Con un gruppo di camper abbiamo percorso 3200 chilometri che abbiamo suddiviso in 5 tappe con una tabella di marcia che prevedeva una media di 600/700 chilometri tra una tappa e l’altra.
Pianificazione prima della partenza
Anche se viaggiare in camper è sempre una meravigliosa avventura, quando si tratta di lunghi percorsi soprattutto se si va all’estero, è necessario avere un minimo di pianificazione e organizzazione.
Noi avevamo solo 17 giorni a disposizione e, prima di arrivare a Stoccolma, durante l’itinerario avevamo previsto di fermarci più a lungo a Norimberga, Potsdam, Roskilde e Copenaghen.
Il resto solo fermate per rifornimento, carico dell’acqua e scarico acque nere.
Per queste ultime, la differenza la fa la capacità del camper e il numero delle persone a bordo: più persone a bordo, magari con bambini, più ci potrebbe essere la probabilità di aumentare le fermate.
Quindi, va valutato il tempo di percorrenza che potrebbe variare.
Uno dei nostri punti fermi era di aver deciso in anticipo i giorni utili per il rientro, cioè almeno una settimana da fare con molta calma.
Sapendo questo e contando i giorni - almeno 3 - per visitare Stoccolma abbiamo pianificato l’andata.
Lo so che nel mio primo viaggio in camper ho detto che non si pianifica ma in seguito l’esperienza ha giocato a favore di quest’ultima. Si tratta di fare un viaggio nel viaggio.
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L'itinerario sulla mappa: da Massafra a Stoccolma |
Arrivare in camper a Stoccolma non è una passeggiata se si parte da Massafra. Il nostro punto di partenza non agevola certo i viaggi verso il nord Europa, se si pensa che per noi ci vuole già un giorno per attraversare l’Italia.
Per recuperare alcune ore avevamo deciso di partire appena tornati a casa dal lavoro, nel pomeriggio presto, e di fermarci a dormire lungo l’autostrada in una stazione di servizio dalle parti di Riva del Garda.
Avremmo, quindi, oltrepassato il confine la mattina successiva molto presto, abbastanza riposati, e con la consapevolezza di essere finalmente in vacanza.
Immagino che state pensando che può essere pericoloso dormire in una stazione di servizio ma avevamo già fatto questa esperienza e non eravamo soli. In gruppo si ha più sicurezza anche se si è sempre all’erta.
Se però non vi sentite sicuri e avete tempo a disposizione potete optare di fermarvi per la notte in un’area di sosta attrezzata che si trovano lungo il tragitto.
Ricordatevi che guidare un camper non è come guidare un’auto, la velocità è diversa così come l’ingombro del mezzo. Noi abbiamo impiegato più di 10 ore fermandoci soltanto per il rifornimento di carburante.
Riempiamo la cambusa
Inutile dirlo ma quando si viaggia anche il cibo ha la sua parte importante. Nei nostri viaggi abbiamo sempre privilegiato la cucina e le abitudini del luogo in cui ci fermavamo.
Non ci siamo fatti mancare nulla dallo street food ai ristoranti tipici, tutto era in connessione con la nostra idea di viaggiatori consapevoli e questo ci ha gratificato molte volte dal punto di vista della scoperta di nuovi sapori e tradizioni.
Ad ogni modo, la cambusa del camper va riempita con le scorte che si useranno per i primi giorni o se avete particolari esigenze alimentari. Finite queste, la spesa va fatta nei supermercati e negozi strada facendo.
Considerate il budget di spesa che avete a disposizione durante il viaggio perché mangiare in camper fa risparmiare. Via libera, quindi, a conserve e sughi fatti da voi e ad alcuni cibi sottovuoto.
Poi, escluso il caffè e la pasta (qualche volta anche il pane) io non ho mai trovato difficoltà a reperire generi alimentari, ricordate che l’adattamento è una caratteristica essenziale per i viaggi in camper.
Cosa mettere negli armadi e cassetti
Il camper è una vera casa viaggiante di dimensioni ridotte, anzi ridottissime. Deve essere tutto in ordine perché basta pochissimo per creare l’effetto trasandato.
Tutti gli spazi devono essere utilizzati con criterio - se conoscete il metodo Konmari tanto meglio - per sistemare quello che solitamente portiamo in tre o quattro valigie.
Dalle lenzuola agli asciugamani e tovaglie, dalla biancheria intima agli abiti.
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Il letto matrimoniale di un motorhome |
Si capisce che partire d’estate o d’inverno fa la differenza. Così come la destinazione scelta.
In questo caso si va verso nord e anche se siamo in agosto dobbiamo calcolare la diversa latitudine e gli imprevisti meteo.
Lo dico perché in Austria ci è capitato una temperatura di 40° ma ogni giorno nel pomeriggio pioveva sempre e noi siamo partiti senza ombrello e impermeabili. Non dimenticateli mai così come i costumi e le ciabatte anche se andate sulla neve!
A Stoccolma avrei voluto una giacca più calda perché a ferragosto c’erano temperature che di giorno arrivavano massimo a 19 gradi e di sera dormivamo nei sacchi a pelo invernali.
Come dicevo, gli spazi ridotti non consentono di portarci dietro un armadio intero ma pensare a qualcosa di comodo per viaggiare (tute, magliette, canotte ) e combinare gli outfit per quando si visita una città o per andare in un locale tipico o entrare in una chiesa, è un ottimo compromesso.
Tanto al ritorno, come sempre, vi accorgerete che non avete usato qualcosa. Non sacrificate lo spazio dedicato al vostro compagno di viaggio anche se un abito o un paio di scarpe in più in camper non pesano soprattutto se il gavone del camper è capiente.
È importantissimo ricordare alla partenza che in camper non c’è la lavatrice e il ferro da stiro, anche se da viaggio, si può usare solo se collegato alla corrente elettrica.
Capite quindi che la scelta dell’abbigliamento da portare va ragionata.
In bagno e in cucina
Ipotizzate la cucina e il bagno della vostra casa in miniatura. Considerate tutto quello che serve per la pulizia del camper, della cucina e l’igiene personale.
Sono preferibili i flaconi dei detersivi, sapone, bagnoschiuma e shampoo di dimensioni ridotte.
Vi consiglio di comprare il formato famiglia e poi suddividerli in contenitori più piccoli. Un paio di vaschette per il lavaggio a mano degli indumenti, filo per stendere e mollette.
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Procuratevi un appendino per stendere la roba lavata a mano (foto Pixabay) |
Vi ricordo che anche l’asciugacapelli e la piastra in camper si possono usare solo se collegati alla corrente elettrica.
E ancora, sono da considerare le stoviglie: pentole, padelle, piatti, bicchieri, ciotole, forchette, coltelli, cucchiai, cucchiaini e l'immancabile caffettiera.
Fate di tutto per evitate l'uso e getta; se proprio non ne potete fare a meno utilizzate quelli compostabili.
In ultimo, non dimenticate l’indispensabile cassetta del primo soccorso.
Detto tra me e voi
A questo punto immagino già che vi state demoralizzando, troppa fatica, eh?!? Lo so che questo elenco potrebbe farvi desistere ma è esattamente quello che serve per organizzare sia un lungo viaggio che un weekend in camper.
Con un camper di proprietà molta di questa roba si lascia sempre all’interno. Se si prende a noleggio va allestito di sana pianta.
Nei nostri lunghi viaggi in camper abbiamo sempre previsto soste nei campeggi e nelle aree di sosta ben attrezzate ogni 3/4 giorni al massimo per pulire bene tutto, fare il bucato, una bella lavata di testa e, se si viaggia in gruppo con amici, una gran tavolata.
Vi assicuro che sarete ripagati alla grande. A questo punto buon viaggio in plein air!
Grazie mille per queste informazioni utilissime per chi parte da zero e vuole avvicinarsi al camper. Carico e scarico sono ancora un mistero, ma l'allestimento interno della casa in miniatura la trovo una sfida super interessante
RispondiEliminaIl mistero si rivelerà all'occorrenza 😉 Per il resto è un divertimento.
EliminaNon ho il camper, ma ho affrontato anche io viaggi così lunghi perchè amo moltissimo i lunghi itinerari on the road. Con annesse tappe e soggiorni ed itinerari... Comunque sia l'idea mi intriga, magari un anno potrei affittarlo e provarci!
RispondiEliminaDopo aver fatto tutte le esperienze, anche il luxury, non cambierei con nulla questo modo di viaggiare
EliminaI genitori del mio ragazzo sono camperisti, condividerò con loro questi consigli super utili!
RispondiEliminaSuper utili questi consigli! Non ho mai fatto un viaggio in camper ma è una tipologia di vacanza che mi ha sempre ispirato un sacco!
RispondiEliminaIn effetti ci sono un po' di cose da organizzare ma credo che seguendo il tuo esempio sarà facile organizzare il camper perfetto!
Grazie mille!
Questo articolo me lo salvo con il cuore, perchè uno dei miei sogni (spero presto realizzati) è avere un piccolo furgonato per fare dei viaggi on the road favolosi come questo. E i consigli di chi il camper lo vive regolarmente sono oro! Quindi.. grazie!!
RispondiEliminaNoi avremmo voluto fare il viaggio in camper un paio di anni fa ma non ci eravamo minimamente informati su cosa servisse. Pensavamo fosse molto più facile e invece... Mi salvo assolutamente questo post perché ci sono tutte le informazioni utili che possono servire nel caso.
RispondiEliminaUn articolo veramente utile per chi come me non ha mai fatto un viaggio in camper. Non pesavo che i preparativi fossero così articolati
RispondiEliminaArticolo superinteressante considerando che da tips e suggerimenti molto pratici e ben dettagliati! Me lo salvo. Perchè io e mio marito ci siamo detti che appena ci liberano affittiamo un camper e ci prendiamo un mese di ferie per il nostro viaggio dei sogni!GRAZIE
RispondiEliminaNon ho mai viaggiato in camper e se da un lato mi affascina l'idea di muovermi in autonomia secondo i miei ritmi, piani ed orari, dall'altro l'idea di organizzare e pianificare tutto con il rischio di dimenticare qualcosa, mi spaventa. Tuttavia sono sempre pronta per le novità ed avventure.
RispondiEliminaMaria Domenica
Non ho mai avuto amore per il camper, però capisco la passione per questo tipo di viaggi! Molto interessante leggere dell’organizzazione!
RispondiEliminaFino ai 15 anni ho sempre fatto vacanze in campeggio coi miei e amici dei miei, noi in tenda, loro col carrello. Volevo tanto il carrello anch'io perché mi piaceva l'idea della 'trasformazione che lo faceva diventare camera da letto'. Anche in campeggio è un pó tutto in miniatura come in camper. Ora sono molto pigra e adoro gli hotel, ma non si sa mai!, grazie
RispondiEliminaDalla Puglia a Stoccolma è davvero un viaggio lunghissimo ma la cosa bella del camper è proprio questa poter fare lunghi viaggi e soste, e non avere problemi a caricare quello che serve senza esagerare ovviamente
RispondiEliminaTi ammiro perché io non ne sarei mai capace. Cominciamo col dire che viaggio da sola e so guidare a malapena, quindi già non potrei. Poi, anche trovando chi guida, ho una gran paura che con i balordi che ci sono in giro qualcuno possa entrare nel camper. Soffro il caldo e detesto gli spazi stretti, già una camera singola piccola in hotel mi mette angoscia. Non fa per me ma ti faccio i miei complimenti per l'organizzazione.
RispondiEliminaMa dai? Sarebbe un'esperienza imperdibile quella di fare un tour con il camper. Segno la tua guida per organizzare un viaggio del genere con il camper.
RispondiEliminaGuarda vi ammiro perché riuscite ad organizzarvi così io sinceramente non riesco a farmelo piacere il camper per me c'è troppo sbattimento, preferisco una vacanza più rilassante.
RispondiEliminaGrazie mille per i consigli. Non ho mai viaggiato in camper, noi abbiamo un campervan, che è sicuramente meno organizzato del camper, ma è spettacolare per giri più brevi e facili. Il tuo viaggio è proprio meraviglioso, pensa che io sto pensando di raggiungere addirittura Capo Nord. È una pazzia?
RispondiEliminaMi sono sempre chiesta come si possano fare lunghi viaggi in camper ed avere comunque tutte le proprie comodità ... ho letto che i camper si possono anche affittare, per la prossima estate quasi quasi...
RispondiEliminaMia sorella andò in Francia con il camper, unica nota stonata del viaggio, la doccia troppo piccola per la stazza di suo marito. Bella esperienza e ottimi consigli
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