Se non siete mai stati in una zona umida questo è il momento giusto per farlo perché il 2 febbraio si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide.
In Italia ce ne sono 65, tutti luoghi naturalistici da visitare, ma in questo post vi parlo di 5 zone umide della Puglia da vedere e da inserire nel vostro prossimo itinerario pugliese.
La Convenzione di Ramsar: le zone umide internazionali
Immagino che vi state chiedendo perché proprio il 2 febbraio. In questo giorno, nel 1971, a Ramsar, è stata firmata la Convenzione sulle Zone Umide di importanza internazionale con l’intenzione di proteggere tali habitat di fondamentale rilevanza per gli uccelli acquatici frequentatori di tali siti.
Per definizione ufficiale sono riconosciute zone umide “paludi, acquitrini, torbiere e specchi d’acqua naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, incluse quelle fasce costiere la cui profondità, in condizioni di bassa marea, non superi i 6 metri”.
Le
zone umide in Puglia, dove andare
In Puglia sono tanti gli ecosistemi associati alle zone umide e sono tutti localizzati in prossimità del mare: dal Gargano al Salento. Si trovano lungo la costa adriatica e sul litorale ionico, anche se non tutte sono inserite nella lista della Convenzione di Ramsar.
In alcune di queste ci sono già stata, però, nella mia agenda ho annotato quelle che hanno attirato la mia attenzione sia dal punto di vista della biodiversità che per la bellezza del luogo e che mi auguro di visitare al più presto.
I laghi di Lesina e Varano sul Gargano
I laghi di Lesina e Varano si trovano nella parte più a nord della regione pugliese, in provincia di Foggia.
Entrambe le lagune si affacciano a nord del Gargano sul Mar Adriatico, anche se da questo sono divise da un lembo di terra. Il collegamento con il mare avviene attraverso dei canali, cosicché l'acqua dolce dei laghi diventa più salmastra e adatta per l'allevamento delle anguille, un'attività già praticato dai tempi di Federico II che amava gustare questi pesci.
I due laghi, nel tempo, sono diventati punti di riferimento degli uccelli migratori che sostano durante i loro lunghi viaggi e di molti uccelli stanziali.
Febbraio non è certo il periodo migliore per fare birdwhatching ma si può provare ad avvistare gli uccelli svernanti.
A Lesina non perdetevi la passeggiata lenta e dolce sul lungo pontile di legno fino ai resti archeologici affondati al centro del lago.
Ci sono stata in una bella giornata di marzo e ve lo racconto in questo post Visita alla laguna di Lesina.
Se volete prenotare escursioni naturalistiche, culturali e storiche rivolgetevi al centro visite di Lesina
Le saline di Margherita di Savoia, le più estese d'Europa
Scendiamo lungo la Puglia e ci fermiamo a Margherita di Savoia per visitare le splendide saline marittime più estese d’Europa.
Le saline si allungano seguendo il litorale adriatico per circa 20 chilometri ed è una riserva naturale protetta dal 1977.
Troverete bianche montagne di sale che si riflettono nei salati laghi rosa che rendono quasi romantico questo luogo conosciuto già dagli antichi romani.
Per i romani il sale era un elemento prezioso al pari delle monete tanto che erano soliti pagare i soldati con quello che loro consideravano oro bianco (da qui il nome salario).
È una zona umida ricca di biodiversità per questo vi consiglio di portarvi un binocolo per osservare meglio gli uccelli presenti, come la comunità dei fenicotteri rosa che dal 1996 ha cominciato a nidificare in questo luogo.
Sul post Visitare le saline di Margherita di Savoia tra laghi rosa e birdwatching troverete la mia esperienza diretta. Io non me le immaginavo così belle e a tratti surreali.
Torre Guaceto, un insieme di habitat diversi
Ci spostiamo sempre più a sud della Puglia e ci fermiamo a nord di Brindisi per andare a Torre Guaceto. La zona umida pugliese dell’area protetta di Torre Guaceto è stata inserita nella lista della Convenzione di Ramsar nel 1981 ed è costituita dalla parte più a sud della riserva stessa.
La sua particolarità è la presenza di polle sorgive di acqua dolce che si mescola all’acqua marina creando habitat settoriali di grande rilevanza dal punto di vista ecologico.
Dicevo area protetta ma è meglio dire Area Specialmente Protetta del Mediterraneo, cioè è considerata come uno dei siti più ricchi di biodiversità al mondo.
Cosa fare a Torre Guaceto?
Ci sono percorsi di esplorazione terrestre e marina, trekking, ciclo-trekking, si possono gustare i prodotti del Presidio Slow Food o semplicemente sedersi ad osservare il mare.
Torre Guaceto è una di quelle annotate nella mia lista e quindi sarà una delle mie prossime tappe.
La Palude del Capitano a Porto Selvaggio
Porto Selvaggio è uno dei luoghi del mio cuore. È stata una delle escursioni che ho organizzato per Parchi in Rete di Legambiente ed è stato amore a prima vista.
Siamo sulla costa ionica a pochi chilometri da Porto Cesareo e Gallipoli, nel Salento.
All’interno dell’area marina protetta di Porto Selvaggio si trova la Palude del Capitano, uno specchio d’acqua che si è formato con il cedimento delle grotte carsiche dette “spunnullate”.
Anche qui la presenza di acque dolci sorgive mescolate all’acqua intrusiva marina crea ecosistemi adatti a specie di animali acquatici.
Il paesaggio è straordinario: mare cristallino, scogliera e un entroterra ricco di pini d’Aleppo e querce, tutto da godere.
La Salina dei Monaci nel territorio tarantino
Chiudo il mio giro delle zone umide in Puglia con la Salina dei Monaci sul litorale tarantino.
A due passi dal meraviglioso mare trasparente, oltrepassando il sistema dunale che li divide e la Torre Colimena, la vecchia salina abbandonata è stata scelta come luogo di sosta da varie specie di uccelli, tra cui fenicotteri rosa e cavalieri d’Italia.
Oggi il sito ricade nella Riserva naturale del Litorale Tarantino ed è meta di appassionati escursionisti che amano passare qualche ora nel silenzio della natura.
Vi consiglio la visita di pomeriggio-sera per non perdere gli spettacolari e rinomati tramonti infuocati sul Mar Ionio.
Detto tra me e voi
Questo tour delle zone umide pugliesi mi piace tanto e lo rifarei decine di volte perché ogni volta si scopre qualcosa di diverso.
Sapete che amo un turismo legato alla natura, più lento, più dolce, esperienziale e sensoriale e che nel blog ne trovate tanti di luoghi con queste caratteristiche.
Io spero davvero di aver ispirato alcuni di voi a fare l’itinerario che ho proposto e di aver dato anche piccole informazioni utili e allo stesso tempo dilettevoli.
💚💚💚💚💚

Davvero insolito questo itinerario ma molto particolare. Non sapevo esistesse addirittura una giornata internazionale...
RispondiEliminaDentro il tuo blog imparo sempre cose nuove!
RispondiEliminaHo ammirato tante volte su Instagram foto meravigliose delle saline Margherita di Savoia e non vedo l'ora di poterci andare!
RispondiEliminaciao sono di Bari e ... grazie per avere scritto queste cose sulla mia terra d'origine. Ora vivo sulle Alpi bolzabine, un bel posto ma la Puglia merita. ciao
RispondiEliminaComplimenti per questo post ma sinceramente aggiungerei anche qual cosa su torre castiglione ecc..
RispondiElimina