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Corridonia, il borgo marchigiano con una curiosità incredibile |Marche|

Corridonia è uno dei borghi del maceratese che mi ero riproposta di visitare, nonostante mi fosse stato detto: ”Ma che ci vai a fare, non c’è nulla di bello da vedere!” Devo dire che questa frase ha sempre l’effetto contrario su di me e quindi ha prevalso più di prima la curiosità di andare a scoprirla.  Alla fine posso confermare che ho fatto bene e in questo post vi racconto la particolarità di Corridonia che stupisce e che ha rappresentato per me la vera scoperta di questo paese.  Visita a Corridonia  Corridonia si trova nelle Marche in provincia di Macerata . Il borgo si incontra dopo pochi chilometri, sulla sinistra, quando si percorre la Val di Chienti che da Civitanova Marche va verso i Monti Sibillini. Da lontano si può vedere il suo profilo con il campanile che svetta al centro di una serie di case che si estendono su un’altura.  Dopo aver visitato parecchi borghi nel maceratese che grosso modo si somigliano immaginavo che anche Corridonia avesse il bel ce...

Massafra: la Madonna della Scala e la consegna delle chiavi

Uscita della Madonna della Scala da San Lorenzo

Maggio è il mese dedicato alla Madonna e anche la comunità cattolica di Massafra non si sottrae a questa ricorrenza festeggiando la Madonna della Scala, Patrona della città. 

La tradizionale festa patronale è molto sentita dai massafresi ed è anche abbastanza singolare. Non si limita alla sola processione perché, la prima domenica di maggio, si compie ogni anno la cerimonia della consegna delle chiavi della città alla Madonna della Scala.

La Madonna della Scala e il Santuario nella gravina

La devozione alla Madonna della Scala risale al 1743, in occasione di un devastante terremoto che colpì molte località dell'Italia meridionale, compreso il territorio di Taranto. 

In quell'occasione Massafra fu miracolosamente risparmiata e il popolo massafrese attribuì lo scampato pericolo proprio alla Madonna che da allora, esattamente dal 1776, divenne protettrice della città. 

Alla Vergine è consacrato il santuario che si trova incastonato nella gravina omonima e al quale si giunge scendendo centoventisei scalini. Una posizione abbastanza particolare per un santuario perché solitamente tali edifici sacri vengono costruiti in altura e quindi le scale si salgono.

Gli scalini che portano giù al Santuario Madonna della Scala

La Madonna della Scala e la consegna delle chiavi

Molte feste religiose dedicate ai patroni della città nel sud Italia si svolgono in due giorni diversi dell’anno. 

La festa che si organizza la prima domenica di maggio è quella civile in cui, oltre alla processione religiosa, si organizzano altri eventi collegati tra cui la cerimonia della consegna delle chiavi della città alla Madonna della Scala

Dopo una solenne celebrazione al santuario, parte la processione con la statua portata in spalla dai fedeli devoti che affrontano la faticosa scalinata. 

Nello stesso tempo, dal centro cittadino si avvia un secondo corteo, quello civico con il sindaco e alcuni amministratori comunali, che arriva alla Collegiata di S.Lorenzo. 

Da qui, si aggiungono il vescovo e la parte clericale per formare un'unica processione e per raggiungere il luogo d'incontro stabilito che si trova all'inizio di Corso Vittorio Veneto, nel centro storico. 
Quando giunge la Venerata, il sindaco, dopo un lungo discorso, consegna le chiavi della città alla Madonna. 

La consegna delle chiavi Madonna della Scala
Il sindaco consegna le chiavi della città al vescovo - Foto di F. Galeone

Simbolicamente con tale gesto si affida tutta la cittadinanza nelle mani della Vergine Maria, un rito legato alla tradizione popolare che si fonde con i riti religiosi.

Dopo la consegna delle chiavi, la processione prosegue lungo tutto il percorso attraverso le vie del centro storico. Al suo passaggio dai balconi vengono lanciati petali di rose e, come tradizione, i cittadini espongono ai balconi tovaglie e coperte ricamate, un'usanza tipica che si ritrova in molti paesi e città pugliesi.

La processione della Madonna della Scala a Maggio
Al passaggio della Madonna della Scala vengono lanciati petali di rose dai balconi

La festa civile: manifestazioni ed eventi

La festa patronale solitamente dura tre giorni. Si entra nell’atmosfera festiva già alcuni giorni prima con l’illuminazione dei corsi principali con le immancabili luminarie diventate un’icona della Puglia e di cui parlo nel post le luci della Puglia

Nella piazza del centro storico si monta la cassarmonica, anch'essa illuminata, che ospita il classico concerto bandistico che nel tempo non perde il suo fascino ed è sempre apprezzato dai cittadini, soprattutto quelli più anziani. 

La cassarmonica serve anche per ospitare i gruppi musicali o i cantanti per la chiusura dell’ultima serata.
Queste manifestazioni tradizionali che si ripetono da centinaia di anni attirano molta gente che si riversa nel corso principale pieno di bancarelle per la vendita di dolci, come il tipico torrone fatto di zucchero e mandorle, la cupeta, e oggetti di ogni genere. 

Molto apprezzato è lo street food pugliese che offre un grande assortimento tra panini imbottiti di carne cotta alla brace, come salsiccia e bombette, e panzerotti di vario tipo. In questi tre giorni si allestiscono mostre, si organizzano tornei, piccoli spettacoli teatrali e visite turistiche. 

Alla fine, come ogni buona festa patronale che si rispetti, vengono sparati i fuochi pirotecnici.

Detto tra me e te

Le antiche tradizioni che si tramandano da generazioni sono uno dei punti di forza della nostra terra pugliese, in particolar modo della Puglia delle gravine, che non potranno mai scomparire.  
Vi consiglio almeno una volta di fare un'esperienza del genere e di leggere questo itinerario per un weekend antistress.

Se volete far conoscere questa festa, condividete pure, mi farà solo piacere.
                         
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Sono una pugliese errante con la licenza (abusiva!) di scrivere su questo blog confidenziale e semplice come me. Consiglio viaggi e stili di vita lenti, antistress e sostenibili. Se siete curiosi cliccate qui Dico di me

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