato mappe cartacee e i campeggi o le aree di sosta le abbiamo trovate sul Portolano e sul web.
Era la prima esperienza e a volte ci siamo trovati in difficoltà anche perché il nostro Gps era poco affidabile. È vero che viaggiare all'avventura è eccitante ma quando sei all'estero e con bambini è sempre meglio essere attrezzati.
Se avessimo avuto una applicazione gratuita, come Caramaps, avremmo potuto almeno essere più aggiornati e pianificare un itinerario con due click.
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Sulla mappa che si trova sulla piattaforma e nell'applicazione sono segnalate 60.000 tra campeggi, aree di sosta e parcheggi |
Se avete un camper sapete cosa voglio dire.
Se avete visitato l'Austria, raccontatemi le vostre impressioni. I luoghi che vi sono piaciuti di più, se hai qualche aneddoto particolare, se vi è capitata qualche avventura strana.
Eheheh mi piacerebbe provare un'esperienza in camper, magari con qualcuno che lo possiede. Non so se riuscirei a farlo entrare nel mio "stile" di viaggio.
RispondiEliminaLa pensavo così anche io. All'inizio non è stato facile perché bisogna adeguarsi agli spazi ma poi non riesci a farne a meno.
EliminaChe tenero il diario di viaggio sul quaderno :) Prima o poi mi deciderò anche io ad affittare un camper e a provare questa avventura
RispondiEliminaIl mio primo blog e non lo sapevo :D
EliminaHo sempre sognato un viaggio in camper!
RispondiEliminaIo non ci avevo mai pensato ma poi ho scoperto che è il miglior modo di viaggiare senza tempo e senza spazio.
EliminaSono legata al mondo del camping in quanto l’ho sempre praticato da bambina con la mia famiglia. Vorrei anch’io fare un viaggio in camper o con un van...adoro la sensazione libertà e la possibilità di fermarsi a dormire in luoghi magari remoti a contatto con la natura!
RispondiEliminaNon puoi immaginare quanto sia impagabile il senso di libertà.
EliminaHo provato il senso di libertà di viaggiare col camper fino a qualche anno fa. Esperienza impagabile. Ottimo post!
RispondiEliminaGrazie Camilla. Con il camper ho fatto viaggi ed esperienze indimenticabili
EliminaDavvero un bellissimo itinerario! Mi piacerebbe molto rifare un viaggio in camper, mi riporterebbe indietro nel tempo quando con i miei genitori visitavamo Trentino Alto Adige, Austria e Liguria proprio in camper. Un gran divertimento!
RispondiEliminaUn itinerario scelto di pancia. Probabilmente lo rifarei con un'altra consapevolezza. E si, i viaggi in camper non si dimenticano.
EliminaChe bel giro! Prendo appunti...
RispondiEliminaL'Austria è bellissima tutta, c'è l'imbarazzo della scelta.
EliminaVoglio assolutamente provare anche io questo tipo di esperienza!!:)
RispondiEliminaSe veramente vuoi farla questa esperienza non aspettare oltre, organizzati!
EliminaQuesto post mi ha fatto venire la nostalgia! ho viaggiato in camper con i miei genitori e pastore tedesco al seguito fino ai miei 17 anni e mi manca la libertà che ti da quel tipo di mezzo, oltre alla vita da campeggio!
RispondiEliminaNoi lo abbiamo venduto da un mese e già sento che mi manca, sigh!
EliminaProprio una bella vacanza!Mi spiace che Vienna non ti sia rimasta nel cuore, io ci sono stata due anni fa e mi è piaciuta. Ecco, è una capitale europea molto elegante e ben tenuta, ma la mia città preferita in assoluto rimane Londra.
RispondiEliminaDi Vienna non dimenticherò mai gli scoiattoli del parco di Schonbrun che vengono a mangiarti dalle mani <3
Sono d'accordo con te sull'eleganza della città, però non so perché non abbia apprezzato in pieno Vienna. Solo una spiegazione plausibile mi viene in mente: faceva troppo caldo ad agosto e troppo freddo a Capodanno.
EliminaTi capisco benissimo, perché per anni con i miei genitori siamo andati in vacanza in camper. Ti parlo di secoli fa, ma nonostante sia passato del tempo ricordo benissimo e con grande piacere quelle vacanze che ci hanno portato un po' dappertutto in Europa: il viaggio più lungo è stato quello da casa, in Piemonte, fino alla Danimarca. Una volta siamo stati anche in Austria e nemmeno io mi sono innamorata di Vienna ;)
RispondiEliminaLe scintille d'amore con una città scattano per mille motivi e a noi non è successo.
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